10 novembre 2020

Metallica, il Black Album ispirato agli AC/DC

I Metallica svelano l'influenza di Back In Black degli AC/DC sulla creazione del Black Album

Quando si pensa alla parola 'Black' associata al titolo di un album, l'associazione di idee finisce inevitabilmente per seguire la sequenza che vede in successione "Back In Black" degli AC/DC e il cosiddetto "Black Album" dei Metallica.

Ora, in un'intervista con Uncut, Lars Ulrich e Kirk Hammett, rispettivamente batterista e chitarrista della storica band metal californiana, hanno raccontato di come la transizione da "...And Justice For All" e il passaggio dagli anni '80 ai primi anni '90, in uno scenario totalmente diverso, siano stati affrontati con in testa la lezione dei colleghi australiani.


'Volevamo fare Back in Black'

Parlando con Uncut, Kirk Hammett ha rivelato di come l'idea della band, dopo le lunghe canzoni di "...And Justice For All", fosse di avere qualcosa di più coinciso e fruibile, proprio come l'album che 40 anni fa segnò l'esordio di Brian Johnson nelle fila degli AC/DC: "Non è stato un album facile da fare perché volevamo che ci fosse un album specifico sul disco. Volevamo che tutto fosse al top, da un punto di vista del suono, della scrittura e della performance. Quindi, e forse sono il primo a dirlo, volevamo trovarci con l'avere in mano qualcosa che fosse come "Back In Black" degli AC/DC, un LP pieno zeppo di singoli, di canzoni che suonavano come dei singoli anche se non lo erano".

Il passaggio all'era grunge

Un 'reset', come lo chiama Ulrich, necessario per lasciarsi dietro il sound anni '80, secondo i Metallica già portato più lontano possibile, e affrontare gli anni '90 in cui esplodeva il grunge: "Ci siamo seduti e abbiamo iniziato a pensare ai Misfits, agli AC/DC, agli Stones - ha detto Ulrich - la nostra nuova sfida era scrivere canzoni più brevi e dare più ritmo, rendere la musica più fisica che cerebrale".

Un lavoro che fu complicato da fare in studio a causa dei ben noti screzi con il produttore Bob Rock la cui unica colpa era quella di fare il proprio mestiere e dare indicazioni alla band: "Era la prima volta che ci trovavamo in studio con qualcuno che ci stava sfidando come faceva lui. La buona notizia era che Bob ci incoraggiava molto ad espandere il nostro modo di lavorare. La cattiva è che non eravamo molto aperti all'idea di avere qualcuno che ci dicesse cosa fare. Quando abbiamo finito il Black Album penso che nessuno di noi avesse immaginato di lavorare di nuovo con lui, alla fine abbiamo passato i successivi 10-12 anni a fare album con lui".

L'arrivo della scena di Seattle, però, secondo Hammett non influenzò direttamente, o quantomeno in modo negativo, il sound dei Metallica che non avevano assolutamente niente contro le band che ne facevano parte: "Cambiò il look e lo stile di molte band e di come ci si aspettava dovessero essere le band all'epoca ma io ascoltavo i Soundgarden già nel 1987 con il primo album e più che grunge mi sembrava avere qualcosa dei Black Sabbath. Il grunge contestava altre band come noi ma noi, perché eravamo noi, non eravamo considerati".


Il live streaming di Helping Hands

Intanto i Metallica hanno annunciato un mese fa "Helping Hands", evento benefico organizzato dalla band a supporto di All Within My Hands, l'associazione creata da loro stessi per supportare diverse realtà sul territorio americano. Uno show, quello dei Metallica, che si preannuncia davvero imperdibile e che li ritrova nuovamente in veste acustica dopo il live orchestrale con la San Francisco Symphony di "S&M2" registrato nel 2019 e pubblicato lo scorso agosto come doppio album.

Il live acustico dei Metallica per "Helping Hands" sarà trasmesso live in streaming dal quartier generale della band il prossimo 14 novembre alle 23.00 ora italiana attraverso la piattaforma Nugs.tv. Comprando un ticket virtuale i fan potranno assistere allo show non solo in diretta ma per quante volte vogliono nell'arco di 48 ore dalla prima messa in onda acquistando il biglietto virtuale a 15 dollari o aggiungendo anche il download dell'esibizione per 25 dollari, una T-shirt inedita disegnata da WolfSkullJack per 55 dollari e la presenza sul 'Virtual Fan Wall' durante una delle canzoni per 95 dollari.


La beneficenza alla fondazione All Within My Hands

Tutto il ricavato dalla vendita dei biglietti virtuali per lo show Helping Hands andranno in beneficenza alla All Within My Hands, associazione benefica creata nel 2017 dai Metallica per aiutare la comunità fornendo un supporto alla formazione della forza lavoro, alla lotta alla fame intervenendo in diverse aree critiche dei servizi locali.

Recentemente i Metallica hanno donato attraverso l'associazione ben 645000 dollari a diverse organizzazioni coinvolte nella lotta al COVID-19 e altri 350.000 dollari per aiutare gli abitanti colpiti dagli incendi che hanno interessato la West Coast, come già fatto a inizio anno in supporto alle comunità coinvolte negli incendi che hanno devastato l'Australia.

Questa è la seconda volta che i Metallica si esibiscono in  acustico  per All Within My Hands, la prima fu organizzata esattamente due anni fa finendo nell'album "Helping Hands...Live & Acoustic at The Masonic" riuscendo a raccogliere quasi un milione e mezzo di dollari.


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