03 maggio 2022

L'alternative rock anni'90 raccontato in una nuova serie

Si chiama 'I don't Belong Here', la nuova serie di documentari sulla scena alternative rock degli anni '90

Il regista Lance Bangs dirigerà la nuova serie di documentari 'I Don't Belong Here' che racconta l'ascesa degli artisti alternative rock degli anni '90.

Negli anni '90 le classifiche di tutto il mondo furono ribaltate da un fenomeno unico, quando la scena pop fu invasa da artisti considerati quanto più lontani dal mainstream.

Un momento eccezionale per la musica rock che viene ora raccontata in questa serie di documentari di nuova produzione.

I Don't Belong Here

Si chiama "I Don't Belong Here", titolo preso in prestito da Creep dei Radiohead, la nuova serie di documentari diretta da Lance Bangs che racconta l'esplosione dell'alternative rock negli anni '90.

Già dietro la macchina da presa per documentari su Slint e Pavement, video per Sonic Youth e Black Keys e show come Portlandia e Jackass, Lance Bangs cercherà di raccontare uno dei momenti più unici ed eccitanti del rock moderno.

I Don't Belong Here è prodotto da Anonymous Content, la stessa casa di produzione dietro a pellicole come Essere John Malkovich, Mr. Robot, True Detective e Se Mi Lasci Ti Cancello.

La serie documentario promette di raccontare il rock degli anni '90, un periodo folle in cui le radio e le classifiche di tutto il mondo furono invase da artisti underground. I personaggi più marginali ed emarginati e le canzoni teoricamente meno radiofoniche sulla faccia della terra riuscirono a spazzare via il pop di plastica degli anni '80 per creare un decennio in cui l'underground uscì dall'oscurità.


L'alternative rock anni'90 raccontato in una nuova serie

Il contenuto di I Don't Belong Here

I Don't Belong Here non ha ancora una data di uscita ed è ancora in fase di produzione. Lo stesso Bangs ha condiviso la notizia sui social, invitando chiunque abbia una storia degna di essere raccontata a farsi vivo.

Deadline riporta una nota descrittiva della serie che spiega, nelle parole dei produttori Dawn Olmstead, Jessica Grimshaw e David Levine, i contenuti del documentario.

"I Don't Belong Here rivive un momento assurdo e surreale degli anni '90, quando le principali etichette discografiche hanno scommesso centinaia di milioni di dollari su un improbabile gruppo di artisti al di fuori del mainstream", si legge nella nota. "Queste son le storie raccontate dai musicisti, dagli scout, dai produttori e dai capi delle etichette - che hanno fatto del loro meglio per dare un senso a un'epoca senza senso, quando i troll punk rock drogati hanno truffato avances a sette cifre e un collettivo noise anarchico giapponese finì come compagni di etichetta con i Fleetwood Mac. In che modo i conglomerati multinazionali hanno aperto i loro libretti degli assegni per questi strambi orgogliosamente non commerciali? Qual è stata la sbornia dell'ultima grande slancio di rischio del settore? Perché abbiamo gettato la spugna e chiamato le Spice Girls?"