08 novembre 2021

Kiss, Paul Stanley dice addio a suo padre. Aveva 101 anni

Il frontman dei Kiss Paul Stanley ha comunicato sui social l'addio a suo padre, William Eisen, scomparso all'età di 101 anni: "Sarà sempre con me"

Con un messaggio sui suoi canali, il frontman dei Kiss Paul Stanley ha detto addio a suo padre, William Eisen. Il papà della rockstar se ne è andato nelle scorse ore all'età di 101 anni ma, dice Stanley, non smetterà di sentirlo al suo fianco.

L'addio di Paul Stanley al padre

"Mio padre, William Eisen, ha lasciato questa terra a 101 anni e 7 mesi. La sua sete per la conoscenza non è mai svanita. Poteva parlare virtualmente di qualsiasi cosa. Il suo orgoglio per i miei successi mi ha sempre scaldato il cuore, così come vedere il suo amore per la mia famiglia. Ha detto che è sempre stato al mio fianco, e continuerà a farlo". con questo messaggio postato sui suoi canali social, il frontman dei Kiss Paul Stanley ha dato l'addio al suo amato padre, scomparso nelle scorse ore all'età di 101 anni.

Lo Starchild si trova a dover subire il lutto più pesante che si possa immaginare in un periodo già abbastanza complicato dopo la morte del suo tecnico delle chitarre Francis Steuber, scomparso a poco più di 50 anni a causa di complicazione dovute al coronavirus mentre era in tour con i Kiss.


La morte del tecnico dei Kiss

Nelle ultime settimane, infatti, la band impegnata nell' "End Of The Road Tour", si è trovata a fare i conti con la morte di Stueber, che ha scoperchiato una faida interna tra management e crew, e con l'annullamento degli show resident a Las Vegas, pare per le scarse vendite dei biglietti.

Stueber, poco più di 50 anni, era il tecnico delle chitarre dei Kiss da oltre 20 anni, ed è scomparso lo scorso 17 ottobre in seguito a delle complicazioni insorte dopo aver contratto il virus mentre era in tour.

Dopo la morte di Stueber, alcuni membri dello staff dei Kiss, hanno rilasciato interviste anonime all'edizione USA di Rolling Stone sottolineando gli scarsi controlli in fatto di coronavirus e un rispetto poco puntuale dei protocolli sanitari.





Kiss, Paul Stanley dice addio a suo padre. Aveva 101 anni

La risposta dei Kiss

La risposta dei Kiss non si è fatta attendere e, sempre attraverso Rolling Stone, la band ha pubblicato una nota ufficiale per fare chiarezza sulle procedure adoperate durante il tour.

Nel messaggio, i Kiss esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di Stueber e partono al contrattacco indicando alcuni membri della crew come colpevoli di certificati falsi.

"Siamo distrutti dalla scomparsa di Francis, un amico e un collega da 20 anni, una persona impossibile da sostituire. Milioni di persone hanno perso qualcuno di speciale a causa di questo orrendo virus e incoraggiamo tutti a vaccinarsi" - si legge nella nota dei Kiss - "Il nostro tour rispetta protocolli di sicurezza per il COVID che, non solo rispettano le linee guida federali e locali ma, a volte, le superano addirittura. Purtroppo abbiamo ancora a che fare con una pandemia globale e non ci sono modi di andare in tour che siano sicuri al 100% e senza qualche componente di rischio".

Un comportamento discutibile, si legge, è da attribuirsi anche ad alcuni membri dello staff che forse sono gli stessi ad aver lanciato le accuse nei confronti della band: "Siamo venuti a conoscenza che ci alcuni membri della crew hanno cercato di nascondere i loro sintomi e, quando sono stati scoperti, hanno rifiutato le cure mediche. Inoltre, è stato recentemente portato alla nostra attenzione che alcuni membri della crew potrebbero aver fornito delle false prove di vaccinazione. Cosa che, se fosse vera, sarebbe illegale, moralmente discutibile e metterebbe tutti in pericolo".