Marilyn Manson, la polizia perquisisce la sua villa di Hollywood

Gli agenti della polizia di Los Angeles hanno fatto irruzione nella villa di Marilyn Manson ad Hollywood per perquisirla nell'ambito delle indagini sugli abusi sessuali

Nuove grane per Marilyn Manson che ieri ha ricevuto la visita dagli agenti nell'ambito di una delle indagini sulle accuse di abusi sessuali che lo vede protagonista. Una squadra del Los Angeles County Sheriff's Department  ha infatti fatto irruzione all'interno della villa della rockstar ad Hollywood impugnando un mandato di perquisizione.

La polizia fa visita a Marilyn Manson

La polizia di Los Angeles ha fatto irruzione nella villa di proprietà di Marilyn Manson a West Hollywood per una perquisizione nell'ambito delle indagini sugli abusi sessuali di cui il Reverendo è stato accusato nell'ultimo anno da oltre 15 donne.

A dare la notizia è TMZ che racconta di come gli agenti del Los Angeles County Sheriff's Department abbiano disposto un raid nella giornata di ieri per raccogliere testimonianze utili ad una delle indagini disposte nei confronti di Marilyn Manson che, a partire da febbraio 2021, è stato accusato da numerose donne di abusi sessuali, violenze fisiche e psicologiche.

La polizia si sarebbe presentata alla porta d'ingresso della rockstar - che al momento pare non fosse in casa - con un mandato di perquisizione, facendo poi irruzione nell'abitazione.

Gli agenti erano alla ricerca, pare, di hard disk e unità di memoria da sequestrare nell'ambito di una delle indagini, per analizzare il contenuto prima che il caso venga portato davanti al tribunale di Los Angeles.

La conferma dell'operazione è poi arrivata poche ore dopo direttamente dal Dipartimento di polizia che ha comunicato con una nota le proprie azioni: "Il Los Angeles County Sheriff's Department, ufficio vittime speciali, sta investigando le accuse di violenza domestica che riguardano Mr.Brian Warner, anche conosciuto come Marilyn Manson, che lavora nell'industria musicale. I fatti sono accaduti tra il 2009 e il 2011 quando Mr.Warner viveva nella città di West Hollywood".

Le polemiche per il rapporto con Kanye West

Dopo il vaso di Pandora scoperchiato dall'attrice Evan Rachel Wood, Marilyn Manson ha dovuto affrontare una serie infinita di accuse di violenze, tutte respinte al mittente dai suoi legali.

L'autore di "Antichrist Superstar", dal canto suo, non si è mai espresso sulla questione e si è fatto vedere negli ultimi mesi solo al fianco del rapper Kanye West con il quale ha collaborato sull'album "Donda". Dopo essere apparso per la prima volta su un palco dall'accusa della Wood lo scorso agosto nel party di lancio del disco, un mese fa Manson è stato visto pregare con Kanye West e Justin Bieber.

Il rapper organizza ormai da anni delle messe gospel, i Sunday Service, in cui coinvolge alcuni personaggi come è stato per Manson che, con il contributo della popstar canadese che si è poi dissociata, avrebbe ironicamente pregato per 'scacciare i demoni'.

Parlando della sua vicinanza con Manson, Kanye West ha difeso la sua scelta di esporsi con personaggi controversi come la rockstar e il rapper DaBaby, ergendosi a paladino contro la cancel culture: "Riguarda tutta la questione del Me Too" - ha detto in un'intervista Kanye - "Quando sono accanto a gente come Marilyn Manson e DaBaby subito dopo che qualcuno li ha cancellati, per cinque canzoni, è come se così facendo non possano cancellare tutti noi".

Il rapporto con Kanye ha causato polemiche anche pochi giorni fa all'annuncio delle nomination per la prossima edizione dei Grammy Awards. Pur non essendo in gara con dei suoi brani, il nome di Marilyn Manson appare però tra i candidati per la sua partecipazione all'album di Kanye West "Donda" e alla canzone 'Jail'.

Il CEO della Recording Academy Harvey Mason Jr. ha però risposto alle perplessità di molti dicendo che le questioni legali degli artisti non incidono sulla possibilità di essere presi in considerazione per il premio mentre maggiore attenzione verrà posta a chi sarà fisicamente presente nel corso dell'evento.

"Non daremo limiti a chi può essere preso in considerazioni, non guarderemo al loro passato, alla loro fedina penale, non guarderemo ad altro che non sia la loro possibilità di essere presi in considerazione secondo le nostre regole" - ha detto il Presidente dell'Academy che ha aggiunto - "Ciò che controlleremo saranno i nostri palchi, i nostri show, gli eventi, il red carpet. Valuteremo scrupolosamente tutti coloro che vorranno farne parte, in presenza, e prenderemo le nostre decisioni. Di sicuro non limiteremo la gente dal proporre la propria musica".


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