29 giugno 2022

Machine Gun Kelly e il tentativo di suicidio raccontato in Life Is Pink

Life Is Pink è il nuovo documentario che racconta gli ultimi anni di Machine Gun Kelly, incluso il tentato suicidio fatto mentre era al telefono con Megan Fox

Machine Gun Kelly ha raccontato del suo tentativo di suicidio fatto mentre era al telefono con Megan Fox all'interno del nuovo documentario Life In Pink.

Disponibile da questa settimana su Disney+ e Hulu, la pellicola parla della storia di Colson Baker, questo il vero nome di Kelly, e della sua carriera da rapper che ha scelto la strada delle chitarre con l'album del 2021 "Tickets To My Downfall" e l'ultimo "Mainstream Sellout".

Life In Pink

E' uscito questa settimana "Life In Pink", il documentario che racconta la vita di Colson Baker, in arte Machine Gun Kelly, tra i più discussi personaggi dello showbiz americano. Rapper, attore, uomo copertina e tra i responsabili, contro ogni critica, di aver avvicinato i giovanissimi al pop punk di primi anni 2000.

Una vita, quella raccontata nella pellicola, che affronta gli alti e bassi della carriera di un artista, andando ad indagare anche le questioni personali dell'uomo dietro la maschera.

Life in Pink è diretto da Sam Cahill, mentre Colson Baker, Stephen Astephen, Andre Cisco, Ashleigh Veverka, John Janick e Sean “Diddy” Combs sono gli executive producer. Il documentario è prodotto anche da Sam Cahill.

Proprio in uno dei momenti più intimi del documentario, Machine Gun Kelly racconta di uno degli episodi più drammatici della sua vita: il tentato suicidio avvenuto dopo la morte del padre.

Guarda il trailer di Life In Pink:




Machine Gun Kelly e il tentativo di suicidio raccontato in Life Is Pink

Il tentativo di suicidio di Machine Gun Kelly

L'autore di "Tickets To My Downfall" e "Mainstream Sellout" parla della dura battaglia con la salute mentale che si è trovato ad affrontare quando, nel 2020, suo padre è venuto a mancare. In Life Is Pink l'artista americano rivela di aver tentato il suicidio mentre era al telefono con la sua fidanzata, l'attrice Megan Fox.

Nell’estate del 2020, Machine Gun Kelly si ritrovò da solo in una stanza d’albergo mentre Megan Fox era in Bulgaria per girare un film e, sotto effetto di droghe e alcol, pensò di farla finita utilizzando un fucile che aveva cominciato a tenere accanto al letto, per paura che qualcuno volesse ucciderlo.

“Non uscivo mai dalla mia stanza e cominciai a vedere tutto completamente nero. Ero assalito da questa paranoia senza freni, ero convinto che qualcuno volesse uccidermi”,ha raccontato MGK spiegando il perché dell’arma.

Un giorno ho semplicemente perso la testa. Ho chiamato Megan e le ho detto che in quel momento lei non era lì per me. Ero lì nella mia stanza ed ho iniziato a fare il matto con lei e, mentre ero al telefono, mi sono piazzato il fucile in bocca. Sono lì che le urlo mentre la canna è in bocca, sparo ma il proiettile si inceppa”, è il racconto drammatico di Machine Gun Kelly che, comunque, ha saputo trarre del buono dall’esperienza e capire che c’era un problema da risolvere.

"Lì ho cominciato a capire che c'era qualcosa che non andava. Ho realizzato che dovevo smettere con le droghe", ha aggiunto, spiegando di aver riversato tutto nel lavoro.

Proprio l'impegno messo nel lavoro e le ore passate in studio, anche 15 al giorno, hanno permesso a MGK di dare vita a Tickets To My Downfall e il successivo Mainstream Sellout.

Per chi volesse vedere dal vivo gli ultimi due album di MGK, l'appuntamento è per il 27 settembre al Mediolanum Forum di Assago, unica data in Italia.