28 ottobre 2022

Johnny Cash e la decisione di suonare Hurt

Rick Rubin ha raccontato di quando convinse Johnny Cash a registrare la sua indimenticabile versione di Hurt dei Nine Inch Nails

Rick Rubin continua a regalare aneddoti sulla sua carriera da produttore e, parlando con la BBC, ha raccontato della volta in cui convinse Johnny Cash a fare una cover di Hurt dei Nine Inch Nails.

Il brano fu inserito nell'album del 2002 "American IV: The Man Comes Around", parte della serie realizzata per l'etichetta di Rubin che diede un ultimo momento di gloria al leggendario cantautore country.

La versione incisa da Cash del classico della band di Trent Reznor è riuscita nella difficile impresa di diventare a sua volta un classico e portare la sofferenza del brano ad un nuovo livello.

Johnny Cash e il fantastico tentativo di Hurt

Rick Rubin ha raccontato alla BBC di come fece a convincere Johnny Cash, ormai verso la fine della sua carriera, ad incidere Hurt, sofferente brano di Trent Reznor contenuto all'interno dell'album dei Nine Inch Nails "The Downward Spiral".

"Non era abbastanza in salute da poter andare in tour. La sua compagna non c'era più e doveva scegliere se morire o andare avanti. Decise di andare avanti", ha spiegato Rubin che, dice, inizialmente destò la sorpresa del cantautore. "Non capiva perché io volessi lavorare con lui o perché mai qualcuno in assoluto lo volesse. Pensava di essere finito".

Rubin ha raccontato poi di come ha fatto a fare breccia nel cuore di un Cash inizialmente diffidente verso un brano così diverso dal suo sound. "Gli ho chiesto di farmi ascoltare le sue canzoni preferite, eravamo nel mio soggiorno, e mi ha fatto ascoltare queste vecchie canzoni country e folk, in gran parte a me sconosciute. E' stato magnifico".

Rubin ha poi pensato all'immaginario del "Man In Black" e di come 'Hurt' potesse fare al caso suo: "Se ascolti le parole, è come guardare indietro ad una vita di rimpianti e rimorsi. Gli ho fatto ascoltare prima la canzone da disco e Johnny mi ha guardato come se fossi pazzo perché la versione dei NIN è rumorosa e aggressiva. Poi ho fatto una demo in cui l'ho fatta suonare ad un chitarrista e gli ho spiegato come mi immaginavo dovesse dire le parole. Quando ha ascoltato il testo e ha sentito cosa sarebbe potuto diventare, ha deciso di provarci".



Johnny Cash e la decisione di suonare Hurt

L'incontro con Rick Rubin e la serie American Recordings

Nei primi anni '90 Johnny Cash si trovava senza un contratto discografico quando il produttore Rick Rubin si offrì di scritturarlo per la sua nuova etichetta, la American Recordings. La collaborazione diede vita ad "American Recordings", un album intimo, minimale, registrato da Cash con il solo accompagnamento della sua chitarra. Il disco fu un successo che consentì a Cash di tornare in grande stile e vincere anche un Grammy e diventò il primo capitolo di una serie.

Il lavoro di Rubin fu fondamentale per prendere un grande della musica e risollevarlo in una fase difficile della sua carriera, portando la sua musica ad una platea completamente nuova.

Nel secondo capitolo, intitolato "Unchained" e pubblicato nel 1996, Rubin cambiò di nuovo le carte in tavola e chiese a Tom Petty & The Heartbreakers di fare da backing band a Johnny Cash. Anche in questo caso l'album si portò a casa un Grammy, vincendo il premio come Best Country album nell'edizione 1998.

Le radio, però, non sembravano interessate alle nuove canzoni di Johnny Cash e la cosa infastidiva Rubin. Avendo lavorato con artisti come Beastie Boys, Tom Petty e Red Hot Chili Peppers, il produttore non era abituato ad essere snobbato dalle emittenti radiofoniche.

Come fare per esprimere il proprio dissenso? Rubin pensò avrebbe funzionato farlo attraverso un sonoro vaffa****o, con un dito medio, proprio quello messo in mostra da Cash quasi 30 anni prima.

Il produttore decise allora di recuperare dagli archivi la foto scattata da Jim Marshall a San Quentin e comprare per 20.000 dollari un'intero spazio pubblicitario su Billboard.

Nella pagina della rivista, in edicola il 14 marzo 1998, campeggiava il vaffa di Johnny Cash accompagnato dall'ironica scritta: "American Recordings e Johnny Cash vorrebbero ringraziare l'industria musicale di Nashville le radio country per il supporto".

In basso, giusto per sottolineare lo scollamento tra il mercato discografico e le radio di settore, veniva ribadito che 'Unchained' era stato premiato con il Grammy come Best Country Album.

L'intenzione, spiegherà Rubin, era quella di dare un pizzicotto a tutti i rappresentanti della scena country e riportarli alla realtà:"Speriamo di aprire gli occhi della comunità country che, si spera, possa dire 'Ha vinto e sta facendo dischi considerati il meglio nel country e forse dovremmo rivedere le nostre posizioni'".

Un messaggio chiaro e diretto attraverso il vaffa più famoso a venire immortalato da una macchina fotografica.