20 giugno 2023

Joe Perry parla di Kurt Cobain: "Era un ragazzo tranquillo, ho grande rispetto per lui"

Il chitarrista degli Aerosmith ha raccontato della volta che Kurt Cobain andò a fare visita alla band nei camerini dopo un concerto

Joe Perry ha parlato di Kurt Cobain ricordando la volta in cui il frontman dei Nirvana fece visita agli Aerosmith in camerino.

Se per molti Cobain è sempre stato considerato un personaggio problematico, il chitarrista degli Aerosmith ha voluto dare la sua versione dei fatti, ricordando la assoluta normalità di quello che sarebbe poi diventato - tragicamente - una delle più iconiche figure nella storia del rock.

Le strade di Aerosmith e Cobain si sono intrecciate più volte, dal brano 'AeroZeppelin' , contenuto sulla raccolta dei Nirvana "Incesticide" alla volta in cui Steven Tyler, invano, si preoccupò di aiutare Cobain a superare le sue dipendenze.

Joe Perry e l'incontro con Kurt Cobain

Al loro arrivo sulla scena rock i Nirvana, insieme alle altre grandi band del grunge e dell'alternative rock, misero in seri guai gli artisti che venivano da una scuola fatta di hard rock, hair metal, capelli cotonati e lunghi assoli di chitarra.

Un po' come già successo con il punk e il prog degli anni '70, la nuova generazione ribaltò suono ed estetica prendendosi uno spazio a discapito del passato.

Allo stesso tempo, Cobain era un grande appassionato di musica e fan di tante band, inclusa, a sorpresa, gli Aerosmith.

Il chitarrista della storica rock band di Boston, che si appresta a festeggiare i 50 anni di attività con un tour di addio, ha parlato a Classic Rock di Cobain, raccontando di quando il leader dei Nirvana fece visita agli Aerosmith nei camerini di uno show.

Se la figura di Cobain viene associata a quella di un personaggio tormentato, difficile da gestire e dalle tendenze autolesioniste, Perry disegna un ritratto molto più semplice del leader di Nirvana.

"Era una persona abbastanza tranquilla, voleva solo stare con noi", ha spiegato Perry. "E' venuto nel nostro camerino con Courtney ed è rimasto lì seduto con noi. Era un ragazzo normale. Quando si è alzato per andare in bagno, Courtney, che a differenza sua era una che parlava molto, disse che Kurt ci amava, anche se di solito non gli piace nessuno. Non ho altro che rispetto per quel ragazzo. Era un cantautore fantastico ed un grande performer. Sentire quelle parole è stato bello".



Joe Perry parla di Kurt Cobain: "Era un ragazzo tranquillo, ho grande rispetto per lui"

Il rapporto tra Cobain e gli Aerosmith

Pur non avendo mai nascosto il suo disprezzo verso i suoni e, soprattutto, i modi maschilisti della scena hard rock 80s, Cobain aveva sentimenti diversi verso le band hard rock del passato.

Una delle tracce scritte da Cobain e mai inserita in un album ufficiale fino alla raccolta "Incesticide", si intitolava, ad esempio 'AeroZeppelin'. Il riferimento era evidentemente a due dei nomi più grandi dell'hard rock, Led Zeppelin e Aerosmith, ma non in senso ironico.

Come dichiarato in futuro da Cobain, il testo era un attacco proprio alla scena di band come Guns N'Roses e Whitesnake che tentavano solo di scimmiottare gli originali, Zeppelin e Aerosmith, appunto.

Uno dei dischi della band di Steven Tyler e Joe Perry, "Rocks", fu anche inserito nella classifica stilata dai Nirvana dei loro 50 album preferiti di tutti i tempi.

Proprio il frontman degli Aerosmith e Cobain sono i protagonisti di un altro aneddoto risalente al 1992 quando Steven Tyler, forte della sua esperienza con le droghe, cercò invano di aiutare il collega più giovane.

Tyler raccontò di aver visto un dolore che ben conosceva negli occhi di Cobain e decise di volerlo aiutare, nel tentativo invano di salvarlo da un crollo che lui stesso aveva provato in prima persona. Il frontman degli Aerosmith contattò il management dei Nirvana chiedendo il numero di telefono di Kurt, in modo da potergli parlare personalmente della sua lotta alle dipendenze.

Kurt, però, rifiutò l'offerta dicendo: "Lui è stato un tossico per 18 anni, io solo da un'ora".