18 novembre 2024

Malcolm Young: il Terzino del Rock, essenza del groove degli AC/DC

Malcolm Young, il ‘terzino arcigno’ che ha dato al fratello Angus la solidità per brillare in attacco. I due fuoriclasse del sound leggendario degli AC/DC

Nell’anniversario della scomparsa, un doveroso ricordo di Malcolm Young, figura mitologica del Rock e fondatore degli AC/DC insieme al fratello Angus. Nato a Glasgow nel 1953 e cresciuto nella vivace scena musicale australiana, Malcolm è stato il pilastro essenziale della band. Nell'alchimia che rende gli AC/DC una delle band più amate del pianeta, Malcolm ne rappresentava la forza ritmica, garante di quell’elemento stilistico che ha sempre contraddistinto la loro musica: il Groove!

Malcolm Young non era solo il motore ritmico degli AC/DC: era l’anima della loro visione creativa, basata su un approccio essenziale alla scrittura, il responsabile dell’impronta sonora che ha reso unico il loro sound. La sua abilità nel costruire riff e canzoni memorabili con poco più di tre accordi lo consacra non solo come uno dei migliori chitarristi ritmici di tutti i tempi, ma anche come uno dei compositori più brillanti del rock.

Malcolm Young: il Terzino del Rock, essenza del groove degli AC/DC

Il terzino del Rock

Malcolm nasce a Glasgow nel 1953, ma si trasferisce molto presto in Australia con la famiglia, dove cresce e si forma musicalmente tuffandosi nella scena rock australiana degli anni '60 e '70. Qui si immerge nel rock, nel boogie e nel blues più autentico, influenze che plasmano profondamente la sua concezione musicale e lo educano al gusto per l’essenzialità armonica e alla solidità ritmica. Per Malcolm, l'attitudine giusta e la passione erano tutto: bastavano a infiammare lo stesso giro blues di tre accordi ogni volta che lo suonava. Con gli AC/DC, formati insieme al fratello Angus, Malcolm scrive la storia del rock e diventa, grazie ai suoi riff e alle sue ritmiche, uno dei più grandi guitar hero di sempre. Perché, in un immaginario del rock che strizza l’occhio a quello altrettanto appassionato e folkloristico del pallone, Malcolm è come il terzino arcigno che regala a una squadra di successo la solidità e la sicurezza nelle retrovie, permettendo al fantasista di brillare all’attacco. Ruoli diversi, ma entrambi da fuoriclasse. E così erano i fratelli Young negli AC/DC. Se la sregolatezza, l’immagine ribelle e giocosa e gli assoli esplosivi su sataniche scale blues hanno sempre garantito ad Angus il centro della scena, il vero e insostituibile ingrediente segreto del suono degli AC/DC era la chitarra di Malcolm.

 

Il miglior chitarrista ritmico di sempre

Era la sua maniera di suonare quei riff leggendari – usando accordi essenziali, nelle posizioni più semplici e aperte, quasi da principiante, martellando solido e inamovibile sul tempo – che ci fa muovere la testa e agitare i piedi ogni volta che parte un pezzo degli AC/DC. Malcolm suonava una chitarra Gretsch, uno strumento da blues e rock’n’roll, come quella imbracciata da chitarristi come Brian Setzer degli Stray Cats o Billy Duffy dei The Cult. Ma Malcolm aveva sradicato dalla sua Gretsch l’humbucker al manico, quello adatto ad arpeggi e assoli, e montava corde grosse come cavi d’ascensore. Un set-up spartano, pensato esclusivamente per la chitarra ritmica e i suoi proverbiali riff distorti, capace di garantirgli un suono gigantesco, granitico, perfetto nell’intonazione. E la più esaustiva descrizione di Malcolm Young resta quella di Scott Ian, chitarrista degli Anthrax, che lo ha definito “il miglior chitarrista ritmico di sempre.”