09 luglio 2020

Kasabian, le parole di Tom Meighan dopo essere stato allontanato per violenze domestiche

L'ex frontman dei Kasabian ha pubblicato una nota dopo essere stato allontanato dalla band per l'aggressione alla compagna

In queste giorni gli appassionati della scena rock britannica sono stati colpiti dall'allontanamento dai Kasabian di Tom Meighan, cantante della band giudicato colpevole di aggressione e violenza domestica dalla Corte di Leicester.

Due giorni fa la band, che negli ultimi 20 anni è diventata una delle più influenti del panorama britannico, ha annunciato che il frontman avrebbe abbandonato il gruppo per affrontare alcune battaglie personali facendo pensare ai fan che la questione fosse legata esclusivamente ai ben noti problemi di dipendenza e depressione che Tom si è trovato a dover affrontare negli ultimi anni.

Ciò che però ha tratto in inganno tutti coloro che hanno subito empatizzato con la situazione di Tom è stato il non aver rivelato, per motivi legali, i reali motivi di quello che è di fatto un licenziamento: l'aggressione da parte del cantante dei Kasabian alla compagna Vikki Ager. A stretto giro è arrivata la sentenza della Corte di Leicester che ha condannato l'artista dando il via a un susseguirsi di comunicati ufficiali, prima da parte della band che ha preso le distanze dall'ex compagno e poi, ieri sera, dal diretto interessato.


Le 'scuse' di Tom Meighan

Se i Kasabian hanno, giustamente, preso le distanze dal loro frontman condannando le violenze domestiche, il diretto interessato ha pubblicato ieri sera una nota ufficiale fa una discutibile mossa in cui scrive di non cercare giustificazione ma, di fatto, facendolo tirando in ballo i ben noti problemi di alcolismo e addirittura una diagnosi medica.

"Vorrei iniziare chiedendo pubblicamente scusa alla partner Vikki, i miei compagni di band, i miei amici, la mia famiglia e i miei fan. Sono molto dispiaciuto e mi pento del mio comportamento - attacca Meighan - in nessun modo cerco giustificazioni per le mie azioni, sono da incolpare e mi assumo tutta la responsabilità delle mie azioni.

Successivamente l'artista di Leicester parla dei suoi problemi che, per quanto siano una spiegazione delle sue azioni e non una giustificazione, in questo contesto rischiano di dare proprio quell'impressione:"Ho combattuto per molti anni con l'alcolismo, ciò che è accaduto mi ha fatto aprire gli occhi su ciò che stavo diventando, ero senza controllo e la mia salute mentale stava diventando sempre più instabile. Ho cominciato un programma di rehab, lo avevo già fatto prima ma non sono mai stato davvero sobrio. Questa volta è stato differente, ho completato il rehab tre settimane fa con l'aiuto di amici e familiari e ho iniziato ad affrontare un giorno dopo l'altro, cercando di superarlo sempre da sobrio. Questa volta volevo farlo davvero, non solo per le persone a me care ma anche per me stesso.

Poi, inoltre, di recente mi è stata anche diagnosticato un disturbo da deficit di attenzione/iperattività e anche se non è una scusa, mi ha aiutato a capire meglio i mi problemi di comportamento.

Nonostante l'accaduto Vikki, a differenza di quanto inizialmente riportato, non è ormai l'ex fidanzata di Meighan che, infatti, aggiunge:"Siamo ancora molto innamorati e non vediamo l'ora di ricostruire la nostra vita insieme con il supporto delle persone a noi vicine. Speriamo di essere in grado di crescere e diventare una coppia più forte, questo è stato un caso isolato e tutti quelli che mi conoscono sanno che non è da me fare queste cose".

Infine, a proposito del primo commento da lui fatto che parlava di come 'Stesse bene', l'ex cantante dei Kasabian ha aggiunto: "Volevo solo dire che mentalmente stavo bene, rispetto a come stavo prima, quando non riuscivo ad accettare l'accaduto, non vorrei mai ingannare i miei fan. Spero che con il tempo possiate perdonarmi".


La vicenda e la sentenza

L'ex cantante dei Kasabian si è reso colpevole di aver aggredito la sua compagna Vikki Ager  lo scorso 9 aprile. Stando a quanto riportato Meighan, ubriaco, aggressivo e in evidente stato di alterazione, avrebbe colpito la donna trascinandola per tutta la stanza e causandole ematomi a gambe e piedi e un colpo alla testa. A chiamare i soccorsi un bambino testimone dell'aggressione che è riuscito a telefonare al numero delle forze dell'ordine. 

Giudicato colpevole dalla Corte di Leicester, Meighan dovrà sostenere 18 mesi di servizio civile per la comunità , 200 ore di lavori sociali, dovrà completare un percorso di riabilitazione e pagare le spese legali. 


La posizione dei Kasabian

In seguito al verdetto della corte i Kasabian - che a questo punto c'è da vedere come continueranno la loro carriera affidandosi al solo Serge Pizzorno - hanno pubblicato un'altra nota stampa prendendo nettamente le distanze dal loro ex compagno ribadendo che l'uscita di Tom era l'unica strada percorribile.

Ora che il processo è stato concluso, possiamo commentare l'uscita di Tom dai Kasabian.

Nessuno di noi nella band avrebbe voluto questo, abbiamo lavorato duro per gli ultimi ventitré anni e avevamo grandi piani per il nostro futuro insieme. Siamo completamente a pezzi.

Ma non abbiamo avuto altra scelta se non quella di chiedere a Tom di lasciare la band. Non possiamo in alcun modo tollerare la sua condanna per aggressione. La violenza domestica e gli abusi di qualsiasi tipo per noi sono del tutto inaccettabili.

Appena abbiamo scoperto delle accuse fatte contro Tom, come band, abbiamo deciso che non avremmo più potuto lavorare con lui. Purtroppo abbiamo dovuto tenere nascosta questa informazione fino a quando non è stato giudicato colpevole.

Pensavamo che Tom avrebbe alzato le mani nella sua dichiarazione dicendo a tutti ciò che aveva fatto ma ha deciso di non farlo, confondendo molti fan.

In fine, per quanto Tom ci abbia ferito tutti, non siamo noi le vittime della vicenda. La violenza domestica è qualcosa che non può mai essere giustificata.

Grazie per il vostro supporto in questi momenti difficili. Ci vediamo presto.

Kasabian

Kasabian, le parole di Tom Meighan dopo essere stato allontanato per violenze domestiche