Joe Perry e l'amicizia quasi rovinata con Slash per una chitarra
La storia di quando Joe Perry degli Aerosmith ritrova la sua amata chitarra in un video dei Guns N' Roses e, per riaverla, quasi rovina l'amicizia con Slash
Una Gibson Les Paul del ’59, Joe Perry degli Aerosmith e Slash dei Guns N' Roses: una storia rock fatta di rimpianti, amicizia e colpi di scena. Tutto comincia quando Brad Whitford (altro chitarrista degli Aerosmith), rivela a Perry che la sua amata chitarra, venduta anni prima, è finita nelle mani di Slash. Da lì, una vicenda movimentata e divertente che ha rischiato di incrinare un’amicizia tra leggende del rock… fino a un finale a sorpresa.
Oggi vi raccontiamo una storia d’amore sopra le righe, movimentata e divertente come può essere solo quella tra una leggenda della chitarra e la sua sei corde. Una storia a lieto fine che racconta le peripezie di una rockstar, il chitarrista degli Aerosmith Joe Perry, che esce di testa dopo aver realizzato di aver fatto una cazzata clamorosa: aver venduto uno strumento musicale pregiato, una delle sue chitarre più preziose, una Gibson Les Paul del 1959.
Un periodo di scelte sbagliate
Alla fine degli anni ’70, Joe Perry attraversa un periodo turbolento, in cui sente il bisogno di "fare pulizia". Non gli basta divorziare dalla moglie e uscire dagli Aerosmith: decide di sacrificare un'altra "compagna di viaggio", vendendo la Gibson Les Paul che aveva barattato anni prima con una vecchia Guild Starfire. Una chitarra con cui aveva scritto diversi pezzi e registrato due album leggendari della band, TOYS IN THE ATTIC (1975) e ROCKS (1976). Ma Perry, motivato a intraprendere una carriera solista, voleva liberarsi di uno strumento che lo ancorava troppo all’immagine degli Aerosmith. Ne seguono anni difficili. La sua carriera solista inizia zoppicante, con Perry ancora segnato dagli eccessi e dalle tensioni. LET THE MUSIC DO THE TALKING (1980) va discretamente, ma i due album successivi, I'VE GOT THE ROCK 'N' ROLL AGAIN (1981) e ONCE A ROCKE, ALWAY A ROCKER (1983), passano inosservati. Perry si ritrova senza supporto discografico, in un limbo artistico che dura fino alla fine degli anni ’80. La svolta arriva con la riunione degli Aerosmith, l'attenzione suscitata dalla collaborazione con Rick Rubin e RUN DMC per "Walk This Way" e l’enorme successo di PERMANENT VACATION (1987), PUMP (1989) e GET A GRIP (1993). Perry recupera popolarità, lucidità… e una buona dose di rimpianto per quella Les Paul del ’59, ormai scomparsa.
Slash e la Les Paul ritrovata
Il rammarico di Joe Perry è amplificato dalla consapevolezza di aver venduto una chitarra che ora vale una fortuna perché (complice il cambiamento del rock portato dal grunge che ha rivalutato strumenti e suoni dell’epoca d’oro del rock) negli anni '90 il valore delle chitarre vintage era salito alle stelle. Figuriamoci quello di una chitarra che – già preziosa per marca, modello e anno – era stata persino suonata dal chitarrista degli Aerosmith! Racconta Perry: "Stavo cominciando a guadagnare qualcosa, dopo che la band si era rimessa in moto, e così pensavo che sarebbe stato fantastico rintracciare un paio di chitarre che mi mancavano. Cominciai a fare telefonate e a guardarmi intorno, ma senza fortuna. Ero totalmente immerso nella ricerca, fino a quando, un giorno, in studio di registrazione, stavo parlando con il mio tecnico delle chitarre, dicendogli che stavo cercando di rintracciare la mia Les Paul. Mi si avvicina Brad Whitford (l’altro chitarrista degli Aerosmith, NDR) e mi dice: ‘La tua Les Paul? So dov’è!’ E tira fuori una rivista di chitarre con un articolo sulla collezione di Slash.” Joe Perry realizza subito che la sua chitarra è quella che ha visto nel video di “November Rain” dei Guns N’ Roses, protagonista dell’epocale assolo di Slash davanti alla chiesa. Destino vuole che Perry e Slash siano amici, grazie alla tournée condivisa tra Aerosmith e Guns N’ Roses nel 1992. Tuttavia, l’amicizia non basta. Quando Perry contatta Slash, il chitarrista dei Guns, da sempre fan incallito degli Aerosmith, si sente ancora più legato a quella chitarra per il suo valore simbolico. Anche se a chiedergliela è proprio il suo guitar hero, Slash non vuole separarsene. “Capivo perfettamente come si sentiva,” ammette Perry. “Se avessi avuto una delle chitarre di Jeff Beck [chitarrista idolo di Joe Perry, NDR], nemmeno io avrei voluto cederla. Però non mollavo: lo chiamavo ogni tanto, apparentemente per sapere come stava, ma poi, scherzando, tornavo sempre sull’argomento della chitarra.” Col tempo, però, la pressione di Perry inizia a incrinare il rapporto con Slash. “Era in difficoltà, continuava a pregarmi di non chiedergli più quella cosa. A un certo punto, smise di farsi vedere, ed era chiaro che stava rovinando la nostra amicizia. Così gli promisi che non avrei mai più toccato l’argomento, nemmeno per scherzo.”
Una bella sorpresa di compleanno
Si arriva agli anni 2000. Slash, ormai fuori dai Guns N’ Roses e nel pieno della sua carriera solista, possiede ancora la leggendaria Les Paul. È Billie, la moglie di Perry, a cambiare le carte in tavola e scrivere il capitolo finale di questa animata storia d’amore. Tramite un avvocato comune, Billie convince Slash a restituire la chitarra come regalo per il 50° compleanno di Joe. Perry, ignaro di tutto, organizza una festa e invita i Cheap Trick, band di cui è fan, a suonare chiedendo di poter eseguire qualche pezzo con loro. Slash si accorda con i Cheap Trick, e quando Perry sale sul palco gli viene, quasi trent’anni dopo, rimessa al collo la sua amata Gibson Les Paul 'Burst. Da allora, non è difficile immaginare che Joe Perry non si sia mai più separato dalla sua amata Gibson. Anche se non resterà la sua chitarra principale nell'immaginario dei fan degli Aerosmith, la leggenda di quella Gibson si intreccia indissolubilmente con quella di Joe Perry.