Non c’è più religione. Mai espressione potrebbe essere più idonea, vista la notizia in questione: due fan acquistano i biglietti per il “Celebration Tour” di Madonna e, siccome la cantante sale sul palco con oltre due ore di ritardo rispetto a l’orario di inizio promosso, le fanno causa.
Perché? Perché la mattina dopo avrebbero dovuto svegliarsi presto per andare al lavoro; perché entrambi hanno la responsabilità di una famiglia che li aspetta a casa, mentre loro tirano tardi rockeggiando sul groove di “Like a Virgin”. Tanto che Michael Fellows e Jonathan Hadden (questi i nomi dei due fan offesi dal ritardo e determinati a farsi giustizia) hanno dichiarato che: “se avessimo saputo che il concerto sarebbe iniziato e finito così tardi, non avremmo acquistato il biglietto”. Sul ticket del concerto, infatti, l’inizio dello show era segnato alle 20:30 mentre Madonna - in tutte e tre le date newyorkesi incriminate del tour del 13, 14 e 16 dicembre scorso - non si è mai fatta vedere sotto i riflettori e davanti al microfono prima delle 22:30. La denuncia, quindi, non è rivolta unicamente a Madonna, ma anche a Live Nation, promoter della data e a Barclays Center, venue che ha ospitato le serate. E così, i tre presunti responsabili della vicenda vengono accusati dai due fan di pubblicità ingannevole, false dichiarazioni e attuazione di strategie commerciali sleali e ingannevoli.