07 dicembre 2020

“London Calling”: Londra chiama, i Clash rispondono

Il 7 dicembre del 1979 usciva uno dei singoli più rappresentativi dei Clash, “London Calling”

Nel 2004 “Rolling Stone” ha posizionato “London Calling” alla quindicesima posizione della lista delle 500 migliori canzoni di sempre. Nel 2009 Bruce Springsteen ne ha fatto una rilettura in apertura del suo concerto all'Hard Rock Calling a Londra.

Basterebbero questi due dati per farci capire l’importanza che ha avuto e continua ad avere il singolo “London Calling” dei Clash all’interno della storia musicale.


La descrizione di un’epoca

London Calling”, primo singolo estratto dal doppio album omonimo pubblicato il 14 dicembre del 1979, è il ritratto di quel periodo, la risposta dei Clash alla realtà che li circonda.

L’Inghilterra è reduce da quello che fu definito l’”inverno dello scontento” che portò nell’aprile del 1979 alla vittoria elettorale di Margaret Thatcher, con il suo seguito di politiche economiche liberiste, inflazione alle stelle e un’impennata della disoccupazione.

Londra è ormai distante anni luce da quella splendente e glamour di soli dieci anni prima.

Per dirla con Joe Strummer e compagni:

«Sta arrivando l'era glaciale...il sole sta precipitando

I motori si fermano e il frumento avvizzisce

Un errore nucleare...ma io non ho paura

Londra sta annegando...ed io...

Io vivo vicino al fiume!»

Ed è tutto vero: Strummer abitava in una casa popolare a Chelsea, un condominio ironicamente chiamato World’s End, da cui si vede il Tamigi.

Si descrive la Londra arrabbiata di Paul Simonon, che brandisce il basso come un’ascia e lo spezza sul palco del Palladium a New York immortalato da Pennie Smith nella celebre foto che finì sulla copertina dell’album.

Una copertina destinata a rappresentare una delle pietre miliari della storia del rock e del punk in tutto il mondo.


London Calling”, l’album

La critica, per una volta, è unanime: “London Calling” è senza dubbio l’apice creativo dei Clash, l’album in cui come musicisti hanno raggiunto una perfezione formale e come gruppo un’intesa perfetta, mai più replicata.

Nato in condizioni precarie in uno studio improvvisato, i Vanilla Studios (un’officina di un meccanico riconvertita in sala prove), “London Calling” ritrae i Clash al termine del loro primo tour negli Stati Uniti.

Sicuramente Joe Strummer, Mick Jones, Paul Simonon e Topper Headon non si aspettavano di creare proprio in quel momento l’album più importante e strutturato della loro carriera.

Le 19 canzoni del disco presentano una notevole complessità compositiva e una grande mescolanza di generi.

Si spazia dal punk allo ska di “Wrong'em Boyo”, passando per brani dal taglio più pop come “Lost in the Supermarket” ad altri che presentano influenze reggae, rockabilly, rhythm and blues e jazz.

Kosmo Vynil, che fu per un periodo il PR della band, dice che “Volevano fare un disco che suonasse come segnare un gol in una finale di coppa a Wembley”.

A distanza di più di 40 anni possiamo dire senza alcun dubbio che il risultato è stato pienamente raggiunto.

“London Calling”: Londra chiama, i Clash rispondono


Qui sotto il testo completo di “London Calling”:


London calling to the faraway towns

Now war is declared and battle come down

London calling to the underworld

Come out of the cupboard, you boys and girls

London calling, now don't look to us

Phony Beatlemania has bitten the dust

London calling, see we ain't got no swing

Except for the ring of the truncheon thing

The ice age is coming, the sun's zooming in

Meltdown expected, the wheat is growing thin

Engines stop running, but I have no fear

'Cause London is drowning

I live by the river

London calling to the imitation zone

Forget it, brother, you can go it alone

London calling to the zombies of death

Quit holding out and draw another breath

London calling and I don't want to shout

But while we were talking, I saw you nodding out

London calling, see we ain't got no high

Except for that one with the yellowy eye

The ice age is coming, the sun's zooming in

Engines stop running, the wheat is growing thin

A nuclear era, but I have no fear

'Cause London is drowning

I, I live by the river

The ice age is coming, the sun's zooming in

Engines stop running, the wheat is growing thin

A nuclear era, but I have no fear

'Cause London is drowning

I, I live by the river

Now get this

London calling, yes, I was there, too

And you know what they said? Well, some of it was true

London calling at the top of the dial

And after all this, won't you give me a smile?

I never felt so much alike, alike, alike, alike.


The Clash - London Calling (Official Video)

The Clash - London Calling (Official Video)