27 settembre 2021

Metallica, il 27 settembre 1986 il dramma di Cliff Burton

Durante il tour europeo in supporto a Master Of Puppets i Metallica si trovarono faccia a faccia con la tragedia della morte di Cliff Burton

Il 27 settembre 1986 i Metallica si trovarono faccia a faccia con la tragedia quando, mentre erano in tour per promuovere l'album Master Of Puppets, il bassista Cliff Burton perse la vita in un incidente.

I Metallica di Master Of Puppets

A metà degli anni '80 i Metallica erano già diventati, nel giro di breve tempo, una vera e propria certezza nel mondo della musica.

I 'Four Horsemen' originali, James Hetfield, Kirk Hammett, Lars Ulrich e Cliff Burton avevano buttato le basi per quello che sarebbe diventato il futuro della musica metal grazie ad una terzetto di dischi da far spavento: "Kill 'Em All", "Ride The Lightning" e "Master Of Puppets".

Proprio "Master Of Puppets" segnò anche un altro traguardo per la band che firmò per la prima volta con una major, l'Elektra, e diventò il primo album dei Metallica ad ottenere il disco d'oro.

Un successo che fu supportato da numerose date live in giro per il mondo, Europa inclusa.


Il dramma dei Metallica

E proprio in Europa i Metallica si trovarono a fare i conti con la tragedia quando la band era in tour in Svezia.

La notte del 26 settembre 1986, durante uno degli spostamenti tra un concerto e l'altro sul tour bus, il chitarrista Kirk Hammett e Cliff Burton che con le sue linee di basso era stato un elemento fondamentale sull'ultimo album, si giocarono a sorte il posto in cuccetta dove avrebbero passato la notte.

Le carte diedero per vincitore Burton che si accomodò al posto migliore, lasciando Kirk a cercare di chiudere occhio seduto sul sedile davanti.

Il fato però, si sa, a volte è beffardo e quello che per Burton era nato come un colpo di fortuna finì per essere il più grande dramma possibile.

La sera prima i Metallica avevano suonato a Solna e si sarebbero dovuti dirigere a Copenhagen, in Danimarca, per lo show successivo.

Erano circa le 7 del mattino del 27 settembre 1986 quando i Metallica furono svegliati improvvisamente da degli scossoni. Era il bus che stava sbandando pericolosamente in tutte le direzioni dopo che l'autista aveva perso il controllo a causa di una lastra di ghiaccio.

L'autobus uscì fuori strada, si ribaltò sbalzando Cliff Burton da quel posto vinto per caso fuori dal finestrino per poi atterrare proprio sul corpo del bassista 24enne.

Si tentò il tutto per tutto per salvare il bassista dei Metallica, cercando anche di sollevare il tour bus con una gru che scivolò a sua volta finendo per far precipitare il bus una seconda volta su Burton.


Metallica, il 27 settembre 1986 il dramma di Cliff Burton

La controversia

L'incidente che causò la morte di Cliff Burton, come spesso accade in questi casi, presenta dei punti nebulosi e gli stessi Metallica si dimostrarono da subito scettici sulla causa dello slittamento. Secondo James Hetfield in giro non c'era nessuna parte della strada ghiacciata e la colpa era forse da attribuirsi direttamente alla poca lucidità dell'autista alla guida che fu però dichiarato non colpevole dalle indagini.

Come raccontato pochi anni fa da Jams Hetfield il primo sentimento appena uscito dal bus con gli altri Metallica illesi fu di rabbia:"E' accaduto così velocemente e so che lui non si è nemmeno reso conto di cosa lo abbia colpito. Uscire fuori dal bus e trovare il tuo amico schiacciato non è qualcosa che vuoi vivere e la nostra prima reazione è stata di rabbia, una cosa nella quale eravamo molto bravi".

"Ho camminato per miglia alla ricerca di questa lastra di ghiaccio" - racconta Papa Het - "E non ho trovato nulla, cercavo l'autista e volevo sentire il suo alito. C'era solo gente che urlava e ossa rotte."

Una dramma che sia Hetfield che Hammett cercarono inutilmente di affrontare prima bevendo e poi rimuovendo la vicenda:"Per almeno 24 ore eravamo increduili. Per noi non era successo nulla, avevamo rimosso tutto. Una volta tornati a casa abbiamo dovuto fare i conti con l'accaduto, con la scomparsa".

Un dramma che, dopo alcuni giorni di pausa, i Metallica si trovarono a superare nell'unico modo possibile: attraverso la musica.