Lars Ulrich su Charlie Watts:"Era in cima alla piramide"

Il batterista dei Metallica rende omaggio a Charlie Watts degli Stones spiegando la sua importanza all'interno della band : "Lui e gli Stones sono il top"
Lars Ulrich ha voluto dare il proprio tributo a Charlie Watts, il batterista dei Rolling Stones scomparso pochi giorni fa, in una nuova intervista con Rolling Stone.

La forza motrice degli Stones

La morte di Charlie Watts, batterista dei Rolling Stones dal 1963 scomparso pochi giorni fa all'età di 80 anni, ha colpito tutto il mondo della musica. Se la storica band britannica viene sempre identificata con il dualismo Mick Jagger - Keith Richards, il punto di equilibrio della band è sempre stato Watts che con il suo stile ha ispirato generazioni di musicisti.

Tra loro anche il batterista dei Metallica Lars Ulrich che in una recente intervista con l'edizione USA di Rolling Stone ha espresso tutta la sua ammirazione per Charlie Watts spiegando l'importanza che aveva nell'economia della band:

"In una band dove i riflettori erano puntati principalmente su Mick e Keith, molte persone non si rendono davvero conto della grande importanza di Charlie. E' sempre stato lui la forza motrice. Poteva affrontare le canzoni e dargli lo swing, dargli la sfrontatezza, conservarne l'attitudine. Vedere cosa ha fatto negli anni '70 per me è stata una rivelazione".

E sul paragone tra Metallica e Stones ha aggiunto:
"Noi siamo 20 o 25 anni indietro, ma gli Stones mi hanno dato un sacco di speranza nelle possibilità di ciò che può continuare ad esserci: la musica, i concerti, creare una connessione con i fan, con gli altri membri della band. Ma non c'è nessuno sopra di loro in cima alla piramide, e non c'è nessuno sopra Charlie in cima alla piramide"

Se tutti pensano di ballare e muoversi come Jagger, conclude poi Ulrich, la realtà è che lo stanno facendo con Watts. Commentando il video dell'ultimo concerto suonato da Watts con gli Stones nel 2019 il musicista danese ha detto:  "Ho visto alcuni video dallo show e anche guardando Mick Jagger sul palco che si agitava, lo faceva al ritmo della batteria di Charlie Watts. La gente pensa di essere lì a ballare con Jagger ma io dico no, lo stai facendo al ritmo di Watts, così come sta facendo lo stesso Jagger".


La beneficenza dei Metallica per Haiti

In questi giorni i Metallica stanno festeggiando i 30 anni del Black Album ma non perdono occasione per rendersi utili e fare beneficenza attraverso la loro associazione "All Within My Hands". Sempre molto attiva sul fronte del sociale, la band californiana ha infatti dato il proprio contributo per supportare la popolazione di Haiti colpita questo mese da un fortissimo terremoto.

Attraverso la All Within My Hands, infatti, i Metallica hanno donato 50.000 dollari ad alcune organizzazioni locali che si occupano di aiutare le persone in difficoltà sul territorio. La donazione ha contribuito a supportare gli abitanti di Haiti che lo scosro 14 agosto sono stati colpiti da un terrmoto di magnitudo 7.2 che ha distrutto oltre 50.000 case provocando più di 2000 morti e oltre 12.000 feriti.

A supporto delle associazioni con cui collabora All Within My Hands sarà anche la vendita "The Metallica Blacklist", compilation in cui oltre 50 artisti da tutto il mondo e di qualsiasi genere reinterpretano i brani contenuti sul "Black Album".

Gli ultimi a svelare il proprio contributo alla compilation sono gli Idles. La band post punk inglese ha condiviso proprio ieri la sua versione di 'The God that Failed'.

La stessa traccia è stata poi condivisa dai Metallica in una versione demo risalente al maggio del 1991 inserita tra i tanti contenuti speciali presenti nel cofanetto 2021 del Black Album.

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