01 marzo 2023

Kiss, il classico Shout It Loud e un'influenza che arriva da lontano

Il 1 marzo 1976 i Kiss pubblicavano 'Shout It Out Loud', primo singolo da Destroyer ispirato agli esordi di Simmons e Stanley diventato un classico

Il 15 marzo del 1976 i Kiss davano alle stampe il loro quarto album, "Destroyer", il disco che consacrò definitivamente la band mascherata nell'Olimpo del rock.

Un successo commerciale le cui prime avvisaglie erano state date due settimane prima quando, il 1 marzo 1976, nei negozi di dischi americani arrivò il primo singolo 'Shout It Out Loud'.

Un classico che arriva da lontano e da luoghi del cuore per certi versi inaspettati. Quando negli ultimi anni Paul Stanley ha dato sfogo alla sua passione per la musica black con il progetto Paul Stanley's Soul Station molti sono rimasti sorpresi. La realtà è che il cantante e chitarrista dei Kiss, così come Gene Simmons, ha amato sin dagli inizi la musica a tinte soul ed R&B.

I Kiss e l'ispirazione dietro Shout It Out Loud

La dimostrazione arriva, banalmente, guardando al repertorio dei Wicked Lester, la band di New York City in cui i due militarono prima di mettere mano a make up e costumi di scena e dar vita ai Kiss.

Oltre a brani inediti, in alcuni casi finiti poi a più riprese anche negli album dei Kiss, i Wicked Lester avevano in scaletta svariate cover di artisti con un sound che spaziava dal pop al folk dalle sfumature R&B. E' questo il caso di un brano che finì per influenzare 'Shout It Out Loud', ovvero 'I Wanna Shout', canzone pubblicata  dai The Hollies nel 1970 come traccia conclusiva dell'album "Confessions Of The Mind".

Il ritornello diceva 'we want to shout it out loud/But we can't let people know', frase che Simmons prese come fonte di ispirazione per scrivere 'Shout It Out Loud', basandosi sulla versione dei Wicked Lester intitolata "We Want To Shout It Out Loud".

Ma non solo The Hollies hanno ispirato la scrittura di 'Shout It Out Loud' che, come dichiarato da Stanley in un'intervista, deve la struttura da 'chiamata e risposta' tra lui e Simmons ad una delle grandi formazioni del soul e R&B, The Four Tops con la loro 'Sugar Pie Honey Bunch'.




Kiss, il classico Shout It Loud e un'influenza che arriva da lontano

La scrittura del primo singolo da Destroyer

I Kiss erano reduci dal successo di Rock'n'Roll All Nite dal precedente album in studio "Dressed To Kill" e, soprattutto, di quello di "Alive!", primo album dal vivo e tra i più grandi album live nella storia del rock.

'Shout It Out Loud' nacque proprio con l'idea di mantenere quel 'momentum' e di continuare sulla scia di quel sound che sembrava aver fatto finalmente breccia nei cuori del pubblico e della critica, qualcosa che fosse di una qualità tale, sia in termini di scrittura che di suono, da conquistare tutti. Per farlo, Stanley e Simmons si affidarono al produttore Bob Ezrin con il quale lavorarono alle canzoni di "Destroyer".

I tre scrissero 'Shout It Out Loudnell'appartamento newyorkese del produttore, impiegando solo 30 minuti intorno ad un pianoforte per trovarsi fra le mani quella che sarebbe diventata una delle maggiori hit dei Kiss.

In sottofondo nell'appartamento giravano dischi della Motown, storica etichetta soul di Detroit, la casa delle hit che, in qualche modo, portò ancora di più delle vibrazioni black nella pasta del brano.

L'arrivo di Ezrin tra le fila dei Kiss si rivelò fondamentale per consentire alla band di fare un passo in avanti e sgrezzarsi. Il produttore spiegò a Stanley e Simmons nozioni musicali e di registrazione fino ad allora sconosciute ai due e addestrò la band per aiutarla a diventare la macchina da guerra che oggi tutti conoscono. E quando parliamo di addestrare intendiamo letteralmente, con tanto di fischietto e lavagna come un vero coach.



'Shout It Loud' segnò un cambio di rotta nella storia dei Kiss, cambio che in un primo momento fu visto con sospetto sia da alcuni fan che dagli altri membri della band, Ace Frehley e Peter Criss. Il fatto di abbandonare il sound più spigoloso degli esordi per inserire in "Destroyer" elementi di arrangiamento e scrittura che rendessero l'album più appetibile al grande pubblico però, si rivelò una mossa giusta.

Pubblicato come primo di quattro singoli dal quarto album dei Kiss, 'Shout It Loud' si piazzò al 31°esimo posto della classifica dei singoli più venduti negli Stati Uniti non riuscendo ad eguagliare il precedente successo della versione dal vivo di 'Rock'n'Roll All Nite' estratta da "Alive!". Megliò andò in Canada dove 'Shout It Loud' arrivò al primo posto delle classifiche, lasciando lo scettro di singolo più venduto tra quelli contenuti su "Destroyer" a 'Beth'. La ballata scritta da Peter Criss, quantomeno, fece capire che la strada intrapresa da Stanley e Simmons era quella giusta.

Pur non avendo raggiunto il successo sperato in classifica, 'Shout Out Loud' diventò uno dei brani dei Kiss più amati dai fan e un vero e proprio classico presente in quasi tutti i concerti della band fino ad oggi e al quinto posto nella classifica delle canzoni dei Kiss suonate più volte dal vivo.