23 gennaio 2020

Le copertine di Pink Floyd e Led Zeppelin in mostra a Milano

Apre oggi un'esposizione dedicata a Storm Thorgerson, creativo dietro alcune tra le più iconiche copertine del rock

Apre oggi alla galleria Après coup- Arte di Milano "Age Of Aquarius", una mostra dedicata a Storm Thorgerson, l'uomo dietro alcune delle copertine più famose nella storia del rock.

In esposizione ci saranno oltre 25 immagini dell'artista britannico che, con il suo studio di design Hipgnosis, ha dato vita a cover come quella di "The Dark Side Of The Moon" , "The Division Bell" e "Wish You Were Here" dei Pink Floyd, "Led Zeppelin""Houses Of The Holy" dei Led Zeppelin  o "Electric Warrior" dei T.Rex, ma anche dischi di Paul McCartney, AC/DC, Peter Gabriel e - in epoca più recente - Muse, The Cranberries, Biffy Clyro e Audioslave.

Il genio visionario di Thorgerson verrà celebrato nell'esposizione gratuita "Age Of Aquarius" fino al 7 marzo nella prima mostra del sodalizio stretto da Après-coup Arte con Luigi Pedrazzini di Arteutopia che ha portato a Milano artwork, grafiche e fotografie di uno tra i designer che più è riuscito a rendere le proprie opere elemento fondamentale per identificare gli album ai quali ha lavorato. Probabilmente il più grande insieme a Peter Blake che firmò "Sgt.Pepper's Lonely Hearts Club Band" dei Beatles.

Chi non ricorda il prisma dei Pink Floyd diventata quasi più iconica della musica presente su "The Dark Side Of The Moon"? Quale appassionato di rock non ha mai visto i bambini sulle rocce di "Houses Of The Holy" dei Led Zeppelin? 

La capacità di Thorgerson era proprio quella di diventare parte integrante del processo creativo voluto dai musicisti, quando l'artwork era ancora qualcosa che riguardava tanto il prodotto artistico quanto quello discografico e non solo un file immagine da inserire obbligatoriamente per poter condividere un brano sulle piattaforme di streaming. 

Thorgerson, scomparso nel 2013, era parte elemento centrale di alcuni dei capolavori che hanno segnato la storia del rock, basti pensare ai Pink Floyd, appunto, ai quali era legato da una vecchia amicizia. Il designer era infatti cresciuto con Syd barrett e Roger Waters e, a partire da "A Saucerful Of Secrets", si è occupato di quasi tutta l'aspetto visivo della band fino alla sua morte. 

Gli artisti erano anche soliti fidarsi e sposare l'idee di Thorgerson che finiva per consegnare direttamente un immaginario all'album: ad esempio, per "Houses Of The Holy", i Led Zeppelin accettarono di buon grado il concetto del designer ispirato dalla lettura del libro "Childhood's End" di Arthur C.Clarke: "Nel libro i bambini del futuro erano immaginati come uniti spiritualmente in una mutazione di massa per lasciare la Terra come una torre di energia incandescente. Ho pensato che fosse abbastanza grande per i Led Zeppelin".

La presenza artistica di Thorgerson non si prestava solo alla semplice immagine ma anche al concetto stesso del packaging come per "In Through The Out Door" - sicuramente l'album meno apprezzato dei Led Zeppelin - che però nella versione originale cambiava colore aggiungendo delle gocce d'acqua o "Wish You Were Here" dei Pink Floyd che venne venduto avvolto in una copertina nera per comunicare il senso di assenza presente tutto l'album facendo scomparire alla vista il disco.

Le copertine di Pink Floyd e Led Zeppelin in mostra a Milano