Jimi Hendrix: la storia dietro Purple Haze

L'11 gennaio 1967 Jimi Hendrix registrava a Londra Purple Haze. Vi raccontiamo la storia dietro uno dei brani più famosi nella storia del rock

11 gennaio 1967, Jimi Hendrix registrava presso i De Lane Studios di Londra 'Purple Haze'. Vi raccontiamo la storia dietro uno dei brani più famosi nella storia del rock.

Il 1966 fu l’anno della svolta. Linda Keith, allora amante di Keith Richards, presentò Jimi Hendrix a Chas Chandler, bassista degli Animals e successivamente suo manager, che lo convinse a trasferirsi a Londra.

Il 26 dicembre 1966 durante una conferenza stampa tenuta dall’ex pugile Billy Walker all’Upper Cut Club di Londra, Jimi Hendrix, nel piccolo spogliatoio del locale, cominciò a suonare un nuovo riff attirando l’attenzione del suo Manager Chas Chandler che esclamò: ”Scrivi il resto. Questo sarà il nuovo singolo!”. Era il riff di Purple Haze

"Purple haze, Jesus saves" 

Si è tanto speculato sulla natura psichedelica di Purple Haze, ma in realtà la creazione di questa pietra miliare del rock è dovuta ad un altro fattore: quello onirico

Una notte Hendrix sognò di stare passeggiando sul fondo del mare e d’improvviso essere circondato da una strana “foschia viola” che, inghiottendolo, lo salvò. L’esperienza fu tanto traumatica da spingere Jimi ad affermare che a metterlo a riparo da morte sicura fu solo la sua grande fede in Gesù. Nella prima stesura del testo, infatti, compariva il coro:                ” Purple Haze, Jesus saves” che alcuni individuano anche come primo titolo della canzone.

Il suono allucinato del pezzo non fu figlio dell’ingestione di acidi da parte del grande chitarrista ( Jimi non aveva ancora provato LSD), bensì della cooperazione tra Chas Chandler, che all’epoca era ancora il bassista degli Animals, ed il suo ingegnere del suono.

The Jimi Hendrix Experience - Purple Haze (Live at the Atlanta Pop Festival)

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