16 luglio 2019

King Crimson a Stupinigi Sonic Park

Da sola la musica può fare tutto

Ci sono appuntamenti che uno non puo’ mancare, per completare l’album della sua personalissima raccolta di figurine musicali. Ognuno ha il suo album, e nel mio mancava lo scudetto dei King Crimson, ovvero la band da sempre capitanata da Robert Fripp che nei fatti ha inventato il Progressive. 

Infatti questo tour festeggia i cinquanta anni di carriera della band, che esordi’ con un album mostruoso – "In the Court of The Crimson King" – che sovvertì l’ordine costituito del rock dell’epoca: si può fare musica con chitarre pesanti, riff devastanti e tastiere romantiche e testi visionari? Può esistere musica con brani che durano anche 12 minuti e che hanno al loro interno tre/quattro modalità di racconto musicale? 

La risposta ovviamente fu 'sì', e la chitarra e le visioni di Fripp e dei suoi compagni di viaggio aprirono quel mondo che poi diede spazio a Genesis, Yes, Gentle Giant e mondi intorno.

Io la band l’avevo già vista nel 1982 al Vigorelli a Milano, suonarono prima dei Roxy Music e in un'ora spararono fuori cosi’ tanta energia che dopo di loro la band di Brian Ferry sembrava scarsa...e ovviamente non era vero. Ma già in quella formazione – che suonava solo i brani dei dischi degli anni 80, senza nessuna concessione al glorioso passato – c’era una disciplina creativa e una cura musicale totali. Un modo di fare che Fripp nella sua maniacalità ha portato sempre con sé, compreso ovviamente al concerto che ho visto allo Stupinigi Sonic park mercoledi 10 luglio.

Per capire il livello di maniacalità della band, vi dico quali erano le regole del concerto: no telefonini per riprendere o fare foto o registrazioni per tutto il concerto (solo sul finale è stato permesso fare qualcosa), nessun schermo a riprendere nessun musicista, luci fisse bianche (solo una volta rosse) su fondale neutro, nessuna parola di presentazione o saluto durante tutto il concerto. Solo musica, che sola DEVE bastare.

E da sola la musica fa tutto. La potenza delle tre batterie che dominano il palco e scandiscono tutto il concerto spiazzano da subito, ma l’equilibrio raggiunto dalla band sia in pezzi incredibilmente complessi come 'Radical Action' o nella ballad supersoniche come 'Moonchild', 'Frame by Frame' o 'Epitaph' fanno commuovere ed emozionare il pubblico, tendenzialmente di età adulta e felice di rifare un viaggio cosi’ incredibile nei suoni degli anni 70.

Rigore, intelligenza, disciplina, rispetto per la musica e per la storia: Robert Fripp da solo rappresenta tutto questo, e dall’alto dei suoi 73 anni si permette di essere cosi’ snob da diventare simpatico per la sua attenzione e il suo rispetto totale per l’arte che gli ha dato tanto. Da segnalare anche 'Starless', con cui fare un viaggio interstellare commovente e metafisico, e ovviamente la conclusione lasciata a '21st Century Schizoid Man', pezzo che sembra scritto ieri per quanto è incazzato e disperato nella descrizione degli uomini del ventunesimo secolo……saremmo poi noi, a pensarci. Fripp e soci la scrissero nel 1969, erano già nel futuro.

(pic Tony Levin)

King Crimson a Stupinigi Sonic Park