La storia di Ace Of Spades, l'album capolavoro dei Motörhead
Nel novembre del 1980 i Motörhead portavano in classifica la furia e la velocità di Ace Of Spades, album capolavoro tra i più influenti nella storia del rock
L'8 novembre del 1980 i Motörhead pubblicavano quello che, a ragione, viene considerato il loro capolavoro, il loro album più iconico e uno degli album più rappresentativi del rock, quello sincero, e dell'heavy metal: "Ace Of Spades".
Solo un anno prima la band di Lemmy era riuscita a trovare il tanto agognato successo con "Overkill", un disco arrivato come ultima spiaggia e pubblicato a fatica.
Dopo ripetuti fallimenti, una cover di Louie Louie dei Kingsmen riuscì ad ottenere un discreto seguito, tale convincere la Bronze Records ad impegnarsi con la band per pubblicare un album intero.
La potenza di "Overkill" raggiunse la posizione 24 nella classifica degli album più venduti del Regno Unito, dando il via ad una nuova fase della carriera dei Motörhead che, ora, non dovevano far altro che riuscire a sfruttare il momento.
Il loro stile grezzo riuscì nell'impresa di mettere d'accordo tutti: i fan del punk, quelli del rock e quelli dell'heavy metal, facendo sposare violenza sonora e velocità, caratteristiche che sarebbero state alla base del thrash e che fecero inserire i Motörhead in quel grande calderone noto come NWOBHM, insieme a band come Iron Maiden e Judas Priest, un lasciapassare per vendere al meglio il progetto ai media nazionali.
Più veloce e più feroce
"Ace of Spades dei Motörhead", pubblicato nel novembre del 1980, è considerato un pilastro nella storia del rock e del metal. Con la sua miscela esplosiva di suoni heavy e liriche crude, Ace of Spades ha fissato nuovi standard per la musica heavy metal e ha contribuito a definire l'identità dei Motörhead come una delle band più potenti e influenti della scena musicale mondiale.
Verso la fine degli anni '70, i Motörhead stavano già guadagnando terreno con i loro album precedenti, come Overkill e Bomber, entrambi del 1979. Tuttavia, Lemmy Kilmister, leader carismatico e bassista della band, aveva un'idea chiara di come doveva suonare il loro prossimo lavoro: più veloce, più feroce, e più memorabile di tutto quello che avevano fatto prima.
L’idea principale di Lemmy e dei suoi compagni Phil "Philthy Animal" Taylor (batteria) e Eddie Clarke (chitarra) era di creare un album che potesse catturare l’energia dei loro concerti dal vivo, infondendo una sensazione di pura adrenalina e sfida.
Con questa visione ben definita, i Motörhead iniziarono a lavorare sui nuovi brani, ispirandosi alle esperienze di vita di Lemmy, che era noto per la sua vita vissuta "al limite", nonché per il suo amore per i giochi d'azzardo, un tema chiave in tutto l'album, a partire dalla title track, "Ace of Spades".
La Registrazione di Ace of Spades
La registrazione di Ace of Spades ebbe luogo negli studi Jackson’s di Rickmansworth, nel Regno Unito, sotto la guida di Vic Maile, un produttore esperto nel settore, noto per il suo lavoro preciso e meticoloso. Maile, infatti, era noto per lavorare con band come Dr. Feelgood e Fleetwood Mac, e la sua influenza su Ace of Spades è stata fondamentale. A differenza di altri produttori, Maile prestava molta attenzione alla qualità sonora, assicurandosi che ogni traccia avesse la giusta definizione e profondità, pur mantenendo l'impatto diretto che caratterizzava i Motörhead.
Un aspetto interessante delle sessioni di registrazione fu il modo in cui Maile gestì il suono del basso di Lemmy, uno degli elementi più distintivi dell’album. Lemmy era solito suonare il basso come fosse una chitarra ritmica, ottenendo un suono potente e "sporco" che dava un senso di aggressività unica ai brani. Maile fu in grado di catturare questo suono, lavorando con attrezzature specifiche e microfonando il basso in modo da amplificare la sua potenza senza comprometterne la chiarezza.
Lemmy e gli altri si trovarono davanti alla possibilità di sfondare ma era da escludere la possibilità di scendere a compromessi, di cercare di mettersi e studio e scrivere 'una hit'.
"Non siamo i fottuti ABBA", dirà Eddie Clarke ma, tra riff a rotta di collo e versi iconici scritti velocemente sulla tazza del cesso, i Motörhead sublimarono la loro essenza in una formula che potesse essere popolare.
Il successo di Ace Of Spades
Ace of Spades raggiunse il quarto posto nelle classifiche britanniche degli album, un risultato importante per un disco così heavy e non orientato alle masse.
La title track "Ace of Spades" divenne rapidamente un successo nel Regno Unito, riuscendo a raggiungere la posizione numero 15 nella classifica dei singoli. In questo modo, i Motörhead conquistarono un pubblico più vasto, consolidando il loro status di band di culto.
Al momento della sua uscita, la critica ha elogiato Ace of Spades per il suo sound potente e innovativo, che mescolava elementi di rock 'n' roll, punk e heavy metal. I critici musicali dell’epoca notarono come i Motörhead riuscissero a mantenere una velocità e una ferocia fuori dal comune, pur conservando la musicalità e la coesione nelle loro canzoni.
Nel corso degli anni, l'album ha ricevuto riconoscimenti da riviste e siti musicali come Rolling Stone, Kerrang! e NME, che lo hanno spesso incluso nelle loro liste dei migliori album rock o heavy metal di tutti i tempi. Rolling Stone, ad esempio, ha più volte elogiato l'album, definendolo un "album perfetto" per chi ama la musica dura e veloce. Nel 2005, Ace of Spades è stato inserito da Kerrang! nella lista dei "100 Greatest Metal Albums of All Time", mentre Classic Rock Magazine lo ha incluso tra i 100 migliori album rock di tutti i tempi.
L'album ha inoltre ottenuto una posizione speciale nella Rock and Roll Hall of Fame come uno dei dischi più influenti della storia del rock. La traccia "Ace of Spades" è stata spesso definita una delle migliori canzoni rock mai scritte, simbolo di un’epoca e di un approccio alla musica incentrato su autenticità e ribellione.