La storia di I Love Rock'n'Roll hit di Joan Jett dal percorso travagliato
Conosciuta da tutti come la più grande hit di Joan Jett, I Love Rock'n'Roll ha un'origine e un percorso lungo e travagliato e che parte dalla metà degli anni '70
Il 18 novembre 1981 Joan Jett & The Blackhearts pubblicavano I Love Rock'n'Roll, classico del genere che ha vissuto una vita a dir poco travagliata.
I Love Rock 'n' Roll di Joan Jett and the Blackhearts è uno di quei brani che ha saputo resistere al tempo, diventando una delle pietre miliari del rock.
Pubblicata il 18 novembre del 1981, questa canzone non solo ha scalato le classifiche di tutto il mondo, ma è anche diventata un inno culturale.
Molti, infatti, associano il brano non solo ad un vero e proprio tributo alla musica che tutti noi amiamo ma anche a quello che, grazie alla carica e all'energia di Joan Jett, è diventato a tuti gli effetti un inno alla potenza delle donne della musica e all'emancipazione femminile.
Pur venendo attribuita all'artista americana ex Runaways, però, forse non tutti sanno che la versione originale di I Love Rock'n'Roll venne scritta e registrata inizialmente nel 1975 dai britannici The Arrows.
Le origini di I Love Rock'n'Roll
Per andare a scoprire le origini di I Love Rock'n'Roll bisogna fare un salto fino alla Londra del 1975 dove Alan Merrill degli Arrows dava il via al travagliato viaggio di una futura hit.
Viaggio che, in maniera sorprendente, era cominciato nelle vesti di B-side del loro singolo “Broke Down Heart” e scritta come una sorta di risposta 'It's Only Rock'n'Roll (But I Like It)' dei Rolling Stones.
I crediti del brano citano Alan Merrill, cantante degli Arrows e il chitarrista Jake Hooker , anche se pare che il secondo fosse stato inserito come co-autore solo per risanare alcuni debiti. A dargli una mano Mickie Most dei RAK Studios ma, se vi capita di imbattervi anche nei nomi Allan Sachs e Jerry Mamberg, la confusione è dovuta dal fatto che questi sono i veri nomi di Merrill ed Hooker.
"Con due hit all'attivo Mickie ci chiese di scrivere un brano da tre accordi, con un riff potente ma che fosse melodico. Ce lo aveva letteralmente commissionato", racconterà Merrill.
La risposta ai Rolling Stones da un Juke Box
Il risultato fu quella che l'autore descriverà come una 'reazione istintiva' ad 'It's Only Rock'n'Roll (But I Like It) dei Rolling Stones, un pungente attacco a Mick Jagger e le sue frequentazioni altolocate.
"Per me il brano degli Stones era il suo chiedere scusa al jet set per alcune cose, mentre io pensavo solo. Ok, amo il rock”.
La struttura del brano risultò essere abbastanza bizzarra per gli standard dell’epoca e l’idea era quella di avere una canzone all’interno della canzone.
La storia è quella di due ragazzi che si incontrano in un locale, si piacciono, e ad un certo punto I Love Rock’n’Roll parte dal jukebox, momento evidenziato dalla pausa che arriva prima del ritornello, necessaria ad inserire la moneta per ascoltare il brano.
Ma inizialmente I Love Rock’n’Roll non risultò essere certo una hit da Juke-Box per gli Arrows, che, indirettamente, centrarono il bersaglio inseguito alla partecipazione ad uno show televisivo.
Dopo l'invito nella sua trasmissione televisiva "45", la presentatrice Muriel Young invitò gli Arrows a realizzare una loro serie di show settimanali, un programma chiamato "Arrows", appunto, che venne trasmesso sul canale ITV nella primavera del 1976.
I Love Rock'n'Roll con metà Sex Pistols
Fu proprio alla TV che, durante uno dei suoi soggiorni britannici, Joan Jett incappò per la prima volta in I Love Rock And Roll.
L’artista americana era di passaggio in Inghilterra durante il tour con le Runaways, e rimase talmente colpita da quel brano da proporre subito di farne una cover, senza raccogliere i favori del resto della band.
Era il 1979 quando le Runaways si sciolsero e Joan Jett si trovò a doversi cimentare con la carriera solista, percorso che pensò di intraprendere con dagli amici come Steve Jones e Paul Cook dei Sex Pistols, registrando tre brani.
Uno di questi era proprio la cover di I Love Rock’n’Roll realizzata, ironicamente, negli stessi studi di registrazione dove Merrill e il suo produttore stavano lavorando alla nuova fase della sua carriera con il progetto Runner.
Questa versione di I Love Rock'n'Roll venne pubblicata, senza successo, ancora una volta come B-side di 'You Don't Own Me', primo singolo da solista di Joan Jett, rimanendo poi in soffitta in attesa che la sua carriera prendesse una direzione dopo il flop dell'omonimo debut album.
Il successo di I Love Rock'n'Roll che salvò la carriera di Joan Jett
Dopo essere tornata negli Stati Uniti per terminare le riprese del film "We're All Crazee Now", ispirato alle Runaways, Joan Jett incontrò il produttore e cantautore Kenny Laguna, con cui collaborò sulle canzoni per il filme, poi mai completato.
Laguna, nelle vesti di produttore e manager, continuò però a collaborare con Joan Jett e caparbiamente, nonostante innumerevoli lettere di rifiuto da parte di tutte le etichette, la aiutò a formare la sua band The Blackhearts e ad assicurarle un contratto con la Casablanca Records.
Mancava solo un piccolo dettaglio: un disco da pubblicare. I due cercarono di realizzare un mix di inediti e cover che fosse potente, divertente e con un'ottima resa dal vivo.
Era arrivato il momento di tornare nuovamente in studio e registrare la versione definitiva di I Love Rock'n'Roll.
I Love Rock'n Roll diventò il brano che diede il titolo all'album e il singolo che permise a Joan Jett di prendersi la sua rivincita, una 'vendetta' su quel mercato discografico che l'aveva snobbata nell'ultimo periodo.
Fu un trionfo, inaspettato forse ma pur sempre un trionfo. I Love Rock'n Roll entrò prepotentemente in classifica piazzandosi al primo posto della classifica Billboard Hot 100.
L'album non raggiunse la cima ma arrivò al secondo posto nella classifica degli album più venduti e, con oltre 10 milioni di copie, risulta essere ad oggi il più grande successo commerciale di Joan Jett che, almeno, si tolse lo sfizio di dimostrare a tutti quelli che l'avevano rifiutata che si erano sbagliati.