22 luglio 2021

Johnny Lydon in tribunale contro i Sex Pistols

Il cantante dei Sex Pistols in tribunale contro i compagni di band per i diritti sulla biopic Pistol dice di temere il ritratto fatto dal regista Danny Boyle

Pochi giorni fa vi avevamo raccontato dello scontro interno ai Sex Pistols tra Johnny 'Rotten' Lydon e il resto della band in merito ai diritti delle canzoni per la serie a loro dedicata 'Pistol'. Ieri il cantante della storica punk band inglese si è recato in tribunale per affrontare la vicenda che lo vede coinvolto i Pistols e la produzione del biopic seriale girato da Danny Boyle.

Le paure di Lydon

Johnny Lydon, anche noto come Johnny Rotten, non ha preso molto bene la scelta dei restanti membri dei Sex Pistols, Steve Jones, Paul Cook e Glen Matlock di voler concedere i diritti per l'utilizzo delle canzoni della band alla produzione di "Pistol", biopic seriale girata dal regista di Trainspotting Danny Boyle.

Se gli altri Pistols si rifanno ad un accordo stipulato tra i musicisti a fine anni '90 secondo cui tutte le decisioni future riguardanti la band saranno valide in base alla maggioranza, Lydon dice di non aver mai firmato alcun contratto paragonando il vincolo alla 'schiavitù'.

Stando a quanto riporta la BBC, Lydon si è recato in tribunale sostenendo che tale accordo non è mai stato applicato da quando sarebbe stato firmato 20 anni fa e che tutte le decisioni relative alla band sono sempre state passate solo dopo voto unanime.

"Mi interessa davvero tanto delle sorti di questa band e della sua reputazione, del suo controllo di qualità e avrò sempre qualcosa da dire quando ci sarà qualcosa che secondo me può essere dannoso" - ha detto il punk 65 enne - "Non voglio che qualcosa che mi veda coinvolto ci vittimizzi, distruggerebbe tutte le motivazioni di partenza della band e non capisco questo accordo, non ricordo nemmeno di averlo firmato".

A proposito di "Pistol", biopic in sei episodi realizzato con la regia di Danny Boyle, Lydon è sempre stato estremamente critico e già alcuni mesi fa aveva denunciato di portare in tribunale i produttori della serie.

La preoccupazione di Lydon è che il risultato del biopic possa non essere di suo gradimento:"Non capisco come Steve e Paul possano pensare di avere il diritto per insistere che io faccia qualcosa che mi trova completamente in disaccordo senza che sia nemmeno coinvolto" - ha detto - "La mia paura è che loro pretendano di farmi firmare un accordo per cedere i diritti ad un prodotto che non posso nemmeno visionare".

Gli screzi con Boyle e i rapporti con gli altri Pistols

Ad aprile Lydon aveva minacciato di portare Boyle in tribunale e ora dichiara che il regista non gli ha mai dato alcun dettaglio sul progetto, pur avendone avuto l'opportunità. I due, infatti, si sarebbero incrociati durante un incontro di preparazione per la cerimonia di apertura delle London Olympics 2021:"Mi dispiace, non puoi pensare di passarmi accanto ed ignorarmi" - ha detto Lydon - "Non accadrà, non senza una grande lotta. Sono Johnny e quando interferisci con i miei affari ti ritroverai con la parte brutta dei miei affari".

Stando ad un portavoce della serie, Boyle avrebbe cercato di mettersi in contatto con i manager di Lydon senza successo.

Paul Cook, batterista dei Sex Pistols, dal canto suo ha detto di aver sempre cercato di far andare avanti la band in modo armonioso ma che, forse, l'errore suo e del chitarrista Steve Jones è stato proprio cercare di mantenere i toni bassi per evitare lo scontro con Lydon:"John può essere un personaggio difficile con cui avere a che fare e ha sempre la sensazione di dover controllare tutto. L'accordo non è mai stato usato in passato perché pensavamo che il nostro rapporto con John ne sarebbe uscito peggiorato. Forse io e Steve siamo stati troppo gentili con lui nel corso degli anni per cercare di mantenere dei buoni rapporti, forse saremmo dovuti essere più duri".


Johnny Lydon in tribunale contro i Sex Pistols

Pistol

"Pistol" non ha ancora una data di uscita ma quello che è certo è che sarà disponibile sul canale di proprietà della Walt Disney FX.

La serie, composta da sei episodi, racconterà il viaggio di Steve Jones dalle case popolari di West London fino a "SEX" la boutique di Vivienne Westwood e Malcolm McLaren dal quale prese il via l'avventura dei Pistols e punto di riferimento per tutta la scena punk dell'epoca.

Da lì il regista di Trainspotting racconterà la velocissima ascesa e caduta di una delle band più influenti del secolo scorso.

A interpretare i Sex Pistols un cast composto da giovani talenti con, in testa, il ventenne britannico Anson Boon, già nel film Golden Globe "1917" nei panni del frontman Johnny Rotten. Toby Wallace (The Society, Babyteeth) vestirà i panni di Steve Jones, Louis Partridge (Enola Holmes) sarà il controverso e iconico secondo bassista della band, Sid Vicious, Jacob Slater interpreterà il batterista Paul Cook e Fabien Frankel (The Serpent) diventerà, invece, il primo bassista Glen Matlock.

Una storia che Danny Boyle vuole raccontare proprio in questa nuova serie, portando sullo schermo la necessità di rottura espressa dalla gioventù britannica dell'epoca nei confronti del passato: "Immaginate di fare irruzione nel mondo di 'The Crown' e 'Downtown Abbey' con i vostri compagni e urlare le tue canzoni e la tua rabbia in faccia a tutti - ha detto Boyle - In quel momento la società britannica e la sua cultura sono cambiate per sempre. E' il punto in cui la cultura da strada britannica è esplosa, dove i giovani si sono presi la scena dando sfogo alla loro furia e alla loro moda e tutti gli altri non potevano fare altre che stare seduti, osservare e seguirli o esserne terrorizzati".