Led Zeppelin, usciva oggi nel Regno Unito uno dei più grandi debutti nella storia del rock

Il 31 marzo 1969 i Led Zeppelin pubblicavano nel Regno Unito "Led Zeppelin I" uno dei più grandi album di debutto nella storia del rock

Il 31 marzo 1969, quasi tre mesi dopo la pubblicazione negli Stati Uniti, i Led Zeppelin facevano uscire nel Regno Unito il loro primo album, un disco iconico rimasto negli annali come uno dei più grandi debutti di tutti i tempi e l'inizio di una nuova era per la musica rock mondiale. Una vera e propria pietra miliare che cambiò con il suo suono il modo di fare musica prendendo per mano il blues e sbattendolo violentemente contro delle pareti fatte di hard rock, virtuosismi, sensualità e potenza che avrebbero gettato le basi per tutta la musica rock da lì a venire.

Vi sveliamo alcune curiosità sull'album di debutto dei Led Zeppelin.

La nascita dei Led Zeppelin

Tra il 1968 e il 1969 Jimmy Page si trovò a dover affrontare la fine dei The Yardbirds, la superband di cui faceva parte che prima di lui tra le sue fila aveva visto passare fenomeni assoluti come Eric Clapton e Jeff Beck. Proprio dallo scioglimento The Yardbirds nacquero i Led Zeppelin che, addirittura, in un primo periodo della loro vita suonarono il primo, celebre tour scandinavo proprio utilizzando il nome di The New Yardbirds, per venire incontro agli obblighi contrattuali stretti da Page e dalla sua band al momento della conferma del tour.

Page aveva già un bel giro di contatti, era un chitarrista molto apprezzato da tempo sia con gli Yardbirds che per il lavoro in studio come session man e riuscì a mettere insieme la band giusta per creare la musica che aveva in testa. C'era John Paul Jones al basso, con il quale aveva suonato già diverse session John Bonham - dopo che Keith Moon degli Who si era detto indisponibile - e Robert Plant.

A presentare Plant a Page fu Terry Reid, seconda scelta per la voce dei Led Zeppelin dopo Steve Marriot, che, impegnato in tour come supporter degli Stones, propose il diciannovenne Plant. Così, con una prima prova magica in uno scantinato di Londra iniziata con una cover del classico 'Train Kept a-Rollin' , nascevano i Led Zeppelin.


30 ore per un debutto

La band aveva provato gran parte del materiale che sarebbe finito sul disco già durante il tour scandinavo, una tracklist composta da brani originali ma anche da alcune cover come 'Babe I'm Gonna Leave You', brano di Anne Bredon portato al successo da Joan Baez e da 'Dazed And Confused', un piccolo 'furto' ai danni di Jake Holmes.

Avendo già in mano il materiale su cui lavorare, tutto ciò che bisognava fare era entrare in studio e registrarlo. Page sborsò di tasca sua una parte della cifra utile prenotare gli Olympic Studios di Londra e si fece anticipare la somma restante dal manager Peter Green per un totale di circa 2000 sterline.

Grazie alla palestra fatta on the road non servì molto ai Led Zeppelin per completare i lavori e così per registrare uno degli album più iconici della storia del rock la band impiegò solo 30 ore o poco più, prima ancora di firmare il contratto con la Atlantic che si sarebbe occupata della distribuzione del disco.

Proprio il fatto di non avere ancora un'etichetta alle spalle fu fondamentale per Page che, pur dovendo limitare le ore in studio per poter rientrare nel budget, riuscì ad avere il totale controllo artistico sul disco ed esprimere la propria visione artistica a 360°.

Ad occuparsi della produzione fu lo stesso Page insieme a Glyn Johns, suo amico di infanzia che diventerà un grande produttore ed ingegnere del suono collaborando con artisti come Rolling Stones, Beatles, The Who, Bob Dylan, Eric Clapton e Clash.

Una critica fuori bersaglio

Se c'è una caratteristica comune ai critici è che spesso non ci beccano con le previsioni. Concentrati sul passato senza vedere il futuro hanno spesso bollato artisti come i Beatles di zero prospettive e per i Led Zeppelin la canzone rimase sempre la stessa. Per l'epoca il sound della mente di Jimmy Page era qualcosa di troppo avanti e l'esordio dei Led Zeppelin venne snobbato da molti critici che pensavano di aver già ascoltato tutto in fatto di blues e rock.

All'uscita di "Led Zeppelin" in America, addirittura, John Mendelssohn di Rolling Stone descrisse il disco come una versione scarsa di "Truth", album pubblicato un anno prima dal Jeff Beck Group - in uno scontro virtuale tra Yardbirds - e reputò i Led Zeppelin come una loro bruttissima copia con niente da aggiungere al mondo della musica. Su John Bonham, riconosciuto come uno dei più grandi batteristi di tutti i tempi, disse che era un incompetente incapace di tenere il tempo mentre Page era monotono e ridondante.

Decisamente una critica fuori bersaglio, visto che dopo 50 anni Led Zeppelin I è ancora considerato come uno dei dischi più influenti di tutti i tempi.

La copertina di Led Zeppelin I

Iconica anche la copertina di Led Zeppelin I. La cover dell'album I fa direttamente riferimento al nome della band, nome dato durante una session fatta da Jimmy Page, John Paul Jones, Nicky Hopkins, Jeff Beck e Keith Moon per 'Beck's Bolero'. Dopo le registrazioni si parlò di formare un ipotetico supergruppo e fu una battuta di Keith Moon a dare l'idea per il nome, il riferimento al dirigibile Zeppelin.

Un nome che rimase anche quando Page decise davvero di formare la sua band e finì per venire immortalato sulla copertina dove si vede, appunto, un dirigibile, l'Hindenburg ritratto in fiamme in uno scatto di Sam Shere.

La foto fu scattata il 6 maggio 1937 in New Jersey dove il dirigibile LZ 129 Hindenbrug andò in fiamme mentre tentava di atterrare dopo un lungo volo. Una foto di impatto, quella di Shere, che è stata adattata graficamente dal designer George Hardie - in futuro all'opera anche con la Hipgnosis per copertine storiche come 'The Dark Side Of The Moon' e 'Wish You Were Here' - che inizialmente riportava la scritta dei Led Zeppelin e il logo dell'Atlantic in azzurro.

Di quella versione furono stampate solo 2000 copie, ora rarissime, prima di passare a quella famosa con le scritte in arancione.

Dietro la scelta dell'immagine c'era sempre Page e fu sempre lui a scartare le prime proposte di Hardie che vedevano degli scatti sequenziali del zeppelin basati sull'insegna di un locale di San Francisco.

Lo stesso designer non è mai stato molto soddisfatto del risultato e lo ha sempre considerato un lavoro poco creativo.

Led Zeppelin - Babe I'm Gonna Leave You (Official Audio)

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