22 ottobre 2020

Linkin Park, Mike Shinoda: "Hybrid Theory ha buttato giù le barriere tra generi"

In occasione dei 20 anni del debut album dei Linkin Park, Mike Shinoda ha commentato la rivoluzione di "Hybrid Theory"

Sabato 24 ottobre i Linkin Park festeggeranno un grande risultato, i 20 anni dalla pubblicazione del loro capolavoro, il debut album "Hybrid Theory". Parlando con Metal Hammer dell'evento, anticipato nelle scorse settimane dalla pubblicazione di un grande box set ricco di contenuti, l'MC della band Mike Shinoda ha parlato di come "Hybrid Theory" abbia contribuito a buttare giù le barriere tra generi musicali e della sua impressione su un certo tipo di scena prima che il nu-metal arrivasse prepotentemente nella vita dei ragazzi a cavallo tra i due millenni.

Le band rock erano troppo 'bianche'

Parlando con Metal Hammer, Mike Shinoda ha affrontato il tema delle barriere di stile abbattute da "Hybrid Theory" grazie al mix sonoro che riusciva a fondere mondi apparentemente lontani e distinti: "All'epoca se chiedevi a qualcuno che musica ascoltasse ti trovavi risposte come 'Io ascolto rock, io jazz, io hip hop'. Cinque anni dopo avrebbero risposto 'Tutto'. Hybrid Theory ha avuto un ruolo, ha fatto parte di quel percorso che ha portato a buttare giù le barriere tra i generi musicali".

"Ascoltavo al 90% musica rap - continua Shinoda - perché quando guardavo ad un sacco di rock band pensavo che ci fosse qualcosa di troppo bianco in loro ed era una delle cose che mi allontanava, specialmente l'hair metal. Ho sempre avuto fosse una musica molto bianca e io crescevo in una città multi etnica, quindi non era una cosa che seguivo, non era una musica che mi rispecchiava. E non era solo una questione di razza, inteso come colore della pelle, ma era una questione di cultura. Nelle primissime fasi, agli inizi, il fenomeno nu metal era un posto molto variegato".

Il significato del Nu Metal

A proposito del Nu metal, genere che i Linkin Park hanno contribuito a diffondere a livello planetario quanto e come nessun altro, Mike Shinoda ha voluto sottolineare quanto fosse cool in quei giorni: "C'era un momento in cui quel termine, nu metal, e tutto ciò che significava, era effettivamente abbastanza figo. Anche se so che sembra quasi impossibile immaginarlo! Ricordo quando uscirono i Korn e quando uscirono i primi album dei Deftones e, indipendentemente da cosa pensiate di una band come i Limp Bizkit, il primo album era tosto! C'erano tutti questi gruppi come Snot e Hed PE e non era musica intelligente ma c'era qualcosa di molto viscerale e che univa le cultura che la rendeva molto importante".

Il ritorno in classifica di Hybrid Theory

A vent'anni di distanza la voce dei Linkin Park, di Chester Bennington, di Shinoda e di tutta la band continua a risuonare forte e chiaro. Nel 2020, così come nel 2002, Hybrid Theory è infatti nella Top 10 della Billboard Album Sales Chart. Nonostante la distanza di due decadi, il fondamentale album di debutto dei Linkin Park è tornato in classifica centrando il terzo posto, posizione più alta dal 2002 con un incremento nelle vendite del 2.251 % e oltre 17.000 copie vendute nello scorso weekend solo negli Stati Uniti.

20 anni di "Hybrid Theory"

"Hybrid Theory", album di debutto e maggiore successo dei Linkin Park con oltre 11 milione di copie vendute ha celebrato i vent'anni dalla pubblicazione con una versione davvero speciale del disco dal titolo: "Hybrid Theory 20th Anniversary Edition"

Nell'edizione per i 20 anni di "Hybrid Theory", oltre alle tracce standard del disco rimasterizzate, sono presenti rarità, b-side e demo. Il disco è disponibile in molti formati incluso un doppio CD deluxe, un box set con triplo vinile e una prestigiosa edizione super deluxe.

Il cofanetto super deluxe contiene 5 CD con all'interno l'album, the Reanimation Remix, B-Sides Rarities con 12 tracce dalle registrazioni dell'epoca, LPU Rarities con 18 brani disponibili prima solo attraverso il fan club Linkin Park Underground e Forgotten Demos che include altre 12 canzoni inedite, inclusa She Couldn't. Oltre che in CD, i primi tre dischi dei cinque sono nel box anche in vinile con, in aggiunta, Hybrid Theory EP per la prima volta in vinile.

Nel cofanetto anche tre DvD (Frat Party at The Pankake Festival, Projekt Revolution 2002 e i live al Fillmore di San Francisco e al Rock AM Ring in Germania, entrambi del 2001), due cassette con la riproduzione del nastro da due tracce utilizzato come promo dalla band agli esordi, un libro di 80 pagine, un poster di Chester Bennington e tre litografie con artwork di Joe Hahn, Mike Shinoda e Frank Maddocks.

Tra le tracce extra contenute nel box, sicuramente quella più attesa dai fan era 'Pictureboard', negli anni un vero e proprio feticcio per gli appassionati della band ancor prima di ascoltarla. Il motivo lo ha spiegato il chitarrista Brad Dalson in una conferenza stampa virtuale fatta per il lancio del box: si tratta infatti della prima canzone ascoltata dai membri della band con la voce di Chester Bennington: "Ricordo di averla ricevuta e di aver detto 'Hey, che ne pensate di questo tizio che ci ha mandato la sua registrazione?'. Non stavo piangendo di gioia ma ci mancava poco. Era vulnerabile nelle strofe e potevi sentire tutti questi timbri e poi le armonizzazioni nelle parti più dure. Mi ha scompigliato i capelli e ci siamo detti 'Dobbiamo assolutamente incontrare questo ragazzo."



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