04 agosto 2021

Led Zeppelin, la storia del tragico incidente di Robert Plant in Grecia

Il 4 agosto 1975 Robert Plant fu coinvolto in un tragico incidente mentre era in vacanza in Grecia aprendo un periodo difficile che culminò con la fine dei Led Zeppelin

Il 4 agosto del 1975 Robert Plant perdeva il controllo della sua auto mentre era in vacanza in Grecia. Un'incidente che segnò profondamente il cantante dei Led Zeppelin e che diede il via ad un periodo difficile per lui e per la band.

Il drammatico incidente di Robert Plant

Nell'estate del 1975 Robert Plant si trovava in vacanza in Grecia con la sua famiglia durante una pausa dal tour dei Led Zeppelin che, con la pubblicazione di "Physical Graffiti" , avevano raggiunto un successo sempre più grande.

In quel momento gli Zeppelin erano diventati lo stereotipo delle rockstar tra eccessi, jet privati e tour sold out in tutto il mondo ma l'imprevisto era dietro l'angolo.

Nel corso della sua vacanza nell'isola di Rodi, il 4 agosto 1975, Robert Plant venne coinvolto in un tragico incidente automobilistico quando perse il controllo dell'auto presa a noleggio schiantandosi.

Con lui a bordo c'erano sua moglie Maureen, i loro figli e Scarlet, la figlia di Jimmy Page immortalata nella canzone dei Rolling Stones.

Se i ragazzi rimasero tutto illesi, sia Plant che Maureen riportarono delle gravissime lesioni. La moglie del cantante, in particolare, riportò lesioni e fratture quasi mortali e fu salvata solo grazie alla possibilità di Plant, che aveva messo da parte molti soldi per uso personale, di mettere in moto una macchina tale da soccorrere la compagna.

Grazie all'aiuto del tour manager della band, Plant riuscì infatti ad organizzare immediatamente i soccorsi facendo atterrare in Grecia un jet privato, con tanto di dottori a bordo, che trasportò Maureen nel Regno Unito dove fu ricoverata.

Pur non rischiando la vita come la moglie, anche Plant si infortunò seriamente riportando fratture al gomito e  alla caviglia che lo costrinsero su una sedia a rotelle per molti mesi. La riabilitazione era una cosa seria ed estremamente lunga, l'unica cosa da fare fu fermarsi.


Lo stravolgimento dei Led Zeppelin

E' così che i Led Zeppelin furono costretti a cancellare decine di date che avevano in programma tra America e Asia e stravolgere completamente i loro piani futuri.

Niente tour, tutto da rifare e l'unica cosa possibile era cercare di completare un nuovo album: Presence. Le condizioni di Plant, però, non aiutavano nemmeno in quel senso e i lenti tempi di recupero dall'incidente finirono per far proseguire a singhiozzo i lavori sul disco.

Lo stesso cantante dei Led Zeppelin fece una gran fatica a rimanere dello spirito adatto, ci metteva tutto l'entusiasmo possibile ma sentiva quasi di essere un corpo estraneo al resto dela band e le sue cattive condizioni di salute, unite a quelle di Maureen, stavano creando problemi anche in casa.

C'era una carriera al culmine e dei figli a cui badare e tutti stavano ancora scontando gli acciacchi di quella maledetta settimana di agosto in Grecia.

Per un paio di settimane i Led Zeppelin si trasferirono a Monaco di Baviera per registrare il loro settimo album e, anche questa volta, Plant rischiò di bloccare tutto.

Mentre Bonham, Jones e - soprattutto - Page si facevano in quattro per suonare e produrre l'album, Plant commise una leggerezza. Dimenticandosi per un secondo del suo brutto infortunio, il frontman dei Led Zeppelin fece un balzo dalla sedia per raggiungere il mixer e riascoltare una traccia ma la sua gamba crollò rovinosamente sotto di lui.

Plant finì a terra e fu subito ricoverato nuovamente in ospedale ma la band, in qualche modo, riuscì comunque a terminare le registrazioni di Presence con solo una settimana di ritardo sulla tabella di marcia.

Led Zeppelin, la storia del tragico incidente di Robert Plant in Grecia

Un periodo difficile

L'incidente di Rodi non solo provocò problemi fisici a Robert Plant ma ebbe anche un grosso impatto dal punto di vista mentale e, non ultimo, in qualche modo diede il via ad un periodo davvero difficile per il frontman dei Led Zeppelin.

A causa dell'infortunio la band non andò in tour nel 1976 e pensò di occupare il tempo lavorando al film concerto "The Song Remains The Same".

Nel 1977 i Led Zeppelin decisero che, finalmente, era giunto il momento di riabbracciare i fan e si imbarcarono in lungo tour negli Stati Uniti stabilendo anche un record di presenze con gli oltre 76.000 spettatori accorsi al Silverdome di Pontiac.

Ancora una volta, però, il destino era deciso a mettersi contro Plant e la band e il 30 luglio, prima dello show a New Orleans, il cantante subì il secondo e definitivo colpo. Appena arrivato in città, Robert Plant fu raggiunto da una chiamata che arrivata dall'Inhgilterra: suo figlio Karac, cinque anni, era appena morto per un'infezione allo stomaco.

Quel dramma gettò per l'ennesima volta un'ombra enorme sul futuro dei Led Zeppelin e Plant pensò di abbandonare per sempre la band. Non fu così e nel novembre del 1978 i Led Zeppelin si recarono ai leggendari Polar Studios di Stoccolma per registrare l'ultimo album della loro carriera, In Through The Out Door.

Dopo alcune date di warm up l'estate successiva, nell'agosto del 1979 i Led Zeppelin si esibirono per due concerti enormi a Knebworth Park, davanti a oltre 100.000 spettatori nella sola prima sera.

Nessuno poteva saperlo ma sarebbero stati gli ultimi show casalinghi della loro carriera. Nell'estate del 1980 la band suonò qualche data in Europa pianificando il  ritorno dall'altra parte dell'oceano.

Il 17 ottobre 1980 i Led Zeppelin sarebbero dovuti volare negli Stati Uniti per un nuovo tour, il primo da quello interrotto tragicamente dalla morte di Karac. Anche in questo caso, però, il destino ce la mise tutta per piazzare i bastoni tra le ruote e poche settimane prima, il 25 settembre del 1980, John Bonham fu ritrovato privo di vita a soli 32 anni mettendo la parola fine, questa volta davvero, alla leggendaria storia dei Led Zeppelin.