Yngwie Malmsteen: speed metal e musica classica

L'influenza di Malmsteen su rock e metal è stata importante quanto quella di Van Halen. Scopriamo perché nell'attesa del tour italiano di questi giorni.

Anche se lontano dalla popolarità di Eddie Van Halen, Yngwie Malmsteen può essergli accostato come musicista altrettanto influente per la chitarra rock e soprattutto metal degli ultimi decenni. L’intuizione di Malmsteen è stata quella di servirsi della musica classica per rinnovare il suono e il vocabolario del rock perché, a detta dello stesso chitarrista, il rock di inizio anni ’80 (almeno quello che non aveva ceduto alle lusinghe di punk e new wave), era ingabbiato in stilemi blues e hard rock, talmente semplici e ripetitivi da risultare frustranti per chi aveva importanti ambizioni da strumentista solista.

I concerti che il chitarrista terrà in Italia in questi giorni, ci offrono un ottimo pretesto per ricordare l'apporto importante che questo musicista ha portato al rock e all' heavy metal degli anni '80 (...e con solo)

Speed Metal Neo Classico

Malmsteen non si è limitato ad ispirarsi alla musica classica: ha letteralmente riproposto sulla chitarra elettrica frasi e progressioni di compositori come Bach, Vivaldi e Paganini. E’ proprio il materiale contenuto nei 24 Capricci a folgorare letteralmente Malmsteen, spingendolo a mescolare il suono del migliore rock del periodo (Hendrix e Deep Purple) con fraseggi classici eseguiti a velocità e pulizia sbalorditiva. Una ricetta che sarebbe diventata il caposaldo di un nuovo approccio all’heavy metal e, più precisamente, allo speed metal. A scanso di equivoci, va precisato che la contaminazione con la musica classica era stato un elemento già esplorato tanto nel rock da chitarristi come Ritchie Blackmore (Deep Purple) o Uli Jon Roth (Scorpions); tanto da band progressive come Genesis o Yes. Però, nella proposta di Yngwie Malmsteen, più che semplice ispirazione o contaminazione, la musica classica e barocca diventavano un elemento sostanziale di scrittura; il tutto senza rinunciare alla pronuncia e al suono dell’heavy metal, genere imperante di quegli anni in ambito rock.

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