Kiss, Paul Stanley apre ad Ace Frehley e Peter Criss

Lo Starchild Paul Stanley non chiude ad un ultimo saluto di Ace Frehley e Peter Criss nel tour di addio dei Kiss

Il frontman dei Kiss Paul Stanley ha aperto alla possibile presenza di Ace Frehley e Peter Criss sul palco con la band attuale nel corso dell'"End Of The Road Tour", il tour di addio che la storica rock band americana ha interrotto a causa del coronavirus.

Non saremmo qui senza il nostro passato

Sembra proprio che, quando i Kiss torneranno sui palchi di tutto il mondo per concludere il loro "End Of The Road Tour", con Simmons e Stanley potranno salire anche i due membri storici della band: il chitarrista Ace Frehley e il batterista Peter Criss. Nonostante i loro ruoli siano ora affidati a Tom Thayer ed Eric Singer, il frontman della band non ha escluso la possibilità per i fan dei Kiss di vedere anche i membri originali esibirsi per loro.

Intervistato recentemente nel brasiliano "Inside With Paulo Baron", lo Starchild ha parlato della possibilità che Frehley e Criss possano unirsi ai Kiss nel corso del tour di addio che dovrebbe riprendere dall'Australia verso la fine del 2021:"Tutto è possibile, non escludo nulla - ha detto Stanley - e devo ammettere che non saremmo qui oggi se non fosse per il nostro passato. Se Peter e Ace non fossero stati lì agli inizi, noi non saremmo qui oggi. Allo stesso tempo devo dire che se Peter e Ace fossero rimasti con la band, allo stesso modo non saremmo qui oggi. Quindi bisogna inserire tutto all'interno di una certa prospettiva".

"Se c'è un modo di coinvolgerli per i festeggiamenti durante l'ultimo tour - ha continuato Stanley - sì, sono aperto alla cosa. Deve avere senso e deve sembrarci giusto perché la band è esistita per decisamente troppo tempo senza di loro perché qualcuno possa rovinare tutto e se non c'è gioia nel farlo non sono interessato".

Frehley, Simmons e Stanley hanno rinsaldato il loro rapporto nell'ultimo periodo tanto che è stato lo stesso Simmons a dare una mano a Frehley per l'ultimo lavoro "Spaceman".

In lavorazione un biopic sui Kiss

Si chiamerà "Shout It Out Loud" il  biopic sui Kiss in lavorazione per Netflix  diretto dal regista norvegese Joachim Rønning già dietro la macchina da presa per film come "Maleficent" e "Pirati dei caraibi - La vendetta di Salazar" mentre la sceneggiatura è firmata da Ole Sanders.

Dopo il successo riscosso con "The Dirt", biopic tratto dalla biografia dei Motley Crue che tra i protagonisti aveva anche Machine Gun Kelly nei panni di Tommy Lee, il gigante dello streaming ci riprova anche con una delle band più amate nella storia del rock.

"Shout It Out Loud" sarà prodotto con la totale collaborazione di Gene Simmons e Paul Stanley, anche se non si sa ancora chi porterà in scena i quattro rocker mascherati.

La trama di Shout It Out Loud

La storia del film racconta la creazione della band e il sogno di due ragazzini disadattati del Queens che diventarono amici, Stanley e Simmons, che dopo aver tirato a bordo Ace Frehley e Peter Criss formarono i Kiss.

Una storia di cambiamenti, quella di un dodicenne ebreo, Simmons, che decise di cambiare fede spostandosi verso qualcosa che lo avrebbe reso famoso negli anni: "Ricordo di essere andato in strada e aver visto questa ragazza ispanica che saltava la corda e aver osservato i suoi lunghi capelli neri che sbattevano su un fondoschiena fantastico - racconta il bassista dei Kiss - e mi sono reso conto che quello era meglio della religione. Come potevo fare ad avvicinarmi a quella cosa?".

I cambiamenti di Paul Stanley che, prima di diventare l'amatissimo frontman Starchild, se la viveva in maniera decisamente diversa: "Ero un ragazzino basso e grasso, sordo da un orecchio e con una piccola malformazione che mi rendeva diverso - racconta il frontman della band - La musica mi ha salvato, un posto dove nascondermi e sognare.