15 marzo 2021

Jon Bon Jovi a Radiofreccia: "Story Of Love il mio brano dedicato a tutte le famiglie"

Jon Bon Jovi si racconta a La Fra per Radiofreccia parlando dell'ultimo singolo 'Story Of Love', dell'album "2020", di COVID e beneficenza

"2020" è l'ultimo album dei Bon Jovi e, in occasione dell'ultimo singolo 'Story Of Love', La Fra ha intervistato Jon Bon Jovi per parlare di musica, di famiglia, dell'impatto avuto dal COVID sulla comunità e dell'impegno benefico del cantautore americano con i suoi ristoranti 'Soul Kitchen'.

Story Of love, American Reckoning e le canzoni di "2020"

Story Of Love è l'ultimo singolo dall'album dei Bon Jovi  "2020", attualmente nella Top 20 di Radiofreccia e a proposito del brano, Jon Bon Jovi - intervistato da La Fra - ha detto che, inevitabilmente, con il lockdown il 2020 ha portato anche a passare più tempo con le proprie famiglie: "Uno degli aspetti di questo anno è stato che con il COVID anche io ho passato molto più tempo con la mia famiglia ed è così che è nata questa canzone. Una canzone che si rapporta non solo alla mia famiglia ma anche alla tua e a quella di chiunque la ascolti".

Parlando di un altro brano contenuto in "2020", 'American Reckoning' ispirata alla morte di George Floyd, Bon Jovi ha detto: "La prima canzone durante il lockdown che mi è venuta in mente è stata 'Do What You Can', ero lì a lavare i piatti alla "Soul Kitchen" ed è venuta fuori dal mio essere lì a lavare i piatti. 'American Reckoning'è nata quando durante il lockdown ero lì, seduto a guardare i notiziari alla tv, che era sempre accesa. Non si può andare a scuola, la famiglia è in isolamento, e vedo questo orribile giorno a Minneapolis dove quest'uomo viene ucciso da un agente di polizia e non ho potuto fare a meno di commuovermi attraverso la mia chitarra. Ho lavorato duro sulla canzone ma poi sono riuscito a tirarne fuori una canzone esattamente come volevo e ne sono molto orgoglioso".

Inutile dire che la pandemia non ha consentito ai Bon Jovi di suonare le canzoni del nuovo album in giro: "Ad agosto ci siamo riuniti a Nashville ed abbiamo registrato uno show per Youtube, anche perché sapevamo che sarebbe stato l'unico. E' da allora che non mi ritrovo con la band, mi sono solo esibito nel mi studio davanti ad una platea composta da...nessuno, solo per esercitarmi".




"Riorganizzarsi e aspettare i vaccini"

A proposito della situazione COVID in America, Bon Jovi racconta: "Gli Stati Uniti sono fuori di testa, si chiedono se dovremmo o non dovremmo rispettare le regole. Si politicizzano le mascherine, i vaccini si stanno diffondendo, vanno bene ma tutti vogliono che sia già finita. Si può vedere la luce alla fine del tunnel ma gli americani, vi posso assicurare, non sono pazienti".

Jon, dal canto suo, per ora è stato fortunato, non ha contratto il virus ed è in attesa del vaccino proprio come tutti gli altri: "Non faccio parte ancora della fascia di età che può farlo e non ho intenzione di saltare la fila. Aspetterò il mio turno. Ho fatto i test molte volte e, tocchiamo ferro, sono sempre stato bene. Nella band David, Everett, John Shanks hanno contratto il coronavirus ma Hugh, Tico e io siamo rimasti in salute. 50 e 50.

Parlando dell'impatto sulla comunità, Bon Jovi aggiunge: "Ora tutti sono impazienti, i mezzi di sussistenza sono stati sconvolti, pensa a tutti i negozi a conduzione familiare, pensa a quelli che hanno perso parenti e persone care. Non va per niente bene ma dobbiamo prendere questo momento per riorganizzarci e cercare di raggiungere quella luce in fondo al tunnel con la pazienza e facendo i vaccini."



Jon Bon Jovi a Radiofreccia: "Story Of Love il mio brano dedicato a tutte le famiglie"

Il 2020 di Bon Jovi a supporto della comunità

Una grande aiuto alla comunità è arrivato proprio da parte di Bon Jovi e da sua moglie Dorothea grazie alla loro fondazione e al ristorante "Soul Kitchen". "Intorno al 2005 - 2006 abbiamo pensato al primo ristorante, ora ne abbiamo tre e durante il COVID sono andato nel retro a lavare i piatti cinque giorni alla settimana perché non potevamo avere dei volontari - racconta il rocker del New Jersey - Siamo stati lì a marzo, aprile e maggio, cinque giorni alla settimana".

Ma l'impegno di Bon Jovi non è si è limitato a lavare i piatti: "Abbiamo aperto una banca del cibo che - se sapete la differenza tra banca del cibo e mensa - la banca dà i beni alimentari alle mense che poi li servono alla comunità. Abbiamo fornito cibo a 25.000 persone nella parte orientale di long Island nel giro di quattro mesi. Per sei mesi sono stato molto coinvolto con la tematica della fame".

Anche i numeri dell'iniziativa sono importanti: "Il Soul Kitchen ha 33 posti a sedere e quindi abbiamo servito 132.000 pasti quando il ristorante ha solo 33 sedie, il secondo ha 66 posti e il terzo è nel campus universitario. Così per dare l'idea dell'impatto che abbiamo avuto nei dieci anni di questo progetto".

Se volete ascoltare e vedere tutta l'intervista di Jon Bon Jovi a Radiofreccia, trovate il video in basso.

Intervista Jon Bon Jovi @ Radiofreccia

Intervista Jon Bon Jovi @ Radiofreccia: La Fra intervista Jon Bon Jovi in occasione dell'uscita di 'Story of Love', ultimo singolo dall'album dei Bon Jovi "2020"