Ci sono film che hanno saputo rendere la propria colonna sonora un elemento talmente importante da rimanere nella storia come e, a volte, più della pellicola stessa.
Uno di questi casi è sicuramente quello della lunga saga dei film di James Bond che, non importa chi interpretasse sul grande schermo l'agente 007, ha saputo regalare canzoni diventate classici.
Come dimenticare Live And Let Die di Paul McCartney, brano dall'omonimo film del 1973, la Goldfinger di Shirley Bassey o A View To Kill dei Duran Duran o, più di recente, Skyfall di Adele?
Ma per una canzone che viene selezionata ce ne sono altre che rimangono su di uno scaffale , dando vita ad una grande 'sliding door' per i protagonisti che, nel tentativo di entrare nella storia del cinema, restano a bocca asciutta.
Luke Spiller e la canzone di Bond scartata
Uno di questi è Luke Spiller, frontman dei The Struts che il 21 ottobre saranno in Italia per una data con Barns Courtney al Fabrique di Milano.
Il frontman della rock band britannica ha infatti rivelato, in un'intervista al The Sun, di aver realizzato una canzone per James Bond insieme a Taylor Hawkins ma di non essere riuscito a superare la selezione finale.
Idealmente il brano avrebbe dovuto far parte della colonna sonora di "No Time To Die", film del 2020 con il Bond Daniel Craig, per il quale venne scelto l'omonimo brano realizzato da Billie Eilish con suo fratello Finneas. La canzone vedeva anche la partecipazione di Johnny Marr, chitarrista degli Smiths e di mille altri progetti, che per l'occasione collaborava con il compositore Hans Zimmer nella realizzazione di tutte le musiche per il film.
Un successo che, non solo garantì a Billie Eilish un posto nella storia del franchise di 007 ma anche una vittoria al Golden Globe e Grammy Awards.
"Sono sempre stato ossessionato con le canzoni di Bond", ha detto Spiller. "Ci ho provato ma sono stato superato da Billie. Credo sia una canzone fantastica e l'ho realizzata con Taylor Hawkisn alla batteria nel suo studio casalingo".