Marilyn Manson, il giudice respinge la causa dell'assistente

L'accusa presentata in tribunale da Ashley Walters nei confronti di Marilyn Manson è stata respinta dal giudice

Nuovo tassello nell'intricata vicenda legale che vede coinvolto Marilyn Manson ed una serie di donne che hanno accusato la rockstar americana di abusi e violenze.

La casa civile intentata dalla sua ex assistente personale Ashley Morgan sarebbe stata infatti respinta dal giudice della Corte Superiore di Los Angeles.

Tra le numerose donne che hanno accusato pubblicamente Manson di violenza e abusi sessuali di ogni tipo, solo alcune hanno formalmente presentato istanza e, oltre ad Ashley Morgan, sono ancora tre le cause in essere a carico del musicista.

La decisione del giudice su Ashley Walters

Il giudice della Corte Superiore di Los Angeles ha respinto la causa intentata dall'ex assistente di Marilyn Manson Ashley Morgan nei confronti del musicista, stando a quanto riportato da Billboard.

Le motivazioni per la decisione del giudice sarebbero di carattere tecnico. L'accusa della donna farebbe riferimento a degli incidenti accaduti nel 2010 e nel 2011, un arco temporale tale da essere compatibile con la caduta in prescrizione dell'atto.

Il giudice ha respinto il caso in modo definitivo e non sarà consentito alla parte di presentare nuovamente le accuse.

La donna aveva fatto causa formalmente nel maggio del 2021, citando tra i capi di accusa l'abuso sessuale, percosse, molestie e stress emotivo. Manson ha respinto a più riprese tutte le accuse nei suoi confronti e, pochi mesi fa, è passato al contrattacco.

Le accuse di Manson a Evan Rachel Wood

A marzo Marilyn Manson ha infatti denunciato formalmente l'attrice Evan Rachel Wood per le accuse di abusi sessuali fatte nei suoi confronti. I legali della rockstar hanno accusato la Wood e un'altra donna di aver 'reclutato, coordinato e manipolato delle presunte accusatrici'.

Evan Rachel Wood, che per prima aveva accusato Manson degli abusi ormai un anno fa, ha presentato recentemente il documentario "Phoenix Rising" che documenta la vicenda.

Manson aveva pubblicato sul suo canale Twitter tutto il documento legale scrivendo "Verrà il momento in cui potrò condividere più sugli eventi dell'ultimo anno. Fino ad allora lascerò che parlino i fatti da soli".

All'interno del documento, lungo una ventina di pagine, i legali dicono che l'accusa nei confronti di Manson è una menzogna maliziosa che ha rovinato la carriera dell'artista.

I legali si chiedono il perché la Wood abbia aspettato dieci anni prima di denunciare ed identificano nell'incontro con la 'truffatrice' Gore un momento decisivo per capire che avrebbe potuto profittare della storia inventata sugli abusi.

Evan Rachel Wood uscì allo scoperto esattamente un anno fa accusando Marilyn Manson di aver abusato di lei ripetutamente durante la loro relazione nel 2010. Era la prima volta in cui la Wood, che pure precedentemente aveva fatto riferimento alle violenze domestiche subite durante una sua relazione, si è espressa pubblicamente sulla questione facendo il nome del Reverendo.

Dal momento in cui la Wood è uscita allo scoperto, decine di donne hanno preso la decisione di seguirla in questa strada e, a loro volta, accusare pubblicamente Manson di abusi e violenze fisiche, verbali e psicologiche.

La risposta di Manson e dei suoi legali era arrivata ad una settimana esatta da quando il canale americano HBO ha pubblicato il primo trailer ufficiale di "Phoenix Rising", documentario di Evan Rachel Wood sui presunti abusi subiti da Manson. Il documentario parla del rapporto della Wood con Manson e del legame che, nel portare avanti la sua battaglia, ha stretto con altre donne che hanno vissuto la stessa esperienza.

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