11 aprile 2024

Jimi Hendrix: "Prometto di non fare spogliare il pubblico"

Ritrovato un archivio con lettere, documenti e incisioni di Jimi Hendrix. Un tesoro che testimonia l'influenza del chitarrista sulla società degli anni '60.

Il tesoro di memorabila legate o appartenute a Jimi Hendrix, faceva parte della collezione personale del suo ex manager Mike Jeffery. La parte più suggestiva e pittoresca di queso archivio, interessa la gestione manageriale dell’artista Jimi Hendrix calato nel business musicale turbolento e in pieno fermento di fine anni ’60, nel cuore della “Summers Of Love”.

La storia è questa. Alcuni ufficiali giudiziari si recano nell’ufficio londinese di un defunto uomo d’affari per sgomberarlo e pignorare ogni cosa appetibile. Pare infatti, che la buonanima non sia stata - sempre ed esattamente, -zelante nell’onorare debiti ed affari. Entrati, per prima cosa gli ufficiali si concentrano così sulle cose apparentemente di maggior valore: mobili, soprammobili e suppellettili. Peccato che il defunto uomo d’affari fosse tale Mike Jeffery, ex manager di The Animals, Soft Machine e - in particolare - Jimi Hendrix.

Jimi Hendrix: "Prometto di non fare spogliare il pubblico"

Scambiare un tesoro per cianfrusaglia

Così, quella che gli ufficiali giudiziario buttano e accatastano dimenticata sul pavimento del vecchio ufficio an N° 39 di Gerrard Street nel West End di Londra, non è propriamente una montagna di vecchie cianfrusaglie destinate al macero; è piuttosto un tesoro con nastri, demo e documenti appartenuti e riguardanti la leggenda della chitarra elettrica, Jimi Hendrix. Perché, negli anni, Mike Jeffery aveva archiviato e riempito il suo ufficio londinese di registrazioni, documenti e cimeli relativi a Hendrix, allestendo una sua personale ed esclusiva collezione. Un patrimonio, conservato in perfette condizioni, che comprende cartoline, fotografie e telegrammi scambiati tra Jimi Hendrix e il suo management, documenti legati alla gestione dell’artista con promoter e discografici e, soprattutto, nastri con delle copie delle prime versioni di brani come “Up From The Skies" e "Ain't No Telling". Canzoni che furono poi pubblicate su AXIS: BOLD AS LOVE (1967), secondo album di Jimi Hendrix. Al momento, pare chi i rappresentanti della “Experience Hendrix" (organizzazione che gestisce il patrimonio di Jimi Hendrix) stiano ancora visionando il materiale, forse con l'obiettivo di acquistarlo. Cosa che farebbe auspicare una futura pubblicazione.

 

Jimi arreda casa

A scoprire e salvare l’archivio abbandonato su pavimento è stata l’ottantenne Trixie Sullivan, allora assistente del manager Mike Jeffrey, diventata poi amica intima di Jimi Hendrix. Trixie Sullivan che ora si sta prendendo cura dei cimeli ritrovati, ha raccontato: “Quando sono entrata e ho visto quelle cose buttate sul pavimento, ho realizzato che disastro fosse in atto e sono quasi morta. Jimi era un bravo ragazzo: molto timido e gentile. In tanti pensavano che avessi una relazione con lui, ma non era così.  Era piuttosto come se fossi sua sorella maggiore e tenevo alla larga da Jimi tutti quei piccoli stronzi arroganti che gli gravitavano attorno. Jimi non aveva idea di quanto lui stesso fosse bravo!”. Infatti, tra gli oggetti presenti in questa collezione dimenticata, molti riguardano i rapporti tra Hendrix e l’amica Trixie Sullivan: c’è una cartolina dalle Hawaii, spedita da Jimi Hendrix alla Sullivan nel luglio 1970; il viaggio è quello per la realizzazione del materiale poi finito nell’album postumo RAINBOW BRIDGE (1971). E, dello stesso viaggio, ci sono anche le fotografie che Hendrix scattò durante il volo. Oppure, c’è una lettera di Trixie Sullivan al manager Mike Jeffery, datata 10 gennaio 1969. In questa, l’assistente aggiorna il manager sulla situazione di Jimi: "Sta comprando delle nuove tende e la moquette per il suo appartamento. Pare che si stia “addomesticando”…ma non si sa quanto durerà!”


"Jimi, prometti di non far spogliare i ragazzi!"

Naturalmente, la parte più suggestiva e pittoresca dell’archivio, interessa la gestione manageriale dell’artista Jimi Hendrix calato nel business musicale turbolento e in pieno fermento di fine anni ’60, nel cuore della “Summers Of Love”. Per esempio, c’è un fiume di telegrammi che il management invia - nel dicembre del 1968 - agli organizzatori festival Flight To Lowlands Paradise di Utrecht. Si spiega che Jimi si è fatto male ad una gamba e non potrà partecipare come headliner alla rassegna. Indubbiamente però, il documento più memorabile è una testimonianza dell’impatto ingestibile che Jimi Hendrix aveva sulle nuove generazioni del periodo, con la conseguente preoccupazione delle istituzioni. Si tratta di una lettera che il manager Mike Jeffery invia al promoter e organizzatore di una data di Jimi Hendrix, prevista alla Royal Albert Hall, nel febbraio 1969: ”Questa lettera servirà come impegno scritto perché Jimi Hendrix non inviti o inciti il pubblico della Royal Albert Hall a togliersi i vestiti".