Flea dei Red Hot Chili Peppers: due rifiuti al mito dei Sex Pistols

Per due volte Flea, bassista dei RHCP, ha resistito al mito dei Sex Pistols: dicendo no prima al cantante John Lydon, poi al loro manager Malcolm McLaren.

Quando l'amore per la tua musica e la tua band ti permette di resistere anche alle lusinghe dei tuoi miti. Ecco la storia di come Flea - bassista dei Red Hot Chili Peppers e musicista legatissimo alla scena punk - ha detto "no grazie" alle proposte di collaborazione con due leggende di quel mondo musicale: John Lydon e Malcolm McLaren, rispettivamente cantante e manager dei Sex Pistols.

Non c’è dubbio che Flea dei Red Hot Chili Peppers sia uno - se non il - bassista tra i più noti e apprezzati del rock. Il merito è quello di essere riuscito a portare e adattare al rock un linguaggio e un suono che arrivavano da altrove: dal funk, dal rnb, persino dal jazz; Flea ha un’unito a questa tecnica e a questo suono prodigioso di basso, un’attitudine debordante, una foga punk è un irresistibile piglio da hippie. Un mix che è stato sicuramente l’ingrediente decisivo nell’originalità del sound dei Red Hot Chili Peppers e che li ha portati - sull’onda di un successo che dura da oltre trent’anni - ad essere una delle più rappresentative band crossover di sempre.

La doppia chiamata nel punk

Ma, oltre a questo talento artistico e musicale incommensurabile, Flea ha contribuito alla magia dei Red Hot Chili Peppers anche grazie alla dedizione che ha riservato a questa band. Restando coerente e fedele all’investimento fatto sui Red Hot Chili Peppers: una band che, con tanto duro lavoro, fosse la proiezione più autentica della sua visione musicale. Per questo, restano memorabili due grandi rifiuti di Flea nei confronti di proposte che avrebbero potuto compromettere l’avvenire dei Red Hot Chili Peppers. Proposte che - ironia della sorte - arrivavano proprio da quella scena punk a cui il bassista doveva moltissimo a livello di ispirazione e inclinazione. Flea, infatti, si rifiutò - in due fasi differenti della sua carriera - di collaborare prima con John Lydon, ex cantante dei Sex Pistols e, qualche anno dopo, con il manager dei Sex Pistols stessi, Malcolm McLaren, personaggio che era stato decisivo nell’esplosione commerciale del fenomeno punk, oltre che vero e proprio artefice della creazione dei Sex Pistols.

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