04 luglio 2022

La musica metal fa bene alla società

Una rivista scientifica ha analizzato alcuni elementi che dimostrano come la musica heavy metal possa avere un impatto positivo sulla società

Ogni anno sono numerosi gli studi che parlano della musica rock e metal e di come  possano andare contro ogni stereotipo sul genere e su chi lo ascolta e, anzi, avere un impatto decisamente positivo sia sulla salute che sulla comunità.

Proprio di questo parla un recente articolo apparso sul portale specializzato in scienze Popsci.com in cui vengono presentati alcuni degli elementi che dimostrano scientificamente come la musica metal abbia un impatto positivo su diversi aspetti dell'individuo e della società.

Non solo vichinghi

Lo stereotipo del metallaro è cosa nota. Si parla sempre di soggetti aggressivi, poco educati, insomma quello che si avvicina il più possibile a qualcosa come un vichingo incazzato.

La realtà però è ben diversa e, se anche non lo scopriamo certo oggi, avere a supporto scienza e ricerche è sempre confortante.

L'autore fa infatti riferimento agli studi dell'etnomusicologa Laina Dawes che ha studiato la correlazione tra i giovani afroamericani e la musica più intensa. Il risultato è stato che generi come il metal, ma anche il punk, possono essere particolarmente efficaci verso un target simile perché in grado di fornire una catarsi per i giovani oppressi sia da un punto di vista personale che di sistema.

Se il compito era in passato ben servito dall'hip-hop old skool, le produzioni moderne patinate potrebbero spostare gli equilibri trovando terreno fertile nell'heavy metal.



Il carattere del metallaro

Dal punto di vista caratteriale, invece, i tratti comuni dei fan dell'heavy metal non sono certo da ricercarsi nella propensione alla violenza. Come riportato in uno studio del 2013 dell'Università di Westminster e dell'HELP University College di Kuala Lumpur, il tratto comune ritrovato tra chi ascolta musica metal è quello della ricerca dell'unicità. Una delle tendenze principali di chi ascolta metal è preoccuparsi di essere visti come 'unici' rispetto alla massa. Allo stesso tempo è più facile che chi ascolta metal sia un soggetto che tenda a schematizzare e analizzare le cose.

Un altro tratto comune, stando agli studi della Heriot-Watt University, è l'attrazione verso la teatralità, qualcosa ricercato anche da chi ascolta musica classica. L'unica differenza tra gli ascoltatori di musica classica e di heavy metal è da ricercarsi nell'età, dove il pubblico di riferimento metallaro è più giovane.

Venendo allo stereotipo del "sesso, droga e rock'n'roll", uno studio del 2015 fatto su centinaia di metallari degli anni '80 ha riportato che la loro giovinezza è stata vissuta in modo estremo ma molto più felice rispetto ai coetanei e che in età adulta è risultato più facile adattarsi alle situazioni.

Allo stesso tempo, uno studio del 2018 della Macquarie University in Australia ha confermato che non c'è alcuna correlazione tra heavy metal e sensibilizzazione alla violenza.


La musica metal fa bene alla società

Il metallo per l'ambiente

Per quanto, tecnicamente, del metallo pesante non sarebbe proprio la prima cosa a venire in mente quando si parla di sostenibilità, secondo qualcuno l'heavy metal potrebbe addirittura fare bene al futuro della Terra.

Nel 2016 l'ecologista David Angeler ha pubblicato un articolo sul potere dell'heavy metal nell'aiutarci ad affrontare la crisi climatica. Secondo lo studioso, per poter costruire un futuro più solido, anche da un punto di vista ambientale, è necessario che ci sia una società resiliente da un punto di vista mentale ed emotivo. Proprio il flusso di emozioni provocato dalla musica metal può causare negli individui una catarsi in grado di mantenere più solide le comunità.

L'invito di Angeler va, allora, alla collaborazione tra scienza ed arte, auspicando in un'interazione tra due elementi apparentemente lontanissimi come, la sostenibilità e, appunto, l'heavy metal per creare delle rappresentazioni artistiche di sistemi complessi.

Il metal, dice lo studioso, potrebbe essere un vero supporto per i problemi di tutti i giorni e migliorare la vita delle comunità. Gli scienziati, di contro, potrebbero studiare le sfide presentate del mondo musicale e aiutare nel dare delle soluzioni.

Del resto basti pensare che tra i primi artisti a parlare in senso ampio di sostenibilità nel rock furono i Black Sabbath, i veri progenitori dell'heavy metal.