Metallica, Jason Newsted difende Lars Ulrich
Secondo l'ex bassista dei Metallica chi accusa il batterista di essere mediocre è solo un idiota: "Senza di lui i Metallica non sarebbero dove sono oggi".
Jason Newsted difende Lars Ulrich
La differenza tra l'artista di un tempo e quello di oggi secondo Newsted
Newsted ha poi fatto il paragone tra come era fare musica in passato e cosa è diventato il mestiere di musicista nell'epoca moderna.
Se negli anni '60 e primi '70 bastava andare in tour e suonare, con il passare del tempo il mestiere del musicista è diventato qualcosa di complesso che richiede innumerevoli skills oltre a quella di saper suonare uno strumento.
"Quando suonavano Hendrix e i Black Sabbath ai musicisti veniva chiesto di fare tour, di suonare. La band si fumava dell'hashish, suonava le canzoni, beveva, inseguiva le ragazze, veniva pagata e tornava on the road. Bastava questo. I Black Sabbath hanno accettato di fare il video di Paranoid impiegando non più di due ore della loro giornata. Ora, ma anche 20 o forse anche 30 anni fa, per riempirsi le tasche avrebbero dovuto fare mille altre cose: imparare a suonare lo strumento, ad essere intonato, a cantare, memorizzi cosa fare, le tue canzoni. Poi ci sono i video, poi le interviste, e poi una cosa, un'altra, i meeting, gli avvocati, gli aspetti legali. E poi forse hai tempo per tua moglie. Questa è la realtà. Sareste davvero tutti in grado di farlo? Io non credo".
Di sicuro la vita di oggi, anche da un punto di vista strettamente musicale, è molto diversa anche per lo stesso Lars Ulrich.
Intervistato ad Amsterdam con Robert Trujillo dalla nostra Cecile B a proposito di "72 Seasons", il batterista dei Metallica ha detto a Radiofreccia che, pur essendo felice della sua vita e della sua carriera, ha sicuramente nostalgia dell'approccio alla scrittura di un tempo.
"Penso che da giovani molte delle decisioni e delle scelte sono state fatte d'impulso, senza pensarci troppo. Però, per quanto apparentemente impulsive e avventate, direi che l'unica cosa che mi dico, ora che sono vecchio, è che oggi mi manca il poter prendere decisioni così velocemente. Quando lavoravamo ai primi album non ci siamo mai seduti a decidere se rendere un pezzo più veloce o lento, rumoroso, con una tonalità diversa, più lungo, più breve. Oggi per ogni canzone mi sembra di avere 500 opzioni tra cui scegliere mentre, se penso alla scrittura dei primi dischi, che si tratti di "Ride The Lightning", "Master Of Puppets" o "...And Justice For All", non avevamo opzioni. Li abbiamo fatti e basta, abbiamo solo scritto delle canzoni. A volte mi manca un po' di quell'impulsività, di quell'istinto che ci ha spinto ad agire in quel momento. Ma questo è anche ciò che ha portato ad alcune delle situazioni più avventate in cui ci siamo trovati, quindi accetto la mia età e la presunta saggezza e quel che comporta".
Guarda QUI l'intervista dei Metallica a Radiofreccia.