06 aprile 2023

Kiss, Paul Stanley non si è scusato con Frehley (che batte in ritirata)

Dopo le minacce della scorsa settimana, l'ex chitarrista dei Kiss non ha pubblicato i segreti della band nonostante le mancate scuse di Paul Stanley

Niente da fare per le scuse di Paul Stanley ad Ace Frehley. L'ex chitarrista dei Kiss aveva dato al frontman una settimana di tempo per scusarsi dopo le dichiarazioni fatte all'Howard Stern Show.

Un ultimatum che, Stanley ha ampiamente rispettato in termini di tempo ma solo per mandare ancora una volta Ace Frehley a quel paese.

Il chitarrista, come promesso, è tornato nello show di Eddie Trunk ma senza le scottanti rivelazioni sui Kiss che aveva minacciato di rendere pubbliche.

La risposta di Paul Stanley ad Ace Frehley

La scorsa settimana l'ex chitarrista dei Kiss Ace Frehley aveva chiesto ufficialmente delle scuse a Paul Stanley. Il frontman della band aveva usato parole poco dolci nei confronti suoi e dell'ex batterista Peter Criss nel corso di un'intervista ai microfoni di Howard Stern.

Per questo motivo Frehley si è rivolto ad un altro grande intervistatore del rock, Eddie Trunk, per minacciare Stanley all'interno del suo programma.
In caso di mancate scuse entro 7 giorni, Frehley avrebbe letteralmente - dice - rovinato la carriera dei Kiss.
E una telefonata Paul Stanley effettivamente l'ha fatta, addirittura lo stesso giorno dell'intervista, ma non per le tante attese scuse.

"Non molto tempo dopo la fine dello show Paul mi ha contattato. Sono stato preso alla sprovvista ma, invece delle scuse, ho ricevuto solo una chiamata di cinque secondi in cui mi ha detto 'Vaffanculo Ace, non ho intenzione di scusarmi' e ha riattaccato", ha raccontato Frehley. "Non è stato nemmeno abbastanza uomo da permettermi di ribattere o spiegare perché sono così
arrabbiato o qualcosa del genere".


Mai abbassarsi al loro livello

Una mossa che ha rovinato tutte le aspettative di Frehley che si dice convinto che dall'altra parte del telefono ci fosse effettivamente Stanley, nonostante il manager dei Kiss Don McGhee gli abbia detto che la telefonata non è mai avvenuta: "Sono sicuro si trattasse di lui perché ci siamo parlati centinaia di volte su quel numero, lo può confermare anche il mio operatore telefonico. Pensavo mi stesse chiamando per spiegarmi almeno il perché delle sue parole. Magari per dirmi che erano dirette più a Peter Criss che a me ma niente. Inoltre lo conosco da 50 anni, so riconoscere la sua voce anche da pochi secondi. Non mentirei mai e posso provarlo, viviamo in un modo tecnologico che traccia tutto".

L'ultimatum non è stato rispettato ma, nonostante le minacce, Frehley ha infine deciso di seguire il consiglio dei suoi amici e non fare dichiarazioni al vetriolo sui Kiss:"Ho parlato con molti amici della questione, gente timorata di Dio e persone che frequento agli incontri degli Alcolisti Anonimi. Tutti loro mi hanno detto di non abbassarmi al loro livello, perché loro si sono comportati così per anni. Allora ho realizzato che non devo nemmeno spiattellare le cose che ho conservato nella cassaforte del mio avvocato. Mi basta parlare di ciò che hanno detto sul mio conto e che è scritto nero su bianco, ed è qualcosa che non possono contestarmi".

Kiss, Paul Stanley non si è scusato con Frehley (che batte in ritirata)

Il motivo della polemica

Il commento che ha fatto scatenare l'ira di Ace Frehley, è relativo all'introduzione dei Kiss nella Rock And Roll Hall Of Fame del 2014. Quando Howard Stern ha chiesto perché Stanley e Simmons si fossero rifiutati di esibirsi con Frehley e Criss, lo Starchild ha detto: "Perché se avessi visto sul palco della gente che aveva l'aspetto dei Kiss ma suonava in quel modo, forse avremmo dovuto cambiare il nome in Piss (piscio)".

La risposta di Frehley è arrivata dai microfoni di Trunk Nation dove l'ex chitarrista ha espresso tutta la sua perplessità nei confronti dell'approccio tenuto da Simmons e Stanley nei suoi confronti: "Parlano male di me da quando ho lasciato la band la prima volta, nel 1981. Mi hanno chiamato tossicodipendente, alcolizzato, hanno detto che non sono affidabile, che non posso lavorare".

"Ho delle parole per Paul Stanley", ha poi aggiunto. "Ti dico che voglio delle scuse formali per quello che hai detto. Devi ritrattare entro sette giorni. Se non lo farai, tornerò qui, nello show di Ed Trunk, e racconterò un po' di robaccia su Paul e Gene che nessuno sa. Sono tutte cose che ho sempre tenuto per me perché sono il tipo di persona che non ama parlare di queste cose ma di cose positive".

Di quali cose stia parlando Frehley non è dato saperlo ma il chitarrista sostiene di aver affidato al suo avvocato una sorta di dossier da più di 100 pagine sugli ex compagni di band: "Il mio avvocato ce l'ha in una cassetta di sicurezza. Nel caso dovesse succedermi qualcosa, il mio avvocato ha l'incarico di mandarlo al New York Times, Rolling Stone, API, tutte le testate. Quindi non possono intimidirmi cercando di farmi del male o dicendo che è meglio che non dica niente in diretta radio, altrimenti rovinerei le loro carriere. Quei ragazzi non sono puliti. Sai quante cause legale le ragazze hanno fatto contro Gene?"