Dagli Stati Uniti arriva la notizia che le vendite dei vinili, per la prima volta in 30 anni, hanno superato quelle dei CD. Il dato è ancora più interessante se si pensa che il CD, a sua volta, ha iniziato una timida ripresa rispetto agli ultimi anni.
Il vinile supera il CD
Il ritorno prepotente del vinile nelle preferenze di ascolto degli appassionati di musica è ormai un fatto. Le nuove generazioni si sono appassionate sempre di più ad un formato che è passato da essere un prodotto vecchio di decenni ad un qualcosa di estremamente attuale.
Non sorprende, allora, la notizia che arriva dagli Stati Uniti e che vede le vendite dei dischi in vinile superare quelle dei CD per la prima volta in trent'anni.
Stando alla classifica di Billboard, infatti, nel 2021 il 38.3% di tutte le vendite di album negli USA - sia in formato fisico che digitale - vengono da dischi in vinile.
Calcolando la percentuale riferendosi solamente alle vendite fisiche, il numero sale al 50.5% con 41,72 milioni di vinili su un totale di 82.79 milioni di copie fisiche vendute.
Facendo il confronto tra le vendite dei vinili nel 2021 e quelle nello stesso periodo dell'anno precedente, negli USA sono stati acquistati più del doppio dei vinili rispetto al 2020: 41,72 milioni contro 27.55 milioni dello scorso anno.
Ma chi compra i vinili? Nel mercato USA, come in tutto il mondo, i maggiori acquirenti di album in vinile sono gli appassionati non occasionali di musica e dei 41.72 milioni totali, 19,78 arrivano dal mercato indipendente.
Una grande spinta alle vendite del vinile è stata data dal Record Store Day, che nel 2022 sarà il 23 aprile, alle quali si aggiunge l'apporto per, il mercato mainstream, di Adele e Taylor Swift
Il risultato è ancora più significativo se si pensa che nel 2021 le vendite dei CD sono aumentate per la prima volta negli ultimi 17 anni facendo segnare un incremento dell'1.1% sulle vendite del 2020.