28 novembre 2024

Linkin Park, Mike Shinoda difende la scelta di Emily Armstrong. "Non volevo una cover band"

I Linkin Park sono tornati la scorsa settimana con "From Zero", il primo album con Emily Armstrong alla voce

Gli attacchi ai Linkin Park in occasione del ritorno con Emily Armstrong alla voce si sono sprecati ma Mike Shinoda si è detto convinto della sua scelta, che ha motivato ancora una volta in una recente intervista.

Dopo aver svelato il coinvolgimento della ex voce dei Dead Sara per questa nuova era dei Linkin Park, tornati ufficialmente una settimana fa con il nuovo album "From Zero", sono subito scattati i paragoni con il compianto Chester Bennington.

Un meccanismo, questo messo in atto dai fan, probabilmente errato ma abbastanza inevitabile che ha messo la Armstrong alla gogna. Il tutto è stato poi amplificato dalla vita privata della cantante, con la sua vicinanza a Scientology e all'attore Danny Masterson, condannato per abusi.

Ma Shinoda ha difeso a spada tratta la sua scelta in più di un'intervista.

I Linkin Park non sono una cover band

L'ultima occasione è arrivata ai microfoni dell'emittente di Los Angeles Alt 98.7.

Durante l'intervista Shinoda ha voluto parlare della scelta di Emily Armstrong parlando di quando gli è capitato di vedere le cover band dei Linkin Park in rete.

"Noi vogliamo che Emily sia Emily. Le canzoni sono le canzoni ed Emily è Emily. C'è stato un momento, intorno al 2019 o al 2020, in cui ricordo di aver visto in rete dei video di una cover band dei Linkin Park. I fan la amavano, erano lì' che dicevano 'Oddio, sono così bravi. Sembra davvero che canti come Chester'", ha spiegato Shinoda. "Ma il tuo cervello apprezza sempre di più una cosa quando diventa molto vicino a quella originale e poi, un attimo prima, si dirige nella direzione opposta e pensa di odiarla perché capisce che, in qualche modo, viene ingannato. E questo meccanismo non piace al cervello di nessuno".

Di qui la decisione di andare in direzione opposta ed evitare di replicare l'effetto cover: "Quando ho visto quei video ho pensato che fosse bello ma anche inquietante il fatto che assomigliassero così tanto a Chester. Mi metteva a disagio e mi ha fatto capire subito quale fosse la mossa giusta per noi. Mi piacciono le cover band ma non mi piace se siamo noi a diveltarlo. Quei ragazzi fanno un ottimo lavoro ma non è qualcosa che farei con la mia band".


Linkin Park, Mike Shinoda difende la scelta di Emily Armstrong. "Non volevo una cover band"

Il video live di Two Faced e From Zero

In altre notizie, i Linkin Park hanno svelato un video live per la loro canzone "Two Faced", registrato durante la loro esibizione del 15 novembre all'Allianz Parque di San Paolo, in Brasile. Questo show, che è stato filmato per una futura uscita nelle sale cinematografiche, ha segnato il debutto live del brano.

"From Zero" è il nuovo album dei Linkin Park, uscito a 7 anni dalla morte di Chester Bennington, 

A proposito del nuovo album, Mike Shinoda ha detto: "Prima dei Linkin Park, il nome della nostra prima band era Xero. Il titolo di questo album si riferisce sia a questo umile inizio sia al viaggio che stiamo intraprendendo attualmente. Dal punto di vista sonoro ed emotivo, riguarda passato, presente e futuro, abbracciando il nostro sound distintivo, ma nuovo e pieno di vita. È stato realizzato con un profondo apprezzamento per i nostri nuovi e vecchi compagni di band, i nostri amici, la nostra famiglia e i nostri fan. Siamo orgogliosi di ciò che i LINKIN PARK sono diventati nel corso degli anni ed entusiasti del viaggio che ci attende".

"Più lavoravamo con Emily e Colin, più ci piacevano i loro talenti di fama mondiale, la loro compagnia e le cose che abbiamo creato. Ci sentiamo davvero rafforzati da questa nuova formazione e dalla nuova musica vibrante ed energica che abbiamo creato insieme. Stiamo intrecciando i punti di contatto sonori per cui siamo conosciuti e ne stiamo ancora esplorando di nuovi", ha continuato Shinoda.