Usciva il 24 giugno del 1974 'Sweet Home Alabama', la più grande hit dei Lynyrd Skynyrd, scritta in risposta a Neil Young.
Fare di tutta l'erba un fascio
Quando si pensa al Southern Rock la prima canzone che viene in mente, con ogni probabilità, è 'Sweet Home Alabama'. Inserita nel secondo album dei Lynyrd Skynyrd, "Second Helping" del 1974, 'Sweet Home Alabama' è stata pubblicata come singolo esattamente il 24 giugno dello stesso anno.
Un brano simbolo del Sud degli Stati Uniti, la risposta fatta a colpi di riff alle accuse di Neil Young che nei brani 'Southern Man' ed 'Alabama' metteva in evidenza la cultura razzista e retrograda del sud del paese.
Un'accusa che Ronnie Van Zant, cantante dei Lynyrd Skynyrd from Jacksonville, Florida non poteva accogliere, pur con tutto l'amore per la musica del cantautore canadese.
Come rispondere se non con una canzone che aveva l'intenzione di smontare quella visione stereotipata proposta da Young?
Per prima cosa c'è da dire che, cosa buffa, Van Zant, Gary Rossington ed Ed King, i tre autori di Sweet Home Alabama, venivano da Florida e California quindi, dell'Alabama come casa dolce casa non c'era tecnicamente traccia.
L'influenza dello specifico dell'Alabama arrivò principalmente perché proprio in quel periodo i Lynyrd avevano suonato in ogni piccolo club dello stato e registrato a Muscle Shoals, un'esperienza giudicata stupenda per il calore della gente.
Però, come disse Van Zant in un'intervista a Rolling Stone, "Neil stava sparando a tutte le anatre per ucciderne un paio. Siamo ribelli del sud ma, più di ogni altra cosa, conosciamo la differenza tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato".
Una visione, quella progressista e anti segregazionista dei Lynyrd Skynyrd, che la band voleva in tutti i modi sottolineare specificando che, sì, erano del Sud ma non bisognava fare di tutta l'erba un fascio. Anzi, nel brano Van Zant nomina il governatore conservatore George Wallace aggiungendo una serie di 'boo' ad evidenziare il disappunto della band nei confronti delle sue idee.
Lo stesso Neil Young, col senno di poi, prese le distanze dai suoi stessi versi che reputò forse essere un po' troppo accusatori e si disse contento che il suo nome fosse presente in un brano così bello come Sweet Home Alabama.