Live Through This, il tempismo imperfetto delle Hole
Il 12 aprile 1994 le Hole pubblicavano "Live Through This", uno dei più importanti dischi alt rock al femminile, vittima di un tempismo drammatico
Usciva il 12 aprile del 1994 "Live Through This", secondo album delle Hole e disco che definì la nuova Courtney Love post rrriot-girl.
Se nel precedente "Pretty On The Inside" del 1991 la band di Courtney Love aveva messo in mostra un'aggressione sonora senza compromessi, questa volta la particolare attenzione alla melodia cercò di portare la musica delle Hole ad un pubblico più ampio.
In molti casi si dice che la riuscita di un progetto sia dovuta anche ad un tempismo perfetto ma, il fato a volte sa giocare degli scherzi mica da poco.
Tempismo perfetto, o forse no
"Live Through This" finì per uscire con un tempismo perfetto e drammatico allo stesso tempo, diventando oggetto da mettere sotto la lente di ingrandimento di una popolarità crescente ma scontrandosi con le controversie legate a Courtney Love.
Pubblicare ad una settimana esatta dalla morte di Kurt Cobain un disco intitolato "Live Through This", che rappresenta il sentimento di riuscire a sopravvivere tra le avversità, risultò per Courtney Love una benedizione e una maledizione.
Inevitabilmente l'attenzione mediatica sull'album fu grande ma non schiacciante quanto quella dalla quale venne travolta la vedova Cobain, novella Yoko Ono al centro di accuse e cospirazioni, completamente travolta dalla tragedia in corso.
La morte di Kurt non fu l'unica legata al disco, con la bassista Kristen Pfaff che morirà per overdose due mesi dopo la release del disco.
Nonostante tutti i grandi punti interrogativi del caso, in qualche modo "Live Through This" riuscì a svincolarsi dalla schiacciante pressione data dalla scomparsa del leader dei Nirvana.
Se "Pretty On The Inside", grazie anche alla produzione di Kim Gordon dei Sonic Youth, era uno schiaffo noise, il nuovo corso delle Hole andava in direzione diversa, pur mantenendo intatta la potenza.
Dopo un cambio di line up e un contratto nuovo di zecca con la Geffen, Courtney Love si fece carico di portare nella scena alternative rock americana un altro punto di vista, quello femminile che non sempre trovava facilmente sbocco nella scena ad alti livelli.
"Live Through This" trasuda femminismo e riff taglienti, spaziando furiosamente tra tematiche riguardanti la maternità, la sessualità, la depressione, il gender gap e il rapporto tossico tra uomo e donna.
Del resto anche i fan di Cobain, che si è sempre speso per tutto ciò che andasse contro il machismo, quasi non volevano accettare che un album impattante come quello delle Hole potesse essere stato scritto da una donna, addirittura ipotizzando che anche questo disco fosse opera dell'ex marito.
La verità è che Kurt era sì presente durante le registrazioni, fornendo anche alcuni cori poi esclusi dal risultato finale, ma "Live Through This" è figlio di Courtney Love, Eric Erlandson, Patty Schemel e, successivamente la Pfaff, relegando tuttalpiù la voce dei Nirvana a fonte di ispirazione, così come un altro degli ex della Love, Billy Corgan.
Travolta in un vortice di scandali, dipendenze, costante attenzione dei media e l'inadeguatezza di essere una donna diretta ed eccessiva a guidare le redini di una rock band, Courtney Love aveva dosi di fiele da versare e "Live Through This" è il mezzo.
A venirne fuori è un disco solido, troppo solido perché possa essere scritta dalla Love che rischierà per un pelo di caricarsi sulle spalle il peso di una scena oscurata dalla scomparsa di suo marito.
"Live Through This" ebbe un buon successo, finendo ad un passo dalla Top 50 degli album più venduti negli Stati Uniti e raggiungendo il milione di copie e la certificazione platino nel giro di un anno.
Con una strada spalancata davanti al futuro delle Hole, Courtney venne fagocitata dal mainstream e scelse la pillola del gossip e dello showbiz lasciando un grande punto interrogativo su ciò che avrebbe potuto fare prima dell'alta rotazione orecchiabile e plastica di "Celebrity Skin", bestia domata.