Martin Scorsese sta lavorando ad un documentario su David Johansen dei New York Dolls

Il regista continua nel filone dedicato alla musica con un progetto incentrato sul frontman glam punk

Per il suo prossimo progetto cinematografico, Martin Scorsese ha deciso di raccontare la vita di una delle più stimate icone rock di New York City. Showtime Documentary Films ha infatti annunciato che il leggendario regista dirigerà un nuovo documentario sul frontman dei New York Dolls, David Johansen.

I'm so Fabulous!

Secondo la sua sinossi ufficiale, il film (ancora senza titolo) seguirà tutta la vita e la carriera di Johansen: è cresciuto a Staten Island e si è consacrato nell'East Village di New York durante la metà degli anni '60 mettendo volto e movenze a disposizione della storica band glam punk dei New York Dolls. Tuttavia il film esplorerà anche gli anni post-Dolls di Johansen; sia la musica lounge degli anni '80 che ha realizzato con lo pseudonimo di Buster Poindexter, sia i dischi blues che ha realizzato come "David Johansen and the Harry Smiths" nei primi anni 2000.

Scorsese dirigerà il progetto assieme al collaboratore di lungo corso David Tedeschi, mentre la sua società Scorsese e Sikelia Productions lo produrranno insieme a Ron Howard, Brian Grazer e Imagine Documentaries. In una dichiarazione, Scorsese ha affermato non solo di conoscere Johansen da decenni, ma anche che la sua musica è stata un punto di riferimento da quando ha iniziato ad ascoltare i dischi dei New York Dolls durante la realizzazione del suo film del 1973, Mean Streets.

"You're a prima ballerina"

"Allora e ora, la musica di David cattura l'energia e l'eccitazione di New York City", ha osservato Scorsese, lui stesso un orgoglioso nativo della Grande Mela. "Lo vedo spesso esibirsi e nel corso degli anni ho conosciuto la profondità delle sue ispirazioni musicali. Dopo aver visto il suo spettacolo l'anno scorso al Café Carlyle, sapevo che dovevo filmarlo perché era così straordinario vedere l'evoluzione della sua vita e il suo talento musicale in un ambiente così intimo. Per me, lo spettacolo ha catturato il vero potenziale emotivo di un'esperienza musicale dal vivo".

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