04 gennaio 2022

Kiss, i propositi di Gene Simmons per il nuovo anno

Gene Simmons rivela i buoni propositi per il nuovo anno, incluso quello di diventare più ricco

Il bassista dei Kiss Gene Simmons ha rivelato in una recente intervista quali sono i suoi buoni propositi per il 2022. Cosa potrebbe mai chiedere per il nuovo anno una delle più grandi rockstar del mondo? The Demon non ha dubbi: cercare di diventare la migliore versione di se stesso, soldi inclusi.

I buoni propositi di Gene Simmons

Il bassista e cantante dei Kiss Gene Simmons ha bene in mente cosa chiedere a questo 2022. Di sicuro, come tutti, l'idea è che possa essere meglio del 2021, cercando di tenere un trend positivo dopo il crollo verticale del 2020.

I buoni propositi per il nuovo anno di Gene Simmons, però, sono quelli che forse ci si può aspettare da uno dei leader della band che ha fatto della monetizzazione del marchio uno status symbol: migliorarsi sì, ma non solo come persona.

Intervistato recentemente dal Toronto Sun, The Demon Gene Simmons ha detto che per il 2022 si augura di essere:"Una persona migliore, dall'aspetto più piacevole e ancora più ricco".

"Non che possa accadere tutto questo - ha specificato Simmons - ma di sicuro posso diventare una persona migliore, essere più gentile, dedicarmi di più alla filantropia, entrare in contatto anche con persone con cui non vado d'accordo. Viviamo tutti su questo pianeta e non riuscirai a cambiare il pensiero di tutti, va bene così. Sono d'accordo con il non essere d'accordo. Vorrei dire 'Hey, non sono d'accordo con te ma andiamo a berci un caffè insieme.'"


Kiss, i propositi di Gene Simmons per il nuovo anno

Come Babbo Natale

Buoni propositi a parte, è ovvio che Simmons sia una rockstar ma anche un grande businessman e ha voluto commentare anche uno dei temi di grande attualità per quanto riguarda l'industria musicale: la cessione dei cataloghi.

E' di queste ore la notizia della vendita da parte degli eredi di David Bowie di tutto il suo catalogo editoriale per 250 milioni di dollari, seguendo l'esempio di altri come Bob Dylan e Bruce Springsteen.

Per quanto riguarda i Kiss, però, Simmons è convinto che la questione sia diversa:"Quanto avete da offrire? Bob Dylan ha venduto il suo per circa 350 milioni di dollari" - ha detto Simmons - "E lo amo e venero il terreno su cui cammina ma molte sue canzoni non significano molto per un ragazzino di 20 anni. Maggies' Farm, The Times The Are A-Changin', non importano ai ragazzi di oggi. Sono davvero poche le canzoni che resistono al passare del tempo. I Kiss, a differenza delle altre entità musicali, hanno i marchi registrati. I nostri volti sono più grandi della nostra musica, più di tutto".

Un discorso che rimanda alla possibilità, discussa mesi fa, di portare la band con musicisti diversi una volta che Stanley e Simmons avranno deciso di appendere gli stivali al chiodo.

"Springsteen ha venduto il suo catalogo per 500 milioni di dollari ma ciò che ottieni è la musica, non l'immaginario" - ha continuato Gene Simmons - "Non ho mai visto fumetti, cartoni o pupazzi di Springsteen. Solo i Kiss hanno un mercato del genere quindi, ciò che acquisti, al giusto prezzo, è un immaginario che ha resistito al passare degli anni. L'unica nostra analogia è con Babbo Natale o Superman: nessun altro artista musicale ha qualcosa del genere".