Alan Niven, ex manager dei Guns N'Roses al seguito della band nel periodo di maggiore successo, ha attaccato Axl Rose durante la sua ospitata nel podcast dedicato Appetite For Destruction.
Niven ha sottolineato come ci sia sempre stato un problema di controllo con il cantante dei Guns e di come ora la situazione sia decisamente peggiorata e molto diversa da quando era lui a seguire la band.
Fu il manager neozelandese a gestire gli interessi dei Guns N'Roses durante il loro periodo di maggior successo, dal 1986 al 1991.
Axl Rose e il 50% dei Guns'N'Roses
Dire che Alan Niven, storico manager dei Guns N'Roses, sia poco fan dei suoi ex assistiti oggi è forse sottostimare la cosa.
Ospitato da Appetite For Destruction, podcast dedicato alla band californiana e condotto da Brando Weissle, Niven ha spiegato che il grande problema dei Guns è Axl.
Allo stato attuale delle cose, dice l'ex manager, Axl guadagna da solo la metà di tutti gli introiti della band e questo è un dato significativo.
"Con lui è una questione di controllo", ha detto. "Ecco un altro piccolo dettaglio illuminante che contribuisce a formare una percezione corretta. Axl ora prende il 50% degli introiti dei Guns N'Roses. 50 %, Ok? Questo per me è un'anatema. Non i Guns N'Roses".
L'ex manager ha poi spiegato che le cose sono drasticamente cambiate rispetto ad un tempo, specialmente da quando il cantante ha preso il sopravvento.
"Erano cinque persone. C'era alchimia ma è stato un momento. Axl vuole avere sempre il controllo su tutto e guarda questo a cosa porta. Un noioso disco solista e una schifezza di cover punk. E questo è tutto".
Il riferimento, nemmeno troppo velato, sembra essere al progetto "The Spaghetti Incident ?" ed al controverso "Chinese Democracy".