18 settembre 2020

Marilyn Manson: "L'arte è tutto ciò che abbiamo, il resto è propaganda"

Marilyn Manson ha espresso il suo punto di vista sull'importanza dell'arte oggi parlando dell'ultimo album "We Are Chaos"

La scorsa settimana è uscito "We Are Chaos", nuovo lavoro che ha segnato il ritorno di Marilyn Manson anticipato dal singolo che dà il nome al disco e già nella Top 20 di Radiofreccia. Il disco è il primo album di Marilyn Manson da "Heaven Upside Down" del 2017 ed è stato scritto in collaborazione con Shooter Jennings. Parlando del disco ai microfoni di Apple Music con Zane Lowe, il Reverendo ha spiegato quanto per lui sia importante l'arte in questa fase storica.

"L'arte è tutto ciò che abbiamo"

Parlando dell'arte, non solo quella della musica, Marilyn Manson si è dichiarato convinto della sua importanza per il mondo : "Se tutti gli artisti decidessero di smettere di fare arte, tutto il mondo cadrebbe a pezzi, e non parlo dei soli musicisti ma anche di architetti, pittori, stilisti - ha detto il Reverendo - Tutti coloro che riescono a fare qualcosa che dia qualcosa in più al mondo sono l'opposto di ciò che rappresentano in gran parte i politici e la religione, motivo che immagino abbia inizialmente acceso la mia rabbia contro il mondo. Ero insoddisfatto dal vedere i politici che sono persone più vecchie, che non è quello il problema in senso stretto, ma sono persone che non appartengono alla cultura che vogliono rappresentare".

Produrre arte, continua Manson, è la cosa giusta da fare in questo momento storico: "Penso che significhi essere sul percorso giusto, perché è tutto ciò che abbiamo: abbiamo l'arte, la musica, i libri, i film, i dipinti o qualsiasi cosa sia di ispirazione ma senza tutto ciò, quella che resta sono solo stronzate e propaganda. Indipendentemente da chi abbia ragione o meno, è qualcosa di cui non vale nemmeno la pena parlare. Piuttosto, le persone dovrebbero capire chi erano prima e chi vogliono essere e dimenticarsi dei traumi infantili, fisici o psicologici, e alzarsi. E' ora che la gente si unisca, e non intendo nel senso hippy della cosa, ma si incontri nell'arte. Perché senza l'arte non avremmo niente, non avremmo questa telecamera, non avremmo questo divano, niente di niente".


We Are Chaos

Parlando alcuni giorni fa in un'intervista con il magazine americano Revolver, Manson aveva svelato che "We Are Chaos" non è nato durante la pandemia ma, anzi, a gennaio era già pronto ma l'evolversi degli eventi e anche la salute di Ozzy Osbourne hanno influito sulla decisione di rimandare tutto: "l percorso è stato strano perché io e Shooter Jennings abbiamo iniziato a lavorarci un anno e mezzo fa, quando eravamo in tour e quindi lavoravamo nei ritagli di tempo in cui sia io che lui eravamo liberi. Dal punto di vista dei versi, e in gran parte anche musicalmente, We Are Chaos è stato scritto un anno e mezzo fa ed era già finito a gennaio. Avremmo dovuto pubblicarlo prima ma poi il tour di Ozzy al quale avremmo dovuto prendere parte è stato cancellato perché lui era malato ed io sono andato un po' nel panico, ero preoccupato per lui. Inoltre ho dovuto cercare di capire che cosa avrei fatto per il resto dell'anno, poi è scoppiata la pandemia che ha risposto al quesito".

A proposito della titletrack, Manson ha aggiunto: "Sembra che sia stata scritta ora ma non è così e in realtà riguarda più la mia salute mentale, che oggi è comunque fonte di preoccupazione. Essere costretti a rimanere chiusi in casa per così tanto può influire sulle emozioni di qualcuno, sulla sua anima, e mette alla prova la sua forza in molti modi".



ll processo creativo

Parlando del processo creativo e del rapporto con Shooter Jennings Manson ha raccontato del lavoro fatto per creare "We Are Chaos": "Quando scrivevo un verso su qualcosa lui sapeva davvero dove andare musicalmente e creare la giusta atmosfera. In qualche modo si tratta di qualcosa di simile al fare la colonna sonora per un film o scegliere la giusta copertina per un libro, o dipingere per creare determinate emozioni. Allo stesso tempo, però, stai cercando di fare qualcosa che sia un concept album che tutti possono svelare. Io ho la mia versione della storia, tu la tua, volevo che gli ascoltatori avessero la loro versione. Quindi ho deciso di aprirlo con un intro parlata che potesse dare il tono a ciò che c'è nel disco".

Sulla struttura del disco conclude: "Abbiamo fatto 10 tracce, come un LP classico, Lato A e Lato B, ci sono tre atti proprio come in uno spettacolo teatrale o in un film. Abbiamo fatto un lavoro certosino per unire tutto insieme ma non è stato difficile. Non ci sono canzoni in più che abbiamo lasciato fuori. Sono molto soddisfatto con il risultato finale e spero che piacerà anche alla gente. Molti si aspettano che sia country e credo sia presente molto nelle linee di basso e nella progressione armonica ma ci sono variazioni che non lo sono per nulla. Mi ricorda più Diamond Dogs di Bowie o Alice Cooper".


Marilyn Manson: "L'arte è tutto ciò che abbiamo, il resto è propaganda"