La musica metal fa bene alla società

Una rivista scientifica ha analizzato alcuni elementi che dimostrano come la musica heavy metal possa avere un impatto positivo sulla società

Ogni anno sono numerosi gli studi che parlano della musica rock e metal e di come  possano andare contro ogni stereotipo sul genere e su chi lo ascolta e, anzi, avere un impatto decisamente positivo sia sulla salute che sulla comunità.

Proprio di questo parla un recente articolo apparso sul portale specializzato in scienze Popsci.com in cui vengono presentati alcuni degli elementi che dimostrano scientificamente come la musica metal abbia un impatto positivo su diversi aspetti dell'individuo e della società.

Non solo vichinghi

Lo stereotipo del metallaro è cosa nota. Si parla sempre di soggetti aggressivi, poco educati, insomma quello che si avvicina il più possibile a qualcosa come un vichingo incazzato.

La realtà però è ben diversa e, se anche non lo scopriamo certo oggi, avere a supporto scienza e ricerche è sempre confortante.

L'autore fa infatti riferimento agli studi dell'etnomusicologa Laina Dawes che ha studiato la correlazione tra i giovani afroamericani e la musica più intensa. Il risultato è stato che generi come il metal, ma anche il punk, possono essere particolarmente efficaci verso un target simile perché in grado di fornire una catarsi per i giovani oppressi sia da un punto di vista personale che di sistema.

Se il compito era in passato ben servito dall'hip-hop old skool, le produzioni moderne patinate potrebbero spostare gli equilibri trovando terreno fertile nell'heavy metal.

Il metallo per l'ambiente

Per quanto, tecnicamente, del metallo pesante non sarebbe proprio la prima cosa a venire in mente quando si parla di sostenibilità, secondo qualcuno l'heavy metal potrebbe addirittura fare bene al futuro della Terra.

Nel 2016 l'ecologista David Angeler ha pubblicato un articolo sul potere dell'heavy metal nell'aiutarci ad affrontare la crisi climatica. Secondo lo studioso, per poter costruire un futuro più solido, anche da un punto di vista ambientale, è necessario che ci sia una società resiliente da un punto di vista mentale ed emotivo. Proprio il flusso di emozioni provocato dalla musica metal può causare negli individui una catarsi in grado di mantenere più solide le comunità.

L'invito di Angeler va, allora, alla collaborazione tra scienza ed arte, auspicando in un'interazione tra due elementi apparentemente lontanissimi come, la sostenibilità e, appunto, l'heavy metal per creare delle rappresentazioni artistiche di sistemi complessi.

Il metal, dice lo studioso, potrebbe essere un vero supporto per i problemi di tutti i giorni e migliorare la vita delle comunità. Gli scienziati, di contro, potrebbero studiare le sfide presentate del mondo musicale e aiutare nel dare delle soluzioni.

Del resto basti pensare che tra i primi artisti a parlare in senso ampio di sostenibilità nel rock furono i Black Sabbath, i veri progenitori dell'heavy metal.

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