18 novembre 2020

Kiss, Gene Simmons e Paul Stanley sulle precauzioni anti COVID-19

Il cantante e il bassista dei Kiss si sono schierati ancora una volta a favore delle misure anti COVID invitando al buon senso

Da quando durante la scorsa primavera la pandemia da coronavirus ha iniziato ad aggredire violentemente gli Stati Uniti molti musicisti si sono esposti pubblicamente su cosa fosse giusto o non giusto fare. Tra le voci che più insistentemente, fin dal principio, hanno cominciato ad invitare i propri fan a prendere il virus seriamente c'è stato sicuramente lo 'Starchild' Paul Stanley. Il frontman dei Kiss, infatti, si è più volte speso per ricordare l'importanza di utilizzare tutte le misure di sicurezza possibili per cercare di evitare il diffondersi del virus e nei giorni scorsi, ancora una volta, è tornato sull'argomento per rispondere alle dichiarazioni fatte dal Dr.Scott Atlas, appartenente alla task forse dedicata della Casa Bianca.

Paul Stanley vs Dr. Atlas

Lo scorso weekend il Dr. Scott Atlas, membro della task forse della Casa Bianca dedicata al coronavirus e neuroradiologo, aveva commentato l'annuncio fatto dal governatore del Michigan Gretchen Whitmer di un inasprimento delle restrizioni per combattere il COVID-19 nello Stato in seguito ad un aumentare dei casi. Con toni da capopopolo, Atlas aveva pubblicato un tweet, poi rimosso, in cui invitata la gente a rispondere e reagire all'inasprimento delle regole: "L'unico modo di fermare tutto ciò è ribellarsi. Ottieni ciò che accetti" aveva scritto il dottore.

Pronta la risposta di Stanley che, da difensore del buon senso qual è, ha sottolineato quanto possa essere tossica un'uscita del genere in questo periodo: "Dr. Scott Atlas - ha scritto il cantante dei Kiss - sei un neuroradiologo e, mantenendoti al giuramento di Ippocrate e al non far danni, dovresti limitarti a parlare di ciò che conosci, come radiografie, TAC e cose del genere. Nonostante il tuo ruolo assolutamente sbagliato, il COVID e le malattie virali sono completamente fuori dal tuo campo e STAI facendo del male".

L'intervento di Paul Stanley è poi proseguito con un successivo tweet in cui metteva le mani avanti prima dell'arrivo dell'hater di turno: "In realtà volevo aggiungere: non rendetevi ridicoli. Lo dico a tutti quelli che pensano che il voler esprimere la mia opinione possa essere paragonato a quella di qualcuno che dovrebbe ricoprire un ruolo istituzionale e che viene erroneamente presentato come un esperto che butta fuori opinioni politiche basate su un'iperbole come se fossero fatti veri".

Gene Simmons e la mascherina obbligatoria

Paul Stanley non è l'unico membro dei Kiss ad essere particolarmente sensibile al tema del coronavirus.

Anche il Demone Gene Simmons ha infatti voluto commentare su Twitter un altro punto sempre delicato relativamente alla prevenzione dalla diffusione del virus: quello dell'utilizzo delle mascherine.

Simmons, infatti, ha condiviso con i propri fan la notizia della governatrice dello Iowa che ha deciso di proclamare un mandato per rendere obbligatorie le mascherine quando, fino a poco tempo fa, le considerava una misura utile solo a sentirsi con la coscienza a posto.

Quando un fan ha chiesto a Gene il perché era d'accordo con una scelta che rendeva obbligatoria quella che era,  evidentemente, una scelta personale, Simmons si è lanciato in una risposta molto lineare:

"Domanda interessante - ha scritto il bassista dei Kiss - la risposta è la seguente: tutti noi dobbiamo fermarci quando il semaforo è rosso. Questo perché, se non lo facciamo, avrà un impatto sugli altri. Anche se non è una scelta sulla quale sei d'accordo dovresti indossare la mascherina e proteggere gli altri da TE, anche se non ti va di farlo".

Sulla questione e sulle reazioni delle persone nei negozi non appena viene chiesto loro di indossare la mascherina, Simmons era tornato recentemente anche in una recente intervista in cui aveva detto: "Forza, siate gentili gli uni con gli altri. Vedo in giro i video di queste reazioni spropositate, di gente che va fuori di testa. So che abbiamo tutti i nervi a fior di pelle, siamo tutti spaventati dal futuro, ok, ma ad un certo punto il sole tornerà a splendere e staremo tutti meglio. Comportatevi bene con gli altri, non ci vuole molto. E indossate quelle maledette mascherine, non riguarda solo voi".

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