16 ottobre 2023

McCartney: "Yoko Ono era un'interferenza"

Paul McCartney sulla presenza in studio di Yoko Ono: "La accettavamo perché lo voleva John ma per noi era un elemento di disturbo, un'interferenza"

Paul McCartney ha parlato di Yoko Ono come di un 'interferenza' all'interno delle sessioni di registrazione dei Beatles.

L'argomento è stato affrontato in uno degli episodi di McCartney: A Life in Lyrics, la serie di in podcast che affronta alcuni dei classici dell'artista di Liverpool.

Il progetto vede Macca impegnato a raccontare al poeta e scrittore irlandese Paul Muldoon la storia che si cela dietro alcune sue canzoni, estensione multimediale del libro del 2021 "The Lyrics" che contiene il dettaglio di ben 154 brani scritti da McCartney dal 1956 ad oggi, dai Beatles alla carriera solista, passando per i Wings.

McCartney è inoltre tra gli ospiti di "Hackney Diamonds", il nuovo album dei Rolling Stones in uscita venerdì 20 ottobre.

"Yoko Ono? Era un'interferenza"

Yoko Ono, oltre ad aver formato con John Lennon una delle coppie più iconiche del rock, è passata alla storia come la responsabile dello scioglimento dei Beatles. Un'affermazione, questa, sicuramente esagerata ma che non salva l'artista giapponese da una posizione quantomeno controversa all'interno dei Fab Four.

In uno degli episodi di "A Life in Lyrics", il podcast realizzato da Paul Mccartney per raccontare la sua carriera attraverso alcune canzoni, l'ex Beatles ha parlato di come gli altri membri della band si sentissero nei confronto di Yoko.

In un periodo già abbastanza complicato per i Fab Four dal punto di vista delle tensioni interne, la costante presenza di Yoko Ono alle spalle di Lennon, risultò essere un fastidio che gli altri Beatles non potevano far altro che accettare.

"Quando John e Yoko si misero insieme, la cosa ebbe per forza un effetto sulle dinamiche del gruppo", ha spiegato McCartney al poeta Paul Muldoon. "A volte dovevi affrontare con Yoko che era letteralmente in mezzo a noi durante le sessioni di registrazione. L'idea era che se John voleva che fosse così, allora doveva essere così. Non c'erano ragioni per fare diversamente".

Una sorta di tacito accordo e di rispetto tra le parti, emerso anche dal documentario Get Back, che intimamente turbava in ogni caso Paul, George e Ringo, non abituati ad un tipo di interferenza del genere.

"Qualsiasi elemento di disturbo per noi era un fastidio. Lo consentivamo e non facevamo storie ma, allo stesso tempo, non penso che nessuno di noi fosse particolarmente entusiasta della cosa. Era una vera e propria interferenza sul posto di lavoro", ha aggiunto McCartney. "Avevamo un nostro modo di lavorare ed avevamo sempre fatto così. Ma cercavamo di non affrontare mai queste questioni, quindi abbiamo tenuto tutto dentro e siamo andati avanti".



McCartney: "Yoko Ono era un'interferenza"

Poco più di una cover band blues

Parlando di Paul McCartney, l'ex Beatles è tra gli ospiti di "Hackney Diamonds", il nuovo album dei Rolling Stones in uscita venerdì 20 ottobre.

Macca suona il basso nel brano Bite My Head Off e, a proposito del suo coinvolgimento, ha parlato Mick Jagger, ricordando la battuta fatta da McCartney due anni fa parlando con Howard Stern.

L'ex Beatles aveva descritto gli Stones come poco più di una buona 'cover band blues', molto più limitata rispetto ai baronetti di Liverpool.

"E' tutto così divertente, lui è un tesoro ed ovviamente non c'è alcuna competizione tra noi", ha detto Jagger a Zane Lowe su Apple Music. "La grande differenza è che i Rolling Stones sono una grande band live che ha superato i decenni mentre i Beatles non hanno mai fatto un tour degli stadi con un sistema audio decente. Si sono sciolti prima che il business dei tour diventasse davvero importante".

Ritornando sulla questione sulle pagine del Times, il frontman dei Rolling Stones ha aggiunto: "Beh, anche i Beatles erano una cover band blues agli inizi. Ogni band agli esordi è una cover band, perché funziona così".

E sulla collaborazione in Hackney Diamonds ha aggiunto. "Paul era in città e non abbiamo potuto fare niente per tenerlo lontano, che dio lo benedica. E poi, hey, se puoi avere uno dei Beatles su una tua canzone, beh, semplicemente accetti".