Kirk Hammett: "Dovrei essere un chitarrista migliore"

Il chitarrista dei Metallica parla dei chitarristi moderni e di come gli facciano pensare che dovrebbe migliorare "Ma mi trovo bene con il mio stile"

Kirk Hammett si è detto sorpreso dal talento di numerosi musicisti visti in rete al punto da mettere se stesso in discussione.

Il chitarrista dei Metallica, come lo stesso Lars Ulrich alla batteria, non è mai stato risparmiato dai fan della band o dagli appassionati in generale in termini di critiche.

Uno stile, quello di Hammett, considerato spesso imperfetto dai malati di virtuosismo che si sono più volte sentiti legittimati ad esprimere la propria opinione anche a causa di alcuni errori fatti diverse volte dal vivo.

Il 'wah-wah man' dei Metallica ha portato nella musica metal uno stile riconoscibile, in ogni caso, ma è lui stesso a dire - in un'intervista a Metal Hammer - di dover essere un chitarrista molto migliore.

Kirk  Hammett parla del suo modo di suonare paragonato ai nuovi chitarristi

Kirk Hammett è sicuramente uno degli artisti più iconici nella storia del metal, questo indipendentemente dal fatto che ogni tanto si lasci andare a qualche errore di troppo, specialmente dal vivo.

Del resto lo steso chitarrista dei Metallica ha dichiarato più volte che, quando si trova sul palco, non vuole rimanere imbrigliato in una struttura fissa e, pur replicando come da disco alcuni punti dei suoi assoli, preferisce muoversi in un ambiente quasi da jam.

Un grande chitarrista, Hammett, che è anche in grado di ammettere quelli che possono essere i suoi limiti tecnici e mettersi in dubbio, come raccontato dal diretto interessato in una recente intervista per Metal Hammer.

Kirk Hammett: "Dovrei essere un chitarrista migliore"
PHOTO CREDIT: Fotogramma

700 riff per un nuovo album dei Metallica

Circa un mese fa Hammett ha dato un aggiornamento sulla possibilità di un nuovo disco dei Metallica a distanza di due anni da "72 Seasons".

Protagonista del podcast "Rolling Stone Music Now", Hammetta aveva raccontato di avere già molti riff in archivio.

Un tema, quello di salvare le proprie registrazioni, molto caro ad Hammet dopo che nel 2015 perse il suo smatphone con centinaia di bozze.

"Negli anni ho scoperto che le cose a cui non penso sono di solito le migliori, perché mi arrivano in mente e basta. Se mi vengono in modo naturale hanno una specie di sensazione organica", ha spiegato Kirk. "Oggi lavoro così. Mi siedo con la chitarra e vedo cosa succede, mi rifiuto di lavorare sodo su tutto. Con lavorare sodo intendo analizzare un passaggio, provare a vedere cosa succede se cambio una nota e cerco di far andare tutto. Dopo un po' sembra un problema di algebra e non mi piace, è una materia che ho fallito due anni di fila. Figurarsi se voglio farla quando si tratta di musica. Mi siedo lì e vedo cosa mi invia l'universo e, negli ultimi 10 anni, ho ottenuto grandi risultati".

E dal punto di vista creativo Hammett sembra essere una macchina senza freni, come fatto notare dall'intervistatore che gli ricorda i 700 riff preparati per il precedente album dei Metallica, "72 Seasons" del 2023.

A farsi carico di scorrere tutti i file, però, è un altro dei Metallica, il più pacato Robert Trujillo: "Lui è una persona estremamente paziente e non gli dispiace farsi carico di un compito del genere, io scuoto la testa e dico 'Dio ti benedica, fratello'. E' semplicemente un sacco di materiale da esaminare".

A proposito di un possibile nuovo album, Kirk ha spiegato che bisogna attendere il via libera di Lars: "Di solito è lui che, durante i meeting della band, dice 'Ok, è il momento di preparare l'archivio' e ci facciamo tutti avanti. Non credo che però questo accadrà per almeno un altro anno perché siamo ancora impegnati in tour".

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