20 agosto 2020

La Scozia vieta la musica nei bar

La misura restrittiva arriva per questioni di sicurezza e riguarda tutti i bar e i locali della Scozia

La Scozia è decisamente importante nell'economia della scena musicale britannica. Basti pensare, stando alla stretta attualità, ai Biffy Clyro freschi di pubblicazione dell'ultimo album "A Celebration Of Endings" ma anche ad artisti come Donovan, Mogwai, Franz FerdinandThe Jesus And Mary Chain, Primal Scream, Belle And Sebastian o, per i più fissati, quelli nel catalogo della Postcard Records come Aztec Camera e gli Orange Juice di Edwyn Collins.

Nonostante lo stretto legame tra scozzesi e musica, lo Stato settentrionale del Regno Unito ha deciso di adoperare misure restrittive nei confronti della musica in tutti i bar e i locali del paese.


Le normative contro il virus

Come riporta la BBC, la Scozia ha stabilito una serie di normative da adottare nei luoghi pubblici, come già fatto in Italia e in altre parti del mondo, per cercare di contenere la diffusione del coronavirus. L'episodio scatenante, pare, sia stato un focolaio scoppiato nelle scorse settimane ad Aberdeen che ha spinto il Governo scozzese a prendere dei provvedimenti nel tentativo di limitare i danni.

Se qua si chiudono le discoteche, in Scozia sono state adottate alcune pratiche già in uso da queste parti, come fornire i documenti all'ingresso dei ristoranti e prenotare in anticipo per evitare assembramenti e code ma, tra le varie disposizioni di legge, c'è anche un punto specifico che riguarda la diffusione di musica.


Il motivo del divieto

In un punto del regolamento, infatti, si legge che è fatto divieto di trasmettere in diffusione musica nei bar, nei locali, e in qualsiasi venue pubblica di questo tipo. Il motivo?

Non è certo per un'avversione del popolo scozzese nei confronti della musica, stesso trattamento è infatti riservato anche alla televisione, ma il tutto è fatto per una questione molto pratica.

Secondo il governo scozzese, infatti, tenere in sottofondo nei locali la musica alta, obbligherebbe i clienti ad avvicinarsi troppo per potersi parlare, il divieto di diffusione, invece, consentirebbe di poter parlare normalmente senza doversi accostare all'altra persona incrementando il video di trasmettere il virus.


Il supporto della Scozia agli artisti

Se nei bar non si potrà più ascoltare musica, dall'altro lato il governo scozzese ha annunciato - tra i pochi a farlo - un fondo di ben 10 milioni di sterline interamente rivolto a supportare l'industria dello spettacolo in questo periodo di crisi. La manovra, battezzata Performing Arts Venues Relief Fund, supporterà i locali scozzesi e si inserisce all'interno di una più ampia manovra di bilancio dal valore di 185 milioni di sterline.

L'intervento è arrivato dopo il lancio della campagna #LetTheMusicPlay che ha coinvolto tutti gli artisti britannici nel dare voce ad un'industria in difficoltà e snobbata che, a causa della crisi causata dal coronavirus, ha fermato non solo chi sale sul palco ma anche le migliaia di persone che lavorano dietro e intorno show e artisti musicali.



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