Jimi Hendrix, la storia della copertina censurata di Electric Ladyland
La storia della prima copertina di Electric Ladyland di Jimi Hendrix realizzata per l'edizione UK del disco, una degli scatti più controversi del rock
La copertina originale dell'album Electric Ladyland di Jimi Hendrix, pubblicato nel 1968, è una delle più controverse della storia del rock, e venne censurata in vari paesi poco dopo la sua uscita.
Progettata dal fotografo David Montgomery per la versione britannica dell'album, l'immagine mostra un gruppo di donne nude in posa, sedute o distese contro uno sfondo scuro, immerso in un’atmosfera soffusa e quasi onirica.
La nudità delle donne era esplicita ma non volgare, scelta per rappresentare una celebrazione della libertà, della sensualità e dell’individualità, temi che Jimi Hendrix considerava parte del messaggio psichedelico e liberatorio della sua musica.
La Genesi della copertina controversa di Electric Ladyland
L'idea di Montgomery era quella di visualizzare un’interpretazione grafica dello spirito libero del rock psichedelico e dell'epoca hippie, in linea con i temi rivoluzionari e sperimentali di Hendrix. L'album era incentrato su temi come l'amore universale, la pace, la ribellione e la spiritualità, e la nudità, secondo il fotografo, rappresentava un ritorno alla natura e un rifiuto delle convenzioni sociali restrittive.
Il giorno del servizio fotografico, dodici donne vennero scelte e ritratte in pose naturali, senza lustrini o accessori, a simboleggiare la purezza e la trasparenza. Alcune di loro sorridevano o guardavano direttamente l'obiettivo, altre apparivano più introspettive, creando un insieme vario che rappresentava una gamma di emozioni umane. La fotografia è caratterizzata da un gioco di luci calde e ombre, che pone enfasi sulle linee dei corpi senza risultare eccessivamente grafica.
Reazione e Censura
L’immagine, tuttavia, suscitò subito polemiche. Negli anni ’60, la nudità femminile in un contesto mainstream era considerata ancora scandalosa, soprattutto nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Nonostante l'era della controcultura e la nascita di movimenti come il femminismo, molte case discografiche e rivenditori trovavano la copertina provocatoria e temevano reazioni negative dal pubblico e dai media.
Quando Electric Ladyland venne distribuito, la controversia non tardò a esplodere. Negli Stati Uniti, la Reprise Records decise di pubblicare una copertina alternativa: anziché la foto delle donne nude, venne utilizzata una semplice immagine del volto di Hendrix illuminato da un bagliore rosso, un’immagine molto più sobria e in linea con le aspettative del mercato americano.
Questa versione divenne rapidamente la copertina ufficiale, e quella originale fu distribuita solo per alcune edizioni europee prima di essere ritirata e censurata.
Reazione di Hendrix alla Copertina
Curiosamente, Jimi Hendrix non fu mai del tutto soddisfatto della copertina originale con le donne nude. In realtà, lui aveva inizialmente suggerito qualcosa di completamente diverso: una foto di un gruppo di bambini nativi americani seduti in cerchio. Voleva che l’album rappresentasse qualcosa di spirituale e universale, qualcosa che andasse oltre la sensualità o l'erotismo. Quando vide l’immagine di Montgomery, la trovò interessante, ma non rispecchiava l'idea che aveva originariamente per Electric Ladyland.
Nonostante le perplessità di Hendrix, la copertina originale divenne rapidamente un simbolo di ribellione e libertà per alcuni, mentre altri la vedevano come un’espressione di sessismo. La nudità collettiva era stata interpretata come una metafora della società controculturale che cercava di liberarsi dalle convenzioni.
Tuttavia, le critiche vennero anche da attivisti e femministe che videro nella copertina un’oggettivazione delle donne, una rappresentazione che, a loro avviso, strizzava l’occhio al pubblico maschile più che alla libertà d’espressione femminile.
L’Eredità della Copertina Censurata
Oggi, la copertina originale di Electric Ladyland è considerata una rarità e un oggetto da collezione, simbolo di un'epoca e delle sue tensioni culturali. In molti paesi, l’immagine è ancora vista come provocatoria e di grande impatto visivo. In un certo senso, la copertina rappresenta perfettamente il paradosso della controcultura degli anni ’60: un periodo di grande libertà creativa e desiderio di cambiamento, ma anche di dibattiti accesi sul significato di tale libertà e sui suoi limiti.
La copertina censurata di Electric Ladyland rimane una testimonianza visiva dell’audacia culturale e musicale di quegli anni. Con il passare del tempo, l’immagine delle donne nude è diventata simbolo di un’epoca che sfidava le norme e cercava di definire nuovi spazi di espressione. L'eredità di questa controversa copertina continua a sollevare discussioni su arte, libertà e confini della rappresentazione nella cultura pop.