John Lydon è stato il volto e l’espressione più autentica dei Sex Pistols, l’incarnazione di quella rivolta punk che aveva dato voce alla rabbia giovanile e sovvertito le regole del rock. Dopo quella rivoluzione, però, Lydon si è trovato davanti a una scelta cruciale: diventare il simbolo statico di un movimento o evolvere. Evolvere, per Lydon, significava restare fedele allo spirito del punk, mai accontentarsi, mai indossare a vita la divisa da Sex Pistols. Con la nascita dei Public Image Ltd (PIL) nel 1978, ha deciso di reinventarsi completamente. Ha scelto una strada più complessa e meno accessibile, ma che gli avrebbe garantito una libertà artistica senza compromessi. Con i PIL, Lydon ha rotto le gabbie stilistiche del punk e del rock, andando oltre basso, batteria e chitarra distorta per esplorare generi come il pop, l’elettronica, il dub e l’avanguardia.
“Rise”, singolo pubblicato il 26 gennaio 1986 ed estratto da ALBUM, quinto lavoro dei PIL, è molto più di uno dei brani più celebri di Lydon: è un manifesto della sua visione artistica. Con questo pezzo, Lydon accosta la sua ferocia creativa alla cura del suono, all’eleganza e alle superbe abilità tecniche di alcuni tra i migliori musicisti in circolazione. La batteria di Ginger Baker dei Cream, le tastiere di Ryuichi Sakamoto e le chitarre di Steve Vai contribuiscono a creare un suono che sposa sperimentazione e accessibilità, in un’idea di rock profondamente diversa da qualunque altra cosa si ascoltasse in quel periodo.