Marilyn Manson, anche l'ex assistente gli fa causa per violenze sessuali

L'ex assistente di Manson, Ashley Walters, ha fatto causa alla rockstar per una serie di abusi e violenze sessuali

Ashley Walters, ex assistente di Marilyn Manson, ha esposto una denuncia per molestie sessuali e abusi nei confronti della rockstar, riporta l'edizione USA di Rolling Stone.

Le accuse di Ashley Walters a Marilyn Manson

Ancora guai per Marilyn Manson che, dopo un periodo di apparente calma, è nuovamente tornato al centro di accuse e polemiche nelle scorse settimane. L'ultima donna a farsi avanti nella vicenda che vuole la rockstar protagonista di numerose relazioni fatte di abusi è Ashley Walters, ex assistente dell'artista che ha presentato una denuncia nei confronti di Manson accusandolo di numerosi reati.

Tra i capi di accusa riportati all'interno del documento presentato contro Brian Warner, questo il vero nome di Manson, ci sono molestie sessuali, aggressioni e violenze sessuali e abuso emotivo.

Stando all'accusa, riporta l'edizione USA di Rolling Stone, la Walters era una fotografa alle prime armi quando Manson le propose di collaborare dopo averla contattata via social nel 2010 per poi invitarla a casa dove la spinse a spogliarsi costringendola poi con violenza a letto cercando di baciarla e avere un contatto fisico per poi chiederle di collaborare il giorno dopo.

La Walters accettò e per un periodo - dichiara - Manson si comportò in maniera professionale fino a quando decise di offrirle un posto come direttrice della fotografia se avesse superato un provino in cui sarebbe dovuta apparire in un video con addosso solo l'intimo e una giacca nazista. Manson avrebbe poi spinto la donna a compiere atti sessuali con l'attore coinvolto nello shooting che, dopo il rifiuto della donna, la mise al muro.

Dopo essere stata assunta come assistente personale con la promessa di guadagnare il doppio, racconta la Walters, le continue esplosioni di rabbia di Manson la obbligavano a ripulire tutto quello che distruggeva con conseguenti punizioni in caso il tutto non fosse stato svolto velocemente, incluso il divieto di prendere giorni di pausa per poter vedere la famiglia.

Cosa ancora più grave, se fosse vera, è la vicenda raccontata dalla Walters e risalente ai Spike TV Scream AWards di Los Angeles del 2010 quando un Manson fuori controllo continuava a gettare la donna tra le braccia di amici e addetti ai lavori invitandoli ad abusarne, stessa cosa fatta nel 2012 con un musicista 'molto ricco' che chiese addirittura di poter comprare la donna.

A tutto questo si uniscono le ormai frequenti immagini di inseguimenti casalinghi, porte distrutte, minacce di morte che sembrano apparire in numerose accuse nei confronti della rockstar. 

La Walters, anzi, appoggia direttamente le accuse delle ex fidanzate di Manson come Evan Rachel Wood ed Esme Bianco, raccontando di aver più volte portato viveri alle donne di nascosto mentre erano segregate in bagno cercando di fuggire da lui e di aver visto episodi di abusi sia fisici che verbali nei confronti di tutte le donne intorno alla rockstar, fan incluse.

La denuncia di Esme Bianco

La bomba Marilyn Manson era stata lanciata dall'attrice Evan Rachel Wood lo scorso febbraio che, con le sue accuse nei confronti della rockstar ed ex partner, ha dato il via ad una serie di testimonianze provenienti sia da molte donne che a anche da colleghi e collaboratori del Reverendo che ne hanno parlato come di un grande artista ma di una persona fortemente violenta e disturbata.

Nelle ultime settimane sono diverse le denunce presentate formalmente nei confronti di Manson come quella dell'attrice di Game Of Thrones Esme Bianco, accuse respinte fermamente dal legale dell'artista.

Nel documento presentato dalla Bianco, Manson viene accusato di averla drogata, torturata e violentata nel corso della relazione avuta con lui dal 2009, dopo il divorzio del rocker da Dita Von Teese, quando fu coinvolta nelle riprese del video mai pubblicato di 'I Want To Kill You Like They Do In The Movies'.

Inoltre la Bianco ha dichiarato di essere stata drogata, minacciata di violenze e di essere stata legata ad un inginocchiatoio e presa a frustate da Manson e anche colpita da scariche elettriche con la scusa che faceva tutto parte del videoclip.

Quando i due hanno iniziato una relazione, sostiene la Bianco, Manson ha continuato ad umiliarla mentre le prometteva che l'avrebbe aiutata con la sua carriera cinematografica e dichiara di essere stata stuprata nel maggio 2011, anno in cui la rockstar l'avrebbe anche picchiata più volte.

L'intervista di Ashley Morgan Smithline

In una lunga intervista con il magazine People, poi, Ashley Morgan Smithline, ex partner di Marilyn Manson e tra le prime donne ad essersi esposte contro di lui dopo la bufera scatenata da Evan Rachel Wood, ha raccontato in modo crudo e dettagliato gli incontri con la rockstar e le violenze che avrebbe subito.

La Smithline è tra le 15 donne che hanno accusato Manson di abusi piscologici e violenze sessuali e nell'intervista con People parla in modo crudo delle violenze che avrebbe subito, dalle frustate - immagine riportata anche da Esme Bianco - ai tagli inferti con un coltello decorato da svastiche e, addirittura, ad un patto di sangue in cui la rockstar avrebbe bevuto il sangue della donna obbligandola a fare lo stesso con il suo.

A questo si aggiungono racconti di sesso non consensuale, di ferite e di cicatrici riportate quando la rockstar avrebbe inciso le sue iniziali sui fianchi della donna, oltre ad altri numerosi abusi subiti dalla donna negli anni in cui ha instaurato una relazione con il musicista.

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